Cosa succede alla Palazzina Liberty di Milano? Parte la petizione, risponde il Comune

Il Municipio 4 chiede di impedire il degrado dell'edificio storico posto all'interno del Parco Vittorio Formentano, sede concertistica dell'orchestra Milano Classica, chiuso per lavori da ormai nove mesi. Ci risponde l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi

Parco Vittorio Formentano, largo Marinai d’Italia, Milano: è da nove mesi che la storica Palazzina Liberty, gioiello meneghino di art nouveau e casa dell’orchestra da camera Milano Classica, ha chiuso i battenti per lavori di ristrutturazione e adeguamento alle norme di sicurezza. Nove mesi in cui nessuno ha comunicato alla cittadinanza programma e tempistiche della sua riconsegna e rimessa in funzione, portando lo storico edificio a cadere in un progressivo stato di incuria. Ora il Municipio 4, che ha un forte legame con la lunga storia culturale della Palazzina, chiede delle risposte: “Da mesi stiamo aspettando che si faccia finalmente chiarezza sul futuro della Palazzina Liberty […] ma non ci sono segnali in questa direzione e siamo quindi molto preoccupati del fatto che sia chiusa da ormai 9 mesi, che ci siano segnali di degrado, che sia peggiorata la sicurezza dell’area”, si legge sul numero di dicembre 2022 di Quattro, periodico di informazione dell’omonimo municipio, in una breve comunicazione che precede un appello co-firmato dalla presidente del Consiglio Municipale, Stefania Aleni, dai presidenti di Milano Classica, del Conservatorio e dalla direttrice artistica del Franco Parenti, rispettivamente Claudia Brancaccio, Raffaello Vignali e Andrée Ruth Shammah, e altre personalità della cultura milanese. “Abbiamo deciso di lanciare una petizione al sindaco e all’assessore alla Cultura di Milano affinché si scelga la strada migliore e più veloce per restituire la Palazzina alla sua funzione musicale e culturale a servizio non solo del nostro municipio ma di tutta la città”.

LA STORIA DELLA PALAZZINA LIBERTY DI MILANO

Molto amata dai milanesi e specialmente dai residenti del quartiere di Porta Vittoria, la Palazzina Liberty è caratterizzata da una facciata in stile appunto liberty, corredata da ampie vetrate e dalle piastrelle di ceramica interne decorate con motivi art nouveau. Progettata nel 1908 dall’architetto Alberto Migliorini, la Palazzina è l’unica struttura ancora in piedi dell’antico complesso del Verziere, il mercato ortofrutticolo esistito fino al 1965. L’edificio era proprio il caffè-ristorante del Verziere, e rappresentava un punto di incontro e dialogo per le contrattazioni tra mercanti. Dopo il trasferimento del mercato e la costruzione dei nuovi Mercati Generali, l’edificio è caduto in stato di abbandono fino a quando, nel 1974, venne concesso in uso al Collettivo teatrale la Comune di Dario Fo (a cui nel 2017 l’edificio è stato intitolato, insieme a Franca Rame) come sede teatrale, diventando un amatissimo luogo di condivisione e, per sei anni, una piccola utopia militante. Nel 1980 la palazzina diventò la sede della Civica Banda di Milano, poi fu oggetto di ristrutturazione e venne destinata definitivamente a iniziative di carattere ricreativo e culturale: dal 1994 ospita infatti la stagione concertistica di Milano Classica, ma nel frattempo è stata anche la sede della rassegna di film muti con colonne sonore dal vivo Senza Parole e dal 2005 al 2015 è stata sede della Casa della Poesia.

L’APPELLO DEL MUNICIPIO 4 PER LA RESTITUZIONE DELLA PALAZZINA LIBERTY

Nell’ottobre 2021 una delibera approvata dalla Giunta comunale allora in carica approvava gli indirizzi per dare la Palazzina in concessione trentennale, a fronte dei lavori quantificati in circa 3 milioni di euro, per adeguare la struttura alle normative in materia di sicurezza, nonché di interventi di sistemazione degli spazi interni e di ammodernamento degli arredi”, si legge nell’appello vero e proprio, sempre sul periodico del Municipio 4. La delibera comunale aveva indicato la concessione come unica soluzione al problema, ricordano i firmatari, per via della mancanza di fondi e per la necessità di dare alla struttura un’organizzazione più strutturata e manageriale. Il bando però non è stato mai indetto, e non sono seguite proposte alternative: ora si chiede che sindaco e assessore “procedano con l’indizione del bando pubblico, inserendo le garanzie opportune per mantenere la funzione pubblica e di apertura al territorio di questa importante istituzione musicale e culturale”.

LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA TOMMASO SACCHI

L’assessorato alla Cultura, raggiunto da Artribune, ha risposto nel merito comunicando che i lavori per la ristrutturazione e l’apertura della Palazzina Liberty saranno avviati nel 2023. L’amministrazione ha già redatto un primo documento tecnico secondo cui è previsto un intervento complessivo di recupero sia strutturale sia impiantistico per un valore che è salito a circa 5 milioni di euro, con lavori di consolidamento della struttura, messa a punto degli impianti e sostituzione degli infissi, e lo stanziamento è già nel Piano esecutivo di gestione. “Abbiamo deciso di provvedere direttamente alla ristrutturazione della Palazzina Liberty”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, “perché è un luogo di cultura prezioso e fortemente identitario per la città, ed è dovere della nostra Amministrazione preservarlo e renderlo agibile ed accogliente. Terminati i lavori, nulla esclude la possibilità di affidare lo spazio per giornate o periodi più lunghi a soggetti culturali in grado di realizzare progetti di qualità che rispettino e valorizzino la storia e l’identità di Palazzina Liberty“.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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