Ad Arco Madrid, la formula del “paese invitato” si espande con Argentina Plataforma
Il format del focus su un territorio specifico si espande nella fiera madrilena, sotto la cura di Inés Katzenstein. Quest’anno tocca all’Argentina, in un programma che coinvolge le istituzioni del Paese e la fiera arteBa di Buenos Aires, che usa Arco come succursale di lusso.
Passato il traguardo del 35º anniversario, ARCOmadrid 2017 ha ripreso la formula del “paese invitato” che era stata messa in pausa per dare maggiore spazio alle celebrazioni dello scorso anno. Notoriamente conosciuta per essere la più grande porta dell’arte Latinoamericana in Europa, ARCOmadrid invita per l’edizione 2017 l’Argentina.
UN PROGETTO ISTITUZIONALE
Ma con un format più ampio. Non si tratta, infatti, di una semplice partnership: il programma Focus Argentina è infatti una operazione molto più ampia voluta dal Ministero della Cultura del paese latinoamericano, dalla Ambasciata argentina in Spagna e da artBA, la fiera di Buenos Aires che ha celebrato nel 2016 i suoi primi 25 anni.
Argentina Plataforma / ARCO, curata da Inés Katzenstein, si dirama infatti anche attraverso il programma Diálogos – nuova sezione della fiera inaugurata nel 2016 – con artisti come Eduardo Navarro, Tomás Saraceno o Julio Le Parc. Anche il design del padiglione riservato ad Argentina Plataforma / ARCO chiama in causa la creatività del paese con un progetto di stampo museale firmato dagli studi di architettura Clusellas e Rowinski, un’area dedicata a cui si aggiunge anche quella istituzionale, patrocinata invece dal Ministero di Cultura argentino.
LE GALLERIE IN FIERA
Delle 12 gallerie che partecipano alla sezione, una selezione che punta esclusivamente su Buenos Aires, due gallerie partecipano per la prima volta ad ARCOMadrid – Cosmocosa e Isla Flotante – mentre le altre fanno ritorno ad Arco, come la gallerie Mite, Vasari, Barro, Del Infinito, Henrique Faria Buenos Aires, Ignacio Liprandi, Jorge Mara La Ruche, Nora Fisch, Ruth Benzacar e Slyzmud.
Il programma curato dalla Katzenstein parte, a detta della stessa curatrice, dall’idea di un’Argentina come “terra di contrasti e persone eterogenee”, dove la sperimentazione materica, quella di genere e quella letteraria, sono le attitudini predominati degli ultimi sessant’anni delle arti visive. Un occhio di riguardo in tal senso va al lavoro di artisti argentini, molti di origine italiana, presenti in fiera come Diego Bianco, Marcelo Pombo, Alberto Greco o Mirtha Dermisache.
I DIBATTITI E LE PERFORMANCE
Inoltre c’è tanta Argentina nella performace “No soy tan joven como para saberlo todo”, presso lo spazio della galleria Barro, dove il trasgressivo cantautore catalano Albert Pla si traveste da Pinocchio per una performance con il due argentino Mondongo ambientata nella Galleria degli Specchi di Versailles tra bandiere spagnole e argentine.
Infine, uno spazio aperto al dibattito sul presente e sul futuro dell’arte contemporanea in Argentina si sviluppa attraverso la sezione Foro, con curatori, critici e direttori d’istituzioni museali argentini, come l’ex direttrice del Reina Sofia María de Corral o la direttrice del MAMBA di Buenos Aires Victoria Noorthoorn. La scena artistica argentina si riflette anche in molti degli eventi in città come le mostre di Leandro Erlich all’Espacio Fundación Telefónica e Jorge Macchi al Centro de Arte Dos de Mayo di Madrid, o nel programma della fiera collaterale JustMad.
– Enrichetta Cardinale Ciccotti
ARCOMadrid
Halls 7 and 9
www.arco.ifema.es
JustMad
Calle Hortaleza 63
(distretto centrale di Madrid)
http://justmad.es
Leandro Erlich
Espacio Fundación Telefónica
Calle de Fuencarral, 3,
Madrid
https://espacio.fundaciontelefonica.com/
Jorge Macchi – Perspectiva
Centro de Arte dos De Mayo
Av. de la Constitucion, 23, Móstoles, Madrid
www.ca2m.org
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