Bulgari Tokyo Hotel. Lo studio italiano di Antonio Citterio e Patricia Viel in un grattacielo

La maison di gioielleria romana inaugura l’ottavo albergo della sua collezione dedicata all’ospitalità di lusso. L’interior design è curato da Antonio Citterio Patricia Viel, all’interno anche il ristorante di Niko Romito. In attesa dell’apertura a brevissimo a Roma

Mentre si attende per l’estate l’apertura del Bvlgari Hotel a Roma – nell’edificio razionalista che fronteggia il Mausoleo di Augusto e l’Ara Pacis, progettato negli Anni Trenta da Morpurgo (con l’atrio decorato dagli affreschi di Antonio Barrera e l’imponente mosaico di Ferruccio Ferrazzi sulla facciata sud) e ripensato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel per ospitare 114 camere, bar e ristorante con vista, spa con piscina indoor, palestra e una biblioteca con volumi dedicati alla gioielleria aperta anche agli esterni – la prossima inaugurazione della maison romana, sempre più lanciata nel settore dell’hotellerie, ci porta a Tokyo.

La Tokyo Midtown Yaesu e la storica stazione di Tokyo

La Tokyo Midtown Yaesu e la storica stazione di Tokyo

IL NUOVO BULGARI HOTEL A TOKYO

Il 4 aprile, nel quartiere di Yaesu, che deve il nome all’avventuriero olandese del XVII secolo Jan Joosten van Lodensteyn (noto in giapponese come Yayōsu), il brand della gioielleria di lusso svelerà l’ottavo hotel del suo sistema alberghiero, che già tocca Milano, Londra, Parigi (dalla fine del 2021), Dubai, Bali, Pechino e Shangai. Nel Giappone Bulgari ha individuato un mercato strategico da moltissimi anni (al 1971 risale la spilla heritage Mount Fuji in oro e madreperla, realizzata dalla maison per celebrare il legame con il Paese), come testimonia il presidio alla torre di Ginza, sfarzoso showroom con tanto di ristorante stellato all’ultimo piano del grattacielo. E non troppo distante dal nuovo Bulgari Hotel di Tokyo, che occuperà il grattacielo Tokyo Midtown Yaesu dal 40esimo al 45esimo piano, godendo di una vista panoramica che spazia fino al Monte Fuji. L’edificio, progettato nel 2022 da Pickard Chilton Architects nelle immediate vicinanze dei giardini del Palazzo Imperiale, beneficia anche dell’affaccio sulla storica stazione ferroviaria in mattoni rossi, progettata nel 1914 da Tatsuno Kingo, ma garantisce anche una posizione centrale in un distretto commerciale e finanziario di riferimento nella capitale giapponese, centrando il target della collezione Bulgari Hotels & Resorts.

IL DESIGN DI ANTONIO CITTERIO E PATRICIA VIEL E IL RISTORANTE DI NIKO ROMITO

Ancora una volta il progetto di interior design è stato affidato allo studio ACPV, che ha lavorato per valorizzare gli spazi condivisi e le 98 tra camere e suite con materiali e complementi d’arredo made in Italy, però integrando elementi della cultura locale, all’insegna di uno stile italiano sofisticato che rispecchi le caratteristiche della maison. La summa di questo approccio si raggiunge nella Bulgari Suite, 400 metri quadrati per quella che sarà una delle più grandi suite di Tokyo, personalizzata puntando sull’incontro tra il design italiano contemporaneo, la tradizione giapponese e la tecnologia all’avanguardia. L’hotel potrà contare anche su un servizio di ristorazione esclusivo, affidato a Niko Romito e alla sua brigata, pronta a servire fino a 80 ospiti nel ristorante omonimo, centrato su una proposta italiana contemporanea. Lo chef abruzzese definirà anche la linea di pasticceria tradizionale protagonista nella boutique Bulgari Dolci, vetrina per le gemme di cioccolato della maison, già conosciute e apprezzate in città. Mentre solo 8 coperti affacciati su un giardino roccioso privato giapponese caratterizzeranno il ristorante giapponese Sushi Hoseki, guidato dallo chef Kenji Gyoten, anche lui tristellato come Romito. E ci sarà anche un Bar, allestito al 45esimo piano dell’edificio, decorato a mosaico con una scena che evoca un giardino delle meraviglie: all’esterno, sulla terrazza aperta agli ospiti del bar, il giardino prenderà forma nella realtà, tra alberi di yuzu e limone. Completano l’offerta la spa con piscina coperta e palestra al 40esimo piano e i saloni delle feste, dalle due ballroom con soffitti a tripla altezza – collegate tra loro da una nicchia vetrata che ospita un pino secolare – alla Terrace Room, con motivi geometrici ispirati al taglio a diamante a decorare le pareti. Dopo Tokyo e Roma, si attendono per i prossimi anni ulteriori aperture, che porteranno per la prima volta la collezione in America: Maldive e Miami nel 2025, Los Angeles nel 2026.

Livia Montagnoli

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