Gentle Genius. Una facciata rosso vibrante ad Altamura

Ad Altamura, l’architetto Giacomo Garziano firma un intervento residenziale innovativo per il Sud Italia, riqualificando un immobile esistente con esuberanza. Gli abbiamo ​​chiesto di raccontarci la genesi del progetto, di cui vedremo un'estensione a Milano con l'allestimento ​"The Infection​"​​ ​nel circuito del FuoriSalone​.

Di base ad Amsterdam, lo studio GG-Loop fondato nel 2014 dall’italianissimo Giacomo Garziano, trae la sua forza dall’operare all’interno di una rete internazionale e dall’aver scelto un approccio interdisciplinare, operando su diverse scale dalla pianificazione urbana al design industriale fino a operazioni artistiche.
Con Gentle Genius ad Altamura – forse uno degli interventi residenziali più innovativi mai effettuati in Italia – realizza un interessante diversivo nel panorama internazionale. Si tratta della riqualificazione di una scatola abitativa e dei suoi apparati tecnologici: 230 mq, portati a termine in due anni. Il risultato è una massa scultorea, di vivido colore rosso con finitura iridescente, caratterizzata da formazioni prismatiche aggrappate con esuberanza alla facciata. E, all’interno, si colloca The Infection, una scocca, realizzata in collaborazione con Mgarba, capace di aprire nuove prospettive nel modo di concepire gli spazi del vivere contemporaneo. Ambienti puliti, eterei, stravolti rispetto alla loro originaria disposizione e ripensati in continuità spaziale attraverso un pattern che si ripete mutando funzione.
Insieme, i due interventi sono stati presentati dal collettivo Elephant and Volcanoes con The seed of Time, unione del conscio e dell’inconscio. Una visione cerebrale dell’architettura, insomma, nonché metafora della simultaneità dei momenti, del passato della tradizione locale e del futuro, regalato dal nuovo intervento. Interdisciplinarietà multisensoriale in cui il coinvolgimento del corpo rielabora inedite forme performative. Perché ogni spazio, seppur funzionale, ha bisogno di raccontare una storia.

GG_Loop, Gentle-Genius, Altamura 2016 - photo GG_Loop

GG-Loop, Gentle-Genius, Altamura 2016 – photo GG-Loop

Un intervento residenziale con uno straordinario impatto urbano, specialmente per l’inusuale scelta di utilizzare il colore rosso: raccontaci la genesi di questa idea.
La scelta del colore è sorta da un’osservazione sul genius loci, lo spirito del luogo, il conduttore della città. Il Gentle Genius è rosso perché rappresenta la forza di Altamura, il suo orgoglio e la sua volontà di generare consapevolezza. Appartiene al patrimonio locale: agli inizi del Novecento, molti edifici pubblici e fattorie rurali lo hanno utilizzato come color per attestare il proprio prestigio. Inoltre il rosso rappresenta fasi estreme di emozioni: rabbia e paura, naturalmente, ma anche gioia e amore. E il fuoco.

Quanto è stato complicato lavorare con le amministrazioni locali nel sud dell’Italia? Hai incontrato diffidenza o sostegno?
Gentle Genius mira a generare consapevolezza sulla cattiva pratica di demolire invece di ristrutturare. L’amministrazione locale non ha avuto alcun motivo per lavorare contro questo progetto, né per sostenerlo. Noi abbiamo seguito i regolamenti edilizi locali ed è andato tutto bene. Sicuramente tale intervento non sarebbe stato consentito in un centro storico, ma dato che l’edificio non si trova all’interno dei confini storici della città, le regole estetiche sono meno severe.

GG_Loop, Gentle-Genius, Altamura 2016 - photo Michael Sieber

GG-Loop, Gentle-Genius, Altamura 2016 – photo Michael Sieber

The Infection, l’intervento destinato agli spazi interni, è un esperimento abitativo. Qual è il tuo concept per il vivere contemporaneo?
Quando ero un bambino, disegnavo case come navette spaziali, dotate di reattori sonici. Questa idea mi ha portato a studiare musica prima e l’architettura poi, a Firenze e Parigi. Nel 2014 ho aperto il mio studio, dove stiamo lavorando su spazi domestici sostenibili “vivi”, che agiscono come avatar degli abitanti stessi. Attualmente stiamo svolgendo una ricerca sulle bio-tecnologie e le bio-stampe 3d, l’auto-assemblaggio e le strutture architettoniche di auto-organizzazione. E The Infection è il prototipo di un organismo vivente domestico, dove l’essere umano coesiste con il suo intorno anziché dominarlo.

Quali sono le differenze tra lavorare in Italia e all’estero?
Se ami quello che fai, non c’è preferenza geografica. L’Italia è da sempre uno dei territori più interessanti dove operare: il passato qui è così importante e vivo che realizzare qualcosa che abbia un linguaggio più contemporaneo risulta decisamente più impegnativo che altrove.

Giulia Mura

http://gg-loop.com/

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Giulia Mura

Giulia Mura

Architetto specializzato in museografia ed allestimenti, classe 1983, da anni collabora con il critico Luigi Prestinenza Puglisi presso il laboratorio creativo PresS/Tfactory_AIAC (Associazione Italiana di Architettura e Critica) e la galleria romana Interno14. Assistente universitaria, curatrice e consulente museografica, con…

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