Guardare le opere d’arte come fossero “esposte” a casa. La realtà aumentata di Lisson Gallery

La galleria con sedi a Londra, New York e Shanghai ha lanciato una app che consente ai collezionisti (e non solo) di visionare le opere direttamente collocate all’interno della propria casa, grazie alla realtà aumentata

Continua da parte delle gallerie d’arte l’attenzione verso gli strumenti digitali e la realtà aumentata, interesse questo che negli ultimi mesi, a causa del lockdown da Coronavirus, si è trasformato in necessità. Mostre online, app, viewing room e spazi virtuali sono scenari già sperimentati e collaudati da non pochi galleristar: David Zwirner e Larry Gagosian hanno trasferito sul proprio sito web le attività di vendita, Oliver Miro ha ideato una piattaforma che sfrutta le realtà aumentata e virtuale per permettere alle gallerie di realizzare mostre attraverso la scansione 3D, mentre in Italia Massimo De Carloha addirittura pensato di inaugurare un nuovo avamposto della propria galleria ma in uno spazio virtuale (e negli ultimi due mesi non sono stati da meno musei, fiere e biennali). Della “crew” di gallerie che hanno sposato il digitale adesso fa parte anche Lisson Gallery, con spazi espositivi a Londra, New York e Shanghai, che lo scorso 26 aprile ha lanciato una app in realtà aumentata che permette di visualizzare le opere all’interno della propria casa, oltre ad avere appena inaugurato Painting Problems, mostra online dell’artista Rodney Graham.

LA LISSON GALLERY APPRODA ALLA REALTÀ AUMENTATA

La nuova app della Lisson Gallery è stata sviluppata da Augment, società di software che annovera nel proprio bouquet di clienti marchi del calibro di Coca-Cola e Logitech. Augment “non aveva mai lavorato con una piattaforma artistica, ma era qualcosa che il loro CEO, Dimitri Duffeleer, era pronto a fare”, ha dichiarato la responsabile comunicazione di Lisson Gallery Victoria Mitchell al portale artnet. “Abbiamo stretto una partnership con lui ed è stato davvero entusiasta. È una scoperta fortunata”.“Questa è la nostra prima collaborazione con un’organizzazione artistica”,ha dichiarato Duffeleer in una nota. “Siamo particolarmente entusiasti di questa collaborazione creativa con Lisson, una delle gallerie d’arte contemporanea internazionali più influenti e innovative al mondo, che ci consente di utilizzare questa tecnologia: una piattaforma SAAS [software as a service] democratica e self-service, per rendere l’arte molto più accessibile a un pubblico più ampio, disponibile a chiunque, in qualsiasi parte del mondo”.

IL NUOVO CORSO DELLA LISSON GALLERY: REALTÀ AUMENTATA E MOSTRE ONLINE

Sviluppata in un anno e mezzo, la piattaforma permette agli utenti di posizionare una delle 100 opere di Lisson Gallery disponibili sulla app all’interno della propria casa. “Puoi scorrere verso il basso e selezionare le opere d’arte che desideri, per esempio, una scultura di Carmen Herrera, e visualizzarla nel tuo giardino”,continua Mitchell. Oltre alla app, lo scorso 6 maggio la galleria ha inaugurato la personale di Rodney Graham (Abbotsford, 1949) dal titolo Painting Problems, con una nuova serie di dipinti pensati per l’esposizione online, e presentati contemporaneamente nella Online Viewing Room di Frieze Art Fair. 

– Desirée Maida 

www.lissongallery.com

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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