Italiani a Londra: la proposta in fiera delle gallerie che partecipano a Frieze

Si avvicinano i giorni dell’art week londinese e anche i galleristi italiani si preparano per l’evento fieristico, che li vedrà presentare artisti contemporanei a Frieze London o autori già affermati a Frieze Masters. Ecco una rassegna dei partecipanti e delle loro proposte.

Dopo le fiere milanesi di SupersaloneMiart e MIA e quella svizzera Art Basel, prosegue il calendario internazionale dell’arte, che torna in presenza in tutti i Paesi dopo lunghi mesi di lockdown. Dal 13 al 17 ottobre, a Regent’s Park di Londra, si svolge Frieze, la fiera dedicata all’arte più importante del Regno Unito, divisa come di consueto tra i grandi maestri (Frieze Masters) e le nuove proposte (Frieze London). Quest’anno, la rassegna vede la partecipazione di espositori provenienti da 39 nazioni diverse, affiancate da un programma di progetti speciali e talk sui temi più urgenti del contemporaneo. Non mancano gli italiani, presenti in entrambe le fiere e nelle sezioni curate di Unworlding, a cura di Cédric Fauq, una selezione di artisti che lavora sul concetto di destrutturare il mondo come lo conosciamo oggi, e Spotlight, curata da Laura Hoptman e dedicata alla riscoperta di artisti che non hanno avuto l’attenzione che meritavano da parte di critica e mercato. Vediamo da vicino quali sono le gallerie coinvolte e quali progetti porteranno alla kermesse londinese.

-Giulia Ronchi 

Frieze
Dal 13 al 17 ottobre 2021
Regent’s Park, Londra
https://www.frieze.com/fairs/frieze-london

T293, ROMA

Sunset III, LitoKattou, t293 per Frieze London

Sunset III, LitoKattou, t293 per Frieze London

La galleria T293 si presenta a Frieze London – all’interno della sezione curata Unworlding – con un progetto della giovane artista cipriota Lito Kattou, classe 1990, una riflessione sul limite tra il reale e digitale. Protagonista della ricerca è San, un personaggio che abita un ambiente 3D simulato e che l’artista riproduce su supporti di alluminio e altre superfici metalliche, dando forma a oggetti a cavallo tra la bidimensionalità e la tridimensionalità, tra la figurazione e l’astrazione. Nell’ultima produzione, ideata appositamente per la fiera, l’artista include per la prima volta il dato temporale nelle sue opere, aggiungendo date specifiche legate sia a eventi della propria sfera personale, sia alle calamità naturali che riguardano il cambiamento climatico. “Lo stand emerge come la scenografia di un mondo indefinito, abitato da creature che vagano all’ombra di molteplici tramonti”, spiegano dalla galleria. “L’ambiente crepuscolare, malinconico per la sua natura ma allo stesso tempo vivo, è un momento che induce alla meditazione, dove la circolarità del tempo e il suo flusso sono indagati attraverso i fenomeni astrali del Sole. Alla fine, le opere di Kattou agiscono come schermi, dove il punto di vista antropocentrico perde la sua posizione centrale e si apre verso nuovi mondi”.

LITO KATTOU, ANNIVERSARIES
Frieze London 2021 Stand U04

[email protected]
www.t293.it

P420, BOLOGNA

P420 @ Frieze London 2021, installation view (ph.S.Pellion di Persano 0G7A5769)

P420 @ Frieze London 2021, installation view (ph.S.Pellion di Persano 0G7A5769)

A Frieze London esporremo soprattutto il nostro programma di artisti più giovani”, ci raccontano dalla galleria bolognese, “da Riccardo Baruzzi (Lugo, 1976) con i nuovi lavori della serie 060 Rent Strike realizzati con la matita acquerellabile, ad Adelaide Cioni (Bologna, 1976) con grandi tele della serie Go Easy on me, a June Crespo (Pamplona, 1982) di cui esporremo una serie di sculture inedite da pavimento realizzate in bronzo e ceramica a Rodrigo Hernández (Mexico City, 1983) con nuovi lavori in ottone lucidato. Inoltre, sarà l’occasione per presentate per la prima volta a Londra i dipinti su carta di sandalo e le sculture in ceramica di Faenza dell’artista cinese Shafei Xia (ShaoXing, 1989)”.

Frieze London 2021
http://www.p420.it/

FRANCO NOERO, TORINO

Francesco Vezzoli, Il complesso di Edipo, Trinity Fine Art Londra, in collaborazione con Franco Noero

Francesco Vezzoli, Il complesso di Edipo, Trinity Fine Art Londra, in collaborazione con Franco Noero

Oltre alla partecipazione della galleria torinese a Frieze London, Franco Noero presenta nella capitale britannica un’altra importante collaborazione, quella con la Trinity Fine Art di Carlo Orsi. Per questa occasione, il noto artista italiano Francesco Vezzoli è stato invitato a ripensare l’arte barocca, confrontandosi con due capolavori della scultura, i busti del marchese Giovanni Corsi e del Cardinale Domenico Maria Corsi scolpiti da Alessandro Rondoni(1644-1710), artista romano contemporaneo di Bernini. “Desidero vivere le emozioni che mi offre il barocco. Per barocco intendo non solo lo stile artistico, ma anche quella tipica caratteristica emotiva che attraversa ogni epoca”, spiega l’artista. “Credo che Rondoni sia sottovalutato e si meriti un po’ di glamour. Basta infatti ammirare questi busti per cogliere la sua capacità di rendere viva la materia. Per me il rapporto con la classicità e l’arte del passato è chiaramente una ricerca dell’assoluto e i legami con i genitori ne sono una prova”. L’intervento di Vezzoli è sia artistico che curatoriale: ragionando su un tema a lui molto caro, quello del rapporto parentale, crea un dialogo tra padre e figlio posizionando i busti su piedistalli direttamente disegnati dall’exhibition designer Filippo Bisagni e avvolti in seta scarlatta moiré prodotta dai celebri sarti ecclesiastici Gammarelli di Roma, fornitori vaticani dal 1798. Tra i due busti Vezzoli ha collocato una testa romana di Giano sulla quale è intervenuto per realizzare un nuovo volto, lasciando l’altro nel suo stato originale.

Frieze London 2021
https://www.franconoero.com/?lang=it

Francesco Vezzoli: Il Complesso di Edipo
Trinity Fine Art, in associazione con Franco Noero
Fino al 1 novembre 2021
15 Old Bond St, Londra

www.trinityfineart.com

GALLERIA CONTINUA, SAN GIMIGNANO, PECHINO, LES MOULINS, HABANA, ROMA, SAN PAOLO, PARIGI

4. Antony Gormley, Man Rock I, 1982, Courtesy the artist and GALLERIA CONTINUA

4. Antony Gormley, Man Rock I, 1982, Courtesy the artist and GALLERIA CONTINUA

Questo lavoro parte da una dinamica concettuale: chiedersi se possiamo parlare del corpo come spazio piuttosto che come oggetto, e quale potrebbe essere il modo più semplice e più breve per passare dalla vita all’arte. Dovevo trasformarmi in un fossile vivente e poi rivelare la traccia del luogo in cui ero stato. Blanket Drawing VI (1983) è la registrazione del corpo in un luogo, tra il sogno e la sepoltura. Ecco il profilo di un corpo addormentato la cui testa è sfuggita alla cornice, i genitali e le mani si annodano insieme. È un corpo che galleggia con la testa sopra l’acqua, ma anche, forse, catatonico? Il corpo svuotato e tenuto in un contesto è anche ciò che Home of the Heart II (1992) materializza. Il torso, il nucleo del corpo, è trattenuto come un vuoto in un blocco: quali energie sono collegate e fluiscono attraverso quelle aperture?”. Con queste parole Antony Gormley (Londra, 1950) introduce la sua riflessione sul corpo attraverso lo spazio, presentando le opere che saranno esposte nello stand di Galleria Continua a Frieze Masters. Si tratta di un corpus di sculture antecedenti al 2000, che attraversa significativamente la ricerca dell’artista in diversi decenni.

Antony Gormley
Frieze Masters 2021

https://www.galleriacontinua.com/

MASSIMO MININI, BRESCIA

Carla Accardi, Massimo Minini

Carla Accardi, Massimo Minini

Colore, forma, materia, ricerca, capacità di anticipare i tempi: quali sono i tratti che accomunano Carla Accardi eSheila Hicks? Le due artiste, appartenenti alla stessa generazione, vengono messe in dialogo nello stand della galleria di Massimo Minini, presente a Londra per Frieze Masters. Da una parte Carla Accardi (Trapani, 1924 – Roma, 2014) è stata una delle più grandi figure dell’arte astratta italiana, prefiguratrice di un linguaggio innovativo segnato da un inconfondibile calligrafia segnica. Rivoluzionario l’utilizzo dei materiali industriali all’interno dei suoi lavori: negli anni ’60 ha iniziato a dipingere barelle, carta, e superfici plastiche, indagando in modo inedito l’incisione della luce e la trasparenza della pittura. Sottile, nel caso di Sheila Hicks (Hastings, U.S.A., 1934) è il confine tra tradizioni tessili, arte, design e architettura: partita per il Sudamerica dopo essersi formata con Joseph Albers (ha viaggiato in Cile, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Messico, Brasile, Bolivia e Uruguay), ha deciso di condurre la sua ricerca pittorica attraverso il colore e il supporto tessile, creando grandi installazioni ambientali. Nello stand saranno presentate opere storiche realizzate tra il 1958 e il 1997.

Carla Accardi e Sheila Hicks
Frieze Masters 2021
https://www.galleriaminini.it/

TOMMASO CALABRO, MILANO

Frieze Viewing Room, Galleria d’Arte Tommaso Calabro

Frieze Viewing Room, Galleria d’Arte Tommaso Calabro

Anche la galleria milanese Tommaso Calabro porta a Londra un progetto monografico, proponendo una selezione di lavori di Remo Bianco (Milano, 1922-1988). Un artista sperimentatore, che ha indagato linguaggi disparati attirando il plauso di alcuni tra i più importanti galleristi, artisti e critici del suo tempo. Tuttavia, a causa della mancanza di uno stile coerente e di un percorso artistico lineare, non gli fu garantito un apprezzamento nel lungo termine, finendo per essere in parte dimenticato. Grazie al supporto della Fondazione Remo Bianco di Milano, il progetto a Frieze London – inserito nella sezione Spotlight – rappresenta la prima esposizione monografica dell’artista fuori dall’Italia dopo la sua ultima mostra del 1987 alla Galerie Lara Vincy di Parigi. In mostra alcune delle sue opere più significative, come i Sacchettini- Testimonianze, pannelli o tele con affissi sacchetti di plastica contenenti oggetti di vita quotidiana, e i Tableaux dorés, dipinti monocromi o bicromi sormontati da una griglia di tessere dorate.

Spotlight
Frieze Masters 2021, Stand G15

https://tommasocalabro.com/

CARDI GALLERY, MILANO – LONDRA

Lucio Fontana, Concetto Spaziale, Attesa, 1964 65, Signed, titled and inscribed on the reverse Che cielo sereno!! Che serenità d'animo, Waterpaint on canvas, Courtesy Cardi Gallery

Lucio Fontana, Concetto Spaziale, Attesa, 1964 65, Signed, titled and inscribed on the reverse Che cielo sereno!! Che serenità d’animo, Waterpaint on canvas, Courtesy Cardi Gallery

Anche Cardi Gallery, con avamposti a Milano e Londra, partecipa alla kermesse, presentando i grandi maestri italiani del secondo Novecento: “Cardi Gallery è lieta, dopo due edizioni digitali, di partecipare in presenza a Frieze Masters 2021”, spiegano dalla galleria. “Per l’occasione, la galleria presenterà un nucleo di opere di artisti italiani e non solo; da Mario Schifano e Mimmo Rotella a Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto, del quale sarà presente un’opera iconica, uno specchio che ritrae la moglie dell’artista”.

Frieze Masters
www.cardigallery.com

GIÒ MARCONI, MILANO

Emilio Tadini, L'uomo dell'organizzazione. Weekend al parco, 1968.Ph. Fabio Mantegna

Emilio Tadini, L’uomo dell’organizzazione. Weekend al parco, 1968.Ph. Fabio Mantegna

Il progetto che Giò Marconi porta a Frieze Masters racconta non solo la storia della galleria milanese ai suoi esordi, ma anche quella di una Milano prossima a diventare epicentro delle tendenze culturali assieme alle città di Londra, Parigi e New York. Era il 1965, quando il padre dell’attuale gallerista, Giorgio Marconi, apriva il suo primo spazio espositivo in via Tadino 15, sostenendo fin da subito i protagonisti della scena milanese di quegli anni, come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Gio Ponti, Ettore Sottsass o Osvaldo Borsani. La prima mostra della galleria fu dedicata al lavoro di Valerio Adami, Lucio Del Pezzo, Mario Schifano e Emilio Tadini, mentre in seguito Giò Marconi iniziò a rappresentare il lavoro di Enrico Baj e del cinese Hsiao Chin, per poi aprirsi al panorama internazionale, stringendo importanti rapporti con gallerie come la Robert Fraser Gallery di Londra, con la quale organizzò una mostra con Peter Blake, Patrick Caulfield, Richard Hamilton, David Hockney e Eduardo Paolozzi. Le opere di tutti questi artisti saranno presentate nello stand della galleria a Frieze Masters.

Capitolo I
Frieze Masters 2021

https://giomarconi.com/en

SPAZIO A, PISTOIA

Santi Alleruzzo, Paesaggio sullo Stretto, 1978. Courtesy Spazio A, Pistoia ph. Camilla Maria Santini

Santi Alleruzzo, Paesaggio sullo Stretto, 1978. Courtesy Spazio A, Pistoia ph. Camilla Maria Santini

I paesaggi dell’Italia meridionale sono al centro della proposta di Spazio A, che partecipa a Frieze London nella sezione Spotlight: la galleria pistoiese propone una monografica di Santi Alleruzzo (Messina, 1929 – Villa San Giovanni Reggio Calabria, 2006), con una selezione di piccoli e medi dipinti su tavola o tela realizzati tra il 1975 e il 1986. La maggior parte delle opere raffigura il paesaggio dello stretto di Messina, visto da diverse angolazioni. Qui Alleruzzo vi trascorse tutta la sua vita, scandendo i suoi giorni tra studio e vita in famiglia. Dello Stretto, l’artista carpisce ogni elemento naturale e artificiale: le correnti del mare e il vento che soffia, il flusso di traghetti che si dipartono da e per la Sicilia, racchiudendo nella sua calma poetica le apparizioni, gli attraversamenti, le piccole epifanie che hanno sullo sfondo specchio del mare.

Santi Alleruzzo
Frieze London 2021, Spotlight

http://www.spazioa.it/

MATTEO LAMPERTICO FINE ART, MILANO

Novelli, Gran theatre, 1962

Novelli, Gran theatre, 1962

È a Gastone Novelli (Vienna, 1925 – Milano, 1968) che la galleria Matteo Lampertico dedica una monografica nel suo stand presente per la prima volta a Frieze Masters. In esposizione, la sua produzione dagli anni ’60, il periodo più apprezzato e originale della carriera dell’artista che si è conclusa bruscamente e prematuramente. Dopo una prima adesione alla poetica dell’Informale, Novelli ha esplorato nuove soluzioni formali che si affrancassero dai canoni prestabiliti e dal linguaggio parlato e letterario, di cui si considerava insoddisfatto. Una ricerca che è stata portata al massimo del suo potenziale grazie alle influenze dei circoli dadaisti e surrealisti, che ha frequentato durante numerosi viaggi a Parigi e ai quali si è avvicinato grazie alla sua amicizia e collaborazione con l’artista Achille Perilli.

Gastone Novelli
FRIEZE Masters 2021, G07

https://www.mlfineart.com/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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