Il design di Jaime Hayón in mostra a Valencia

In un ex convento del XIII secolo, convertito per l’arte contemporanea, va in scena la retrospettiva dedicata al vulcanico designer spagnolo tenuto a battesimo da Oliviero Toscani

InfinitaMente, fino al 14 aprile al Centre del Carme di Valencia, non è forse la prima retrospettiva dedicata a Jaime Hayón (Madrid, 1974) in Spagna, ma senz’altro è una delle più complete e appassionanti. Evento clou della programmazione di Valencia Capitale Mondiale del Design 2023, è un’ottima occasione per conoscere da vicino i tanti aspetti del suo design, negli spazi del Centre del Carme, allestiti per l’occasione da Studio Hayón.

WDC Street Jaime Hayón Exposición ©Brava

WDC Street Jaime Hayón Exposición ©Brava

JAIME HAYÓN. IL PERSONAGGIO

L’universo di Jaime Hayón è davvero vasto e sfaccettato. Premio Nazionale del design nel 2021, è indubbiamente il designer spagnolo più mediatico, quasi un’icona a livello internazionale. Formatosi tra Madrid e Parigi, è alla Fabrica di Treviso, sotto l’ala protettrice di Oliviero Toscani e della famiglia Benetton, che la sua creatività esplode, ancora giovanissimo, attirando l’attenzione delle aziende del settore. Oggi disegna per i marchi più importanti dell’arredo, italiani e stranieri, come Cassina, Bosa, Baccarat Lladró, Franz Hansen, Artflex, Coccotti Collezioni e Paola C. Come interior designer, di recente ha firmato il progetto per un grand hotel in Thailandia – The Standard, a Bangkok – e sta terminando di decorare un altro albergo a Londra, nel quartiere di Battersea. Hayón è una figura di creativo atipico, che oltrepassa i limiti e sfugge alle categorie: eccentrico ed eclettico, ma rigoroso; un po’ kitsch, un po’ pop e un po’ naif.

PRESENTE, PASSATO E FUTURO DI JAIME HAYÓN

Ho voluto che la mostra di Valencia – città dove vivo gran parte dell’anno e dove mi sento libero, ispirato dalla luce e dai colori – contenesse tutto il mio passato, il mio presente e il mio futuro” spiega Jaime. La prima sala a sinistra, per esempio, presenta i lavori più recenti. “Oggi mi piace tantissimo dipingere, con colori acrilici, vivaci. È una pittura che richiama la street art, ma anche le fantasie dei boschi”. Come contraltare, nella sala di fronte è ricreata una delle prime mostre di Hayón, Mediterranean Digital Baroque, allestita nel 2003 alla David Gill Gallery di Londra. Si tratta di una novità, mai vista prima in Spagna, così come Masquemask, il ciclo di sette grandi maschere tessute da artigiani polacchi e sospese nell’aria come arazzi, commissione del Lodz Design Museum.

WDC Street Jaime Hayón Exposición ©Brava

WDC Street Jaime Hayón Exposición ©Brava

ARREDI E OGGETTI, DISEGNI, DIARI E TANTE CURIOSITÀ

A Valencia gli spazi non facili dell’ala neoclassica del Centre del Carme – che nell’Ottocento fu sede dell’Accademia di Belle Arti – sono stati letteralmente riempiti dalle forme e dai colori di Jaime Hayón, che ha decorato anche le pareti dell’ingresso. Nella navata centrale, una serie di “torte”, o moduli totemici di grande formato, presentano una selezione di arredi firmati dallo Studio Hayón in oltre vent’anni di attività, svelando tutt’intorno le tecniche di progettazione, i disegni, i materiali usati con uno spirito da work in progress. Da non perdere, infine, il cabinet of curiosities, la vetrina che custodisce i tanti oggetti che il designer spagnolo raccoglie per curiosità o per ispirazione; e, soprattutto, l’infilata di quaderni e di disegni sparsi, sintesi di una creatività illimitata ma spesso anche veri e propri diari di viaggio.

Federica Lonati

Jaime Hayón, InfinitaMente
Valencia, Centre de Carme Cultura Contemporánea,
carrer Museu 2, fino al 16 aprile. Mart./dom. 10-21.

www.consorcimuseus.gva.es

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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