
Dalle prime azioni di Penone fra i boschi piemontesi al quaderno visivo di Paolini, da un’antologia di inviti d’artista curata da Nannucci alla “saga” dei grandi mercanti ricostruita da Yann Kerlau, fino alla fotografia d’archivio di Pier Luigi Gibelli e ai paesaggi meridionali di Fulvio Magurno: sei nuovi libri che, ciascuna a modo suo, raccontano materia, mercato e memoria dell’arte contemporanea.
Angela Madesani

Giuseppe Penone. Alpi marittime 1968, 1969, 1970
L’Arte Povera è oggetto di due importanti nuove pubblicazioni. È un grande volume come nella tradizione della storica casa editrice milanese Prearo, quello dedicato a Giuseppe Penone. Un’opera preziosa, che si occupa di tre anni di lavoro del grande artista piemontese di Garessio, in provincia di Cuneo. Sottotitolo è Alpi marittime 1968, 1969, 1970. È il Penone degli esordi, poco più che ventenne, che opera nei territori delle sue origini, ai quali rimane legato tutta la vita. Attraverso il libro, di grande formato – quasi 400 pagine – con testi di Gianfranco Maraniello, Giuseppe Penone e Filippo Bosco, è possibile studiare e comprendere il senso dell’opera e della ricerca di uno dei più grandi artisti italiani. Il volume è arricchito da un apparato iconografico di notevole importanza, nella maggior parte dei casi realizzato in quegli anni, tra gli altri, da fotografi del calibro di Paolo Pellion di Persano, Enrico Cattaneo e Paolo Mussat Sartor. Oltre cinquant’anni fa Penone ha affrontato e si è occupato di ambiti oggi più che mai contemporanei con l’intelligenza analitica e progettuale che gli è propria. Oltre alle immagini dei lavori sono pubblicate quelle di molti progetti, che ci aiutano a comprendere il suo modus operandi.
Giuseppe Penone. Alpi marittime 1968, 1969, 1970
Prearo editore
100 €
389 pagine
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Giulio Paolini. Eccomi. Qui dove sono
Raffinato e costruito con la pulizia che è propria della sua ricerca è il recente volume della Fondazione Giulio e Anna Paolini, intitolato Eccomi. Qui dove sono. L’autore è lo stesso Giulio Paolini. È una raccolta di immagini di lavori e di testi che in taluni casi riprendono rivisti e ampliati alcuni passi di interviste o monografie. È un libro senza didascalie in cui il lettore può addentrarsi nella poetica di uno dei più intelligenti artisti italiani. Scrive lui stesso nella nota finale dell’autore. “Quelle figure non sembrano cioè corrispondere ad altrettante informazioni, ma piuttosto costituire una sorta di punteggiatura che l’autore intende tenere per sé a scandire le fasi di una memoria privata che la scrittura evoca senza pretendere di tradurre e classificare. Mi piace pensare a un’ipotetica, virtuale sovrapposizione delle diverse immagini fino a poterne vedere una sola”. Una raccolta questa che ci permette di entrare nell’universo paoliniano senza guide critiche o storiche, piuttosto tenuti per mano dall’artista che parla fra sé e sé.
Giulio Paolini. Eccomi. Qui dove sono
Fondazione Giulio e Anna Paolini
35 €
144 pagine
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Maurizio Nannucci. A work will be shown
A work will be shown è un gioiello editoriale, pubblicato da Maurizio Nannucci, in collaborazione con COLLI Publishing Platform. L’artista ottantaseienne è autore, esperto e collezionista raffinato di libri d’artista e di ephemera. E proprio a questi ultimi è dedicato il tomo di piccolo formato, di oltre 350 pagine, con la copertina color argento appena pubblicato. Una scelta di inviti d’artista, postcard, cardboard dal 1960 a oggi, ordinato dall’artista che conduce l’appassionato lettore in un viaggio straordinario. Attraverso gli inviti è possibile comprendere il clima di un’epoca e ricostruire storie della storia dell’arte, in particolare se a guidarci è un protagonista esperto e intelligente quale Nannucci è ed è stato negli ultimi 65 anni.
Maurizio Nannucci. A work will be shown
COLLI Publishing Platform
25 €
360 pagine
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Cacciatori d’arte. I mercanti di ieri e di oggi – Yann Kerlau
È una lettura appassionante per certi versi romanzesca quella dedicata da Yann Kerlau ai Cacciatori d’arte. I mercanti di ieri e di oggi (Johan & Levi editore). L’autore ha scelto sette figure sulle quali ha scritto altrettanti racconti che si intersecano con la storia dell’arte dalla fine del XIX Secolo a oggi. Si tratta di Théodor Duret, Peggy Guggenheim, Charles Saatchi, Ambroise Vollard, Larry Gagosian, Paul Durand-Ruel e Daniel-Henry Kahnweiler. Il ruolo del mercante è mutato negli oltre cento anni dei quali si occupa il libro, ma le loro storie sono avvincenti, affascinanti. Il mercato è stato determinante per lo sviluppo dell’arte di questo lungo periodo e Kerlau, avvocato a New York, quindi direttore generale di Gucci e oggi solo scrittore, ci conduce in alcune affascinanti storie che contribuiscono a farci comprendere il ruolo del mercato del nostro tempo. tra gli aspetti più divertenti è una dichiarazione “iconoclasta” di Saatchi uno dei più importanti mercanti-inventori del fenomeno “arte contemporanea” che su The Guardian del dicembre 2011 ha dichiarato: “Comprare arte di questi tempi è un’attività assolutamente e indiscutibilmente volgare”.
Cacciatori d’arte. I mercanti di ieri e di oggi
Johan & Levi editore
25 €
250 pagine
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Flat time is the right time – Roberto Maggiori e Luca Panaro
Sempre legato al mondo del collezionismo è Flat time is the right time, dedicato a Corpi, Luoghi, Nature, Morte della collezione Pier Luigi Gibelli. Attraverso il volume, curato da Roberto Maggiori e Luca Panaro, e pubblicato da Quinlan, è possibile percorrere un cammino nella fotografia italiana e straniera dalla fine dell’Ottocento a oggi. Un percorso guidato dalle scelte di un collezionista raffinato e curioso che dalle immagini giapponesi colorate all’anilina ci conduce sino alla contemporaneità.
Flat time is the right time, a cura di Roberto Maggiori e Luca Panaro
Quinlan
34 €
168 pagine
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Fulvio Magurno. Paesaggi Meridionali
Fulvio Magurno ci ha abituati ai libri d’artista che produce con una certa frequenza, in questi giorni è uscita per i tipi di Postcart, a cura di Roberta Valtorta, una pubblicazione di altra tipologia dedicata ai Paesaggi Meridionali. Sono fotografie della metà degli Ottanta. Ci troviamo di fronte a un Magurno neanche trentenne, che utilizza il bianco e nero per proporre gli spazi, la natura e i paesaggi dettagliati di un sud lontano dalla notorietà di una monumentalità riconoscibile. Immagini di atmosfera in cui è dominante una dimensione malinconica con rimandi continui alla storia dell’arte antica e contemporanea.
Fulvio Magurno. Paesaggi Meridionali
Postcart
30 €
72 pagine
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