Nasce Palazzo Pallavicini. A Bologna grandi mostre sul modello di Palazzo Reale di Milano

Nasce a Bologna un nuovo contenitore di eventi in una dimora settecentesca privata, nel cuore della Bologna antica, che sogna il grande pubblico di Roma e Milano. Prima mostra a settembre di Milo Manara.

In via San Felice, nel cuore della Bologna antica, a due passi dalle due Torri e da Piazza Maggiore, sorge Palazzo Pallavicini, un’elegante dimora settecentesca originaria, però, del XV secolo, abitata in passato da grandi famiglie nobili, e dove nel 1770 si esibì l’allora quattordicenne fanciullo prodigio Wolfgang Amadeus Mozart. Di proprietà privata, non è mai stato aperto al pubblico, ma da settembre, questo tesoro nascosto rimasto chiuso per lungo tempo sarà restituito alla città, quale vero e proprio contenitore di arte e cultura, al pari dei più illustri palazzi bolognesi, grazie al progetto della Pallavicini S.r.l.
Creata nel settembre 2016 da Chiara Campagnoli (General Manager a Edilverde & Beni Internazionali Spa), Deborah Petroni e Rubens Fogacci (ideatori e proprietari della Galleria Wikiarte di Bologna), la società è nata con lo scopo di riportare alla luce la bellezza unica di Palazzo Pallavicini: “La prima bozza del progetto nasce nel 2015 quando dopo aver visitato una mostra a Palazzo Reale a Milano ci venne in mente che Palazzo Pallavicini non aveva nulla da invidiare come spazi, come bellezza e come storia al palazzo meneghino”, ci spiegano i promotori. “

PALAZZO REALE DI MILANO IL MODELLO

Abbiamo quindi cominciato a sviluppare l’idea ed il sogno di portare il grande pubblico delle mostre importanti nella città dotta, fino a poco tempo fa pubblico esclusivo delle metropoli come Roma e Milano”. Da qui l’idea di ristrutturare gli affreschi interni delle sale, con lavori ancora in corso grazie ai finanziamenti provenienti in parte dalla società Edilverde Spa – proprietaria del palazzo -, mentre la gestione del palazzo ed il rimanente restauro per l’apertura al pubblico è a carico della Pallavicini s.r.l che ha un’idea ben precisa del futuro dell’edificio: “I nostri modelli di ispirazione sono Palazzo Reale a Milano, Palazzo dei Diamanti di Ferrara o il Vittoriano di Roma. Importanti eventi e grandi mostre che sappiano attirare il turismo e il pubblico che ha voglia di arte e cultura”. Si comincia il 22 settembre con una grande mostra del celebre fumettista Milo Manara, ma quale sarà la linea editoriale della futura programmazione? “Il Palazzo vuole essere una location esclusiva dedicata ad alcuni eventi selezionati di altissimo spessore culturale”, rispondono gli ideatori, “motivo per cui la programmazione sarà incentrata prevalentemente su due-tre mostre annue che si potranno alternare ad eventi e fiere d’arte”.

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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