Storia di Vincenzo Del Monaco lo scultore che arreda le tavole dei grandi chef

Le sue opere saranno esposte aBrera Contract, durante il Supersalone del design a Milano: per l’occasione, l’amico e chef Andrea Berton ha creato un menu ad hoc ispirato alla sua ricerca artistica. E alla Puglia

C’è chi a un’opera d’arte ha dedicato un piatto, e chi vi si è ispirato per l’elaborazione di un intero menu. In questa relazione osmotica tra arte e cucina si inserisce la ricerca dell’architetto e designer pugliese Vincenzo del Monaco (Grottaglie, 1981), che il 7 e l’8 settembre 2021, nello spazio di Brera Contract a Milano (in concomitanza con il Supersalone), presenta Cento sTORIe, dieci anni di Tori e varia umanità, un’esposizione con annessa degustazione a cura dello chef Andrea Berton.

VINCENZO DEL MONACO E ANDREA BERTON: ARTE, DESIGN E FOOD

Quella tra il Vincenzo Del Monaco e Andrea Breton è un’amicizia di lunga data che, fin dai suoi inizi, è stata capace di innescare nuovi stimoli e dar vita a dialoghi inediti: è infatti l’estate del 2012 quando, durante un soggiorno presso Marina di Lizzano, in provincia di Taranto, lo chef si imbatte in alcuni pezzi della collezione di ceramiche di Del Monaco, esposte nella Masseria Bagnara Resort & Spa. Spinto dalla curiosità, si reca nella bottega dell’artista a Grottaglie, per chiedergli di progettare e realizzare una selezione di oggetti che andranno a comporre una mise en place formata da segnaposto, posa posate, vassoi di varie dimensioni, porta sfoglie e porta grissini, ciotole e porta pane. Questo primo incontro fa scattare in Del Monaco la voglia di dedicarsi alla produzione di tableware d’autore, iniziativa che porterà le sue creazioni sulle tavole dei più grandi chef di Italia e non solo: da Domingo Schingaro, chef dei Due Camini di Borgo Egnazia a Andrea Ribaldone per I due Buoi di Alessandria, passando per Felice Sgarra di Casa Sgarra a Trani, Antonio Zaccardi, chef di Ristorante Pashà a Conversano, Isabella Potì e Floriano Pellegrino, chef di Bros’ a Lecce e altri. Conta oltre 600 pezzi – tra piatti, ciotole, piattini porta olio e contenitore per caviale – la serie prodotta per Antimo Maria Merone, titolare del ristorante Estro di Hong Kong.

I TORI DI VINCENZO DEL MONACO IN MOSTRA A BRERA CONTRACT

All’evento di Brera Contract, invece, Vincenzo Del Monaco esporrà una selezione di opere scultoree raffiguranti Il Toro, l’opera più nota dell’artista che è stata reinventata ogni volta in modalità non-seriale, elaborando innumerevoli variazioni dello stesso soggetto. Nella mostra sarà presente il primo esemplare prodotto, accanto all’ultimo, il numero cento, con la possibilità di osservare l’evoluzione formale intercorsa durante questi dieci anni di lavoro. “La forma, vibrante nella sua costanza, subisce molteplici metamorfosi attraverso la scelta del rivestimento”, spiega Del Monaco. “Si realizza, così, una perfetta armonia tra l’umidità fredda dell’argilla, modellata da una consapevole volontà di forme, e il fuoco del colore, espressione di un consapevole esperimento sigillato dal caso”. In onore di un’amicizia e di una partnership creativa decennale, Andrea Berton ha dedicato al Toro e al suo creatore un menu pensato come omaggio alla Puglia, che sarà possibile degustare durante l’evento.

– Giulia Ronchi

Vincenzo Del Monaco, Cento sTORIe, dieci anni di Tori e varia umanità
7 / 8 settembre 2021
Brera Contract
Foro Bonaparte 57, Milano
https://www.vincenzodelmonaco.it/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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