Arte pubblica vs design. A Milano gli street artist di Altrove Festival in un temporary space

Durante la design week milanese artisti come Borondo e Sbagliato mostrano quello che avviene a Catanzaro nei giorni di uno dei festival di muralismo più importanti d’Europa. In autunno prevista una Casa Altrove permanente.

Dopo miart i riflettori sono ancora puntati su Milano e sulla sua Design Week, con un delirio di eventi a tema. Ma c’è chi prova a contrastarne l’inevitabile deriva bulimica con un’iniziativa nettamente in controtendenza. Stiamo parlando del nuovo progetto di Altrove, una delle rassegne di arte pubblica più importanti d’Europa che, dal 2014, coinvolge gli artisti della scena contemporanea internazionale per portare avanti, a partire dal muralismo, un percorso di sperimentazione a Catanzaro, dove si svolgerà la quinta edizione, per la prima volta ad agosto. Questa volta, però, non si tratta di un festival né di una mostra, ma dell’apertura nella città meneghina di Avanzamento Progressivo, uno spazio temporaneo di oltre 160mq in via Olona 25, a due passi dalla celebre Basilica di Sant’Ambrogio, dove poter incontrare importanti street artist italiani e internazionali e prendere parte alle loro performance. “Appena arrivati a Milano era come essere a casa. Molti degli artisti con cui collaboriamo vivono qui e questo ci ha permesso di lavorare in serenità in una città per noi nuova”, raccontano ad Artribune Vincenzo Costantino, general manager & co-founder Altrove ed Edoardo Suraci, curatore & co-founder Altrove.

AVANZAMENTI PROGRESSIVI

Con Avanzamento Progressivo riuniremo la famiglia ancora una volta e daremo un assaggio di quello che avviene a Catanzaro nei giorni di Altrove Festival”. Fino al 22 aprile, questo spazio luminoso e dinamico, aperto e mutevole, con soffitti alti e grandi vetrate (è il laboratorio di una storica azienda di tessuti milanese) ospiterà eventi multidisciplinari in relazione all’allestimento e all’artista della giornata: performance, workshop, laboratori di arte contemporanea inclusiva, talk e tavole rotonde, allestimenti live, video documentari e musica. Tra gli ospiti alcuni tra i nomi più interessanti che hanno già partecipato al festival di Altrove: Domenico Romeo, Canemorto, Gonzalo Borondo, Giorgio Bartocci, Ekta, Sbagliato. “L’idea è quella di calare i visitatori nel processo di creazione e allestimento delle opere d’arte”, continuano gli organizzatori. “È un modo per mostrare le differenti vie di attacco allo spazio da parte dell’arte: un metodo che ora dialoga, ora contrasta, la logica di arredamento degli spazi attuata dal design – protagonista principale di questa settimana milanese. Avanzamento Progressivo si inquadra all’interno della mission generale di Altrove, ovvero promuovere un movimento artistico d’avanguardia e operare affinché l’arte riacquisti un ruolo da protagonista nella costruzione di una rinascita culturale e nella creazione di una nuova comunità, locale quanto globale, unita e responsabile”. Finita la settimana del design che cosa rimarrà dell’iniziativa? “Stiamo cercando partner per le attività a Milano e per valutare l’apertura di una “Casa Altrove” permanente nel prossimo autunno”, rispondono i fondatori di Altrove. “Crediamo ci sia la necessità, per tutto il movimento, di avere un luogo in cui potersi riunire e confrontare, una base in cui far confluire le singole esperienze e che permetta di portare avanti processi di sperimentazione”.

-Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più