È morto Frédéric Mitterand, ex Ministro della Cultura francese. A Roma diresse Villa Medici

Classe 1947, Mitterand si è spento dopo mesi di malattia. Nipote dell’ex presidente François Mitterand, è stato regista, conduttore e autore televisivo, scrittore, imprenditore del cinema. Da ministro, tra il 2009 e il 2012 si è speso per rendere la cultura accessibile e tutti

Come lo zio che ha reso celebre sullo scacchiere politico internazionale il cognome Mitterrand – il François che è stato lungamente presidente della Repubblica francese, dal 1981 al 1995, portando i socialisti al potere – anche Frédéric Mitterand ha incrociato la politica nella sua apprezzata carriera di cineasta, letterato e accademico, ricoprendo in Francia l’incarico di Ministro della Cultura e della Comunicazione dal 2009 al 2012. Nato a Parigi nel 1947, Mitterand si è spento all’età di 76 anni lo scorso 21 marzo, dopo aver lottato per diversi mesi contro un tumore aggressivo.

Frédéric Mitterand e il cinema

Cresciuto in ambiente alto-borghese – suo padre, ingegnere e uomo d’affari, fu anche direttore di gabinetto del fratello François, all’epoca ministro, negli Anni ’40 – Mitterand conseguì la laurea in storia e geografia a Parigi, prima di specializzarsi all’Institut d’études politiques (Sciences-Po), e abbracciare l’insegnamento di economia, storia e geografia tra la fine degli Anni ’60 e l’inizio dei ’70. Sin da giovanissimo, però, si era avvicinato anche al cinema, recitando con lo pseudonimo di Frédéric Robert. Una passione che lo porterà a gestire, dal 1971 al 1986, una catena di cinema d’essai, a intraprendere la strada della critica cinematografica e a concentrarsi sulla regia e la sceneggiatura, per la realizzazione di film e documentari, nell’arco temporale che dall’inizio degli Anni ’80 conduce ai primi Duemila. È stato inoltre autore e conduttore molto apprezzato dal grande pubblico di programmi televisivi e radiofonici a tema letterario e culturale, e autore prolifico di libri, dai romanzi alla saggistica.

Frédéric Mitterand: da Villa Medici a Ministro della Cultura

Con il mondo culturale italiano entra in contatto, tra il 2008 e il 2009, in veste di direttore dell’Accademia di Francia a Roma, a Villa Medici, incarico che rimetterà dopo solo un anno perché designato al Ministero della Cultura francese. Ma oggi Villa Medici lo ricorda per aver “accolto numerose personalità, artisti e intellettuali, aprendo sempre più la Villa al pubblico italiano e francese”. E per aver organizzato alcune mostre importanti, in particolare la grande retrospettiva sul pittore francese Gérard Garouste e l’esposizione dei disegni del cineasta Ettore Scola. A Mitterand si deve anche la creazione della gipsoteca della Villa, per esporre la collezione di calchi in gesso realizzati fin dal XVII secolo dai borsisti dell’Accademia a partire dagli originali antichi. Non a caso, Sam Stourdzé, attuale direttore dell’Accademia, rende omaggio “all’impegno costante di Frédéric Mitterrand per le arti e la cultura, e alla visione ambiziosa e generosa che ha attuato a Villa Medici: quella di un’istituzione dinamica, contemporanea e aperta al mondo esterno”.
Durante il suo mandato da ministro ha promosso la legge Hadopi (la legge anti-pirateria che punisce con multe severe e detenzione chi scarica e condivide illegalmente sul web materiale protetto dal diritto d’autore) e sostenuto progetti come il Mucem di Marsiglia (il 30 novembre del 2009, Mitterand posava la prima pietra del museo del Mediterraneo, inaugurato nel 2013) e l’auditorium Philarmonie di Parigi al Parc de la Villette, sempre mosso dal desiderio di rendere la cultura accessibile a tutti.
Nel suo passato, però, si segnala anche la macchia dell’accusa di pedocriminalità, a seguito della pubblicazione di un’autobiografia (La Mauvaise vie), nel 2005, in cui confessava di aver pagato dei minori in cambio di prestazioni sessuali, durante un viaggio in Thailandia (esternazione poi ritrattata).

Livia Montagnoli

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