Morto Piero Sartogo, l’architetto più vicino all’arte

Classe 1934, l’architetto romano è stato un grande aggregatore di personalità e mondi affini, dall’arte al design, alla moda. Tra i suoi progetti l’Ambasciata italiana a Washington e la Chiesa del Santo Volto di Gesù a Roma, emblema della costante ricerca di dialogo con gli artisti contemporanei

È morto all’età di 88 anni Piero Sartogo (Roma, 1934 – 2023), architetto che più di ogni altro, nella seconda metà del Novecento, ha saputo ricercare e valorizzare il rapporto tra architettura e arte. Nel 2014, in occasione della mostra che gli dedicò il MAXXI (Piero Sartogo e gli artisti, a cura di Achille Bonito Oliva), in un’intervista ad Artribune Sartogo ripercorreva i suoi incontri e le sinergie con gli artisti che amava frequentare, lui che sin dai primi anni di attività aveva messo in campo un’indubbia capacità di aggregazione, tra personalità di mondi diversi ma affini, dall’arte alla moda, al design.

Maurizio Nannucci, Gino Marotta, Paolo Scheggi, Piero Sartogo, Fabio Mauri e Gianni Colombo alla mostra Amore mio, Palazzo Ricci, Montepulciano, 1970. Photo Fabio Donato, courtesy Archivio Piero Sartogo

Maurizio Nannucci, Gino Marotta, Paolo Scheggi, Piero Sartogo, Fabio Mauri e Gianni Colombo alla mostra Amore mio, Palazzo Ricci, Montepulciano, 1970. Photo Fabio Donato, courtesy Archivio Piero Sartogo

PIERO SARTOGO, L’ARCHITETTURA E L’ARTE

Raccontava, allora, del suo primo incontro con Daniel Buren, nel ’76, nella New York in cui stava progettando l’Istituto Italiano del commercio con l’estero su Park Avenue; e di Joseph Kosut, cui nel ’77 aveva chiesto di scrivere le definizioni per la personale organizzata all’Istituto Nazionale di Architettura. A conferma di quanto radicata e continua fosse in lui la ricerca di un dialogo tra architettura e arte (pur restando sempre “architettissimo”, mutuando una sua espressione), già nel ’70, con Achille Bonito Oliva, Sartogo aveva curato a Montepulciano la mostra Amore mio, “un evento strano, dove gli artisti si auto-convocano”. Da architetto con una sensibilità spiccata alla progettazione concettuale ne organizzò l’allestimento, interpretando il tema del progetto. Nel ’73, Bonito Oliva gli affidò il coordinamento dell’immagine della mostra Contemporanea, al parcheggio di Villa Borghese.

Chiesa del Sacro Volto di Gesù - Sartogo Architetti Associati

Chiesa del Sacro Volto di Gesù – Sartogo Architetti Associati

I PROGETTI DI PIERO SARTOGO

Al Sartogo architetto (forte di un tirocinio nello studio di Walter Gropius), titolare con Nathalie Grenon – compagna di vita e partner professionale dall’inizio degli Anni ’80 – dello studio Sartogo Architetti Associati, con sedi a Roma e New York, si devono il palazzo dell’Ordine dei Medici a Roma, l’edificio dell’Ambasciata italiana a Washington, il palazzo per la sede della Banca di Roma a New York, la Tenuta Ammiraglia in Maremma, cantina d’autore integrata con il paesaggio toscano, realizzata per Frescobaldi. E ancora la Chiesa del Santo Volto di Gesù alla Magliana (Roma), celebre per la sua cupola definita “cosmo d’acciaio”, per cui sollecitò l’intervento di artisti tra cui Mimmo Paladino (con la Via Crucis composta di formelle in maiolica smaltata) e Carla Accardi (per una vetrata dalla figurazione astratta). Con Grenon ha firmato inoltre gli showroom di Bulgari in tutto il mondo, dalla Fifth Avenue a New York a Kekkay a Tokyo, a Via della Spiga a Milano, ad Avenue Montaigne a Parigi. Da docente ha insegnato alla Facoltà di Architettura di Roma e, come “visiting Professor”, presso la University of Virginia, la Cornell University, la University of Pennsylvania, la University of California, la Columbia University. È stato anche redattore di Casabella e membro del comitato scientifico dell’Arca.
La messa solenne sarà celebrata giovedì 30 Marzo alle ore 11.30, alla Chiesa del Santo Volto di Gesù a Roma (via della Magliana, 162).

Livia Montagnoli

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