La Regione nominerà ogni anno la “Città Toscana Cultura”. La prima è Volterra 2022

Nuovo riconoscimento della Regione Toscana che da quest’anno diventerà ricorrente. Volterra ha un programma sul tema “rigenerazione umana”. Al via il bando per costruire un teatro dentro il carcere

Adagiata su uno sperone a 500 metri sul livello del mare, Volterra è la prima Città Toscana della Cultura. Un nuovo riconoscimento istituito dalla Regione Toscana all’indomani dell’assegnazione a Procida del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022 che, dopo una prima investitura d’ufficio all’antica città etrusca in provincia di Pisa – dove è inoltre conservata la famosa Deposizione del maestro del Manierismo Rosso Fiorentino (1521) – diventerà una prassi permanente. “Sarà un titolo che si ripeterà ogni anno”, assicura il presidente della Regione Eugenio Giani che ha lanciato l’iniziativa, “e dal 2023 sarà istituzionalizzato con un iter e una commissione che seguiranno una logica di procedura pari a quella nazionale“.

VOLTERRA PRIMA CITTÀ TOSCANA DELLA CULTURA 2022

Volterra si era, infatti, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2021 (titolo rimandato al 2022 causa pandemia e poi vinto da Procida), sostenuta da oltre 150 associazioni e istituzioni e da 52 Comuni toscani, ed era entrata nella shortlist con un dossier dal titolo Rigenerazione Umana con l’alabastro e la luce tra i temi del percorso di candidatura, per una valorizzazione della materia e dell’artigianalità. “Volterra si era candidata a Capitale Italiana della Cultura con grande attenzione e cura”, continua Giani: “anche se quella investitura non si è concretizzata tutto quel percorso potrà ugualmente essere utilizzato per rendere il 2022 un anno speciale e unico grazie all’impatto culturale e turistico che potranno avere tutti gli eventi previsti”. Un programma che verrà in parte riutilizzato ma sicuramente aggiornato e adeguato alle nuove esigenze. “Creare un progetto nuovo è stata una sfida impegnativa ed entusiasmante”, aggiunge il sindaco di Volterra Giacomo Santi. “Con la Regione Toscana stiamo lavorando al programma della Città Toscana della Cultura che presenteremo all’inizio del 2022”.

Hamlice - Compagnia della Fortezza (credit Stefano Vaja)

Hamlice – Compagnia della Fortezza (credit Stefano Vaja)

VOLTERRA E IL TEMA DELLA RIGENERAZIONE UMANA

Intanto, è già possibile anticipare che il tema sarà sempre quello della Rigenerazione Umana e vedrà un anno denso di iniziative e attività. “Volterra, città di inclusione, accoglienza e rigenerazione umana attraverso la cultura, a partire dalle storiche esperienze legate al carcere e all’ex ospedale psichiatrico, sarà luogo di ricerca e sperimentazione culturale grazie all’attivazione di grandi percorsi partecipativi e condivisi che vedranno protagonisti i giovani”, si legge sul sito, “con il coinvolgimento di tutte le associazioni locali e della grande rete creata con gli oltre 50 comuni toscani che ne avevano già sostenuta la candidatura, e di valorizzazione e rigenerazione del suo straordinario patrimonio storico e artistico”.

IL BANDO PER IL TEATRO DELLA COMPAGNIA DELLA FORTEZZA DENTRO IL CARCERE

A proposito del tema, c’è un progetto che si pone a simbolo assoluto della rigenerazione umana attraverso la cultura. È infatti prevista la realizzazione di un teatro dentro il carcere, a cui la Compagnia della Fortezza, fondata nel 1988 e diretta dal regista di fama internazionale Armando Punzo, lavora da più di 20 anni. È online il bando per la progettazione definitiva ed esecutiva, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione e della direzione lavori di realizzazione di una sala polivalente presso la Casa di Reclusione di Volterra, dove la Compagnia ha la propria sede. Per il progetto sono stati stanziati oltre dieci anni fa 1 milione e 200mila euro dal Ministero della Giustizia, attraverso il Provveditorato alle Opere pubbliche. La pratica ha avuto un lungo iter, con fasi alterne. Nei tempi recenti, supportata da un’intesa tra enti e istituzioni a livello locale e nazionale, si è definitivamente sbloccata, grazie anche all’ulteriore slancio ricevuto in occasione del percorso di Volterra 22, sul tema della rigenerazione umana, di cui diventa una delle prime realizzazioni concrete. “La realizzazione dì un teatro in un carcere è il massimo risultato possibile per una cultura che voglia davvero rigenerare l’umanità”, conclude Paolo Verri, Direttore Volterra22. “Un risultato che Cesare Beccaria avrebbe posto all’attenzione dell’intera Europa e che noi porremo come testata d’angolo della legacy di Volterra22 prima Città toscana della cultura”. Per partecipare al bando c’è tempo fino al 28 febbraio 2022.

– Claudia Giraud

http://www.oopptoscanamarcheumbria.it/

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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