I record del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. E il direttore Giulierini resta fino al 2023

Il museo napoletano, diretto da Paolo Giulierini (confermato alla guida dell’istituzione per i prossimi 4 anni), presenta il Rapporto Annuale del 2018, all’insegna di successi nazionali e internazionali

Solo pochi giorni fa vi abbiamo parlato del MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che lo scorso 11 luglio ha riaperto, dopo oltre 20 anni, la sezione in cui è custodita la Collezione Magna Grecia, con oltre 400 reperti. Un riallestimento che segna un ulteriore traguardo raggiunto dal museo durante sotto la direzione di Paolo Giulierini, che negli ultimi anni si è distinto per aver intrapreso un programma di modernizzazione e valorizzazione che ha portato l’istituzione napoletana a essere un museo sempre più all’avanguardia e all’altezza degli standard europei – ragioni per cui, nel 2017, Artribune ha nominato il MANN come miglior museo dell’anno. Non sorprendono quindi i dati emersi dall’Annual Report 2018 presentato di recente dal MANN: il report annuale conferma, con i risultati ottenuti in termini di affluenza di pubblico e non solo, quanto si stia rivelando lungimirante ed efficace la linea gestionale portata avanti da Giulierini. E squadra che vince naturalmente non si cambia (almeno in questo caso): durante la presentazione del Rapporto Annuale del MANN, il Direttore Generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali Antonio Lampis ha annunciato che Giulierini sarà confermato alla guida dell’istituzione napoletana per i prossimi quattro anni.

Paolo Giulierini

Paolo Giulierini

IL 2018 DEL MANN. TUTTI I NUMERI E I RISULTATI RAGGIUNTI

Ideato e coordinato da Ludovico Solima (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), l’Annual Report rivela il livello di raggiungimento degli obiettivi operativi prefissati per lo scorso anno solare. Tradotto in numeri, il 2018 del MANN ha visto oltre 613mila ingressi (+16% rispetto al 2017), 23 mostre organizzate al MANN e 53 esposizioni realizzate in Italia ed all’estero con 1.450 reperti dell’Archeologico; e ancora 23.000 presenze per il FestivalMANN, 1.100 bambini coinvolti in laboratori didattici gratuiti. A questi risultati, si aggiungono poi quelli ottenuti attraverso il processo di digitalizzazione del proprio patrimonio grazie alla piattaforma Google Arts&Culture – su cui sono state condivise 773 immagini – e il successo mondiale del videogioco a tema archeologico Father and son, con ben 1.825.000 download in Italia e nel mondo e con 8.500 check-in nel Museo tramite il game. Il sito web del museo, invece, ha registrato 250.000 visite, mentre la pagina Facebook del MANN ha ottenuto 33.000 like e il profilo Instagram ha raggiunto 36.000 followers.

LE PARTNERSHIP INTERNAZIONALI DEL MANN

Come centro di studio e ricerca, nel corso del 2018 il MANN ha stretto 22 partnership strategiche e operative, curato 25 pubblicazioni e concluso 727 operazioni di restauro. Tra le collaborazioni internazionali stabilite, vanno segnalate in particolare l’accordo con l’Ermitage di San Pietroburgo per la programmazione della mostra su Canova a Napoli e dell’esposizione Dei, eroi, uomini. Dal Museo Archeologico di Napoli e dal Parco Archeologico di Pompei conclusasi lo scorso 23 giugno presso il museo russo, con il record di 1.120.249 visitatori in due mesi; e poi la programmazione, nell’ambito del Forum Culturale Italia-Cina, della mostra itinerante Pompeii. The infinite life, che ha fatto conoscere a oltre 3 milioni di cinesi 120 reperti provenienti dal MANN.

IL MANN VERSO IL FUTURO

Oltre ai risultati raggiunti nel 2018, il MANN inizia a tirare le somme di quest’anno ancora in corso: dall’1 gennaio al 30 giugno, sono stati registrati 408.286 ingressi, con un aumento del 21% rispetto alle 337.229 presenze del medesimo semestre del 2018 e di circa il 46% a confronto con i 280.048 visitatori dello stesso periodo del 2017. “Il 2018 e i primi sei mesi del 2019, con la grande mostra su Canova, sono stati un periodo molto intenso, ricco di eventi e attività che hanno contribuito a consolidare l’immagine del MANN, sempre più percepito come un istituto altamente dinamico, in grado di sviluppare una politica culturale al servizio dei visitatori in forte crescita e un rapporto sempre più solido con la propria comunità”, spiega il Direttore del MANN Paolo Giulierini. “Entro il 2022 vogliamo un MANN totalmente accessibile, in grado di valorizzare al meglio le proprie collezioni permanenti, anche quelle da anni confinate nei suoi preziosi depositi”.

– Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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