La galleria torinese Alberto Peola diventa Peola Simondi: ecco la nuova partnership

Dopo quasi quattro anni come assistente di galleria, Francesca Simondi entra in società con il gallerista Alberto Peola: un cambiamento che mira a portare una ventata di rinnovata energia in tempi critici per il sistema artistico. Abbiamo intervistato il gallerista.

La galleria torinese Alberto Peola aveva festeggiato nel 2019 il traguardo dei trent’anni di attività. Solo un anno dopo, nel 2020, affronta un cambio di direzione, che sarà ufficializzato a settembre inoltrato. Il nome della galleria cambierà infatti in Peola Simondi, con l’ingresso di Francesca Simondi, assistente di galleria da quasi quattro anni. La Simondi diventa socia a tutti gli effetti, portando una nuova ventata di energie e idee che vanno ad aggiungersi al trentennale percorso dalla galleria. 

LA NUOVA GALLERIA PEOLA SIMONDI: INTERVISTA A ALBERTO PEOLA

Non sarà più un’attività individuale ma una società collettiva, in cui spese e guadagni – ma anche lavoro, organizzazione e decisioni da prendere – saranno sparititi al 50%”, spiega Alberto Peola, raggiunto da Artribune. E spiega come il lockdown e i fatti avvenuti nel 2020 abbiano accelerato una riflessione sul presente e sul futuro della galleria, portando a compiere questo passo. “Francesca è nata nel 1983, una generazione diversa rispetto alla mia, e si è formata all’Accademia Albertina di Torino. Durante i tre mesi di lockdown sono nate diverse riflessioni sul panorama che si sarebbe delineato nel futuro, sulla prospettiva che avranno le gallerie… L’idea di avere una partner nuova, di una generazione diversa, mi ha sollecitato e stimolato. Il fatto che entri in società per me rappresenta una ventata di novità e di freschezza, capace di apportare un contributo valido per proseguire la linea di ricerca sui giovani artisti che da sempre conduco. La sua età penso possa favorire i rapporti tra generazioni. Francesca è sempre stata una risorsa molto responsabile e costruttiva all’interno della galleria e ovviamente il suo avanzamento di carriera porterà a un aumento delle responsabilità e degli incarichi, motivandola ulteriormente nel suo lavoro”. 

LA PROSSIMA STAGIONE DELLA GALLERIA PEOLA SIMONDI

A settembre ufficializzeremo questo cambio”, prosegue il gallerista, dandoci qualche anticipazione sulle attività che attendono la nuova Galleria Peola Simondi nei prossimi mesi. “Inaugureremo il 23-24-25 settembre con la consueta Ouverture – Torino Art Galleries (tre giorni che permetteranno a tutti di accedere in sicurezza in galleria). In mostra per la prima volta nei miei spazi, le opere di Gregorio Botta. Ad Artissima, invece, ammesso che tutto proceda come previsto quindi con un evento in presenza, presenteremo la personale di Giuseppe Mulas: un giovane pittore del 1995, scelto e seguito personalmente da Francesca, che l’aveva intercettato in Accademia Albertina considerandolo un artista con buone possibilità e dedicandogli una mostra in galleria”. 

IL FUTURO DELLA GALLERIA PEOLA SIMONDI

Ma cosa cambierà con la nuova partnership per la galleria, e cosa rimarrà invariato? “Continueremo a cercare di individuare nuovi artisti, esordienti o quasi. La linea di ricerca della galleria rimarrà invariata. Un cambiamento che potremo introdurre, invece, è quello di puntare a un numero più alto di artisti stranieri e solo italiani. Inoltre, essendo una galleria nuova e non più trentennale, vorremmo cercare occasioni espositive in fiere internazionali, dove spesso vengono richiesti solo pochi anni di attività”. L’entrata in società di Francesca Simondi, infatti, introduce un cambiamento non solo nella galleria, ma in tutti gli altri aspetti burocratici, portando formalmente alla creazione di una nuova attività. Un “anno zero” della galleria torinese, insomma, che non intende dimenticare la strada percorsa finora. “È uno degli aspetti che mi ha convinto definitivamente: abbandonare la vita del gallerista solitario e condividere una nuova avventura con una nuova socia”, conclude Peola. “Non sarà facile, abituato com’ero a prendere decisioni da solo, ad accendere e spegnere la luce della galleria a seconda delle mie necessità. Adesso condividerò la scrivania, con tutto quello che ne comporta!”.

-Giulia Ronchi

https://albertopeola.com/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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