Nasce MU-Mudec United, la rivista-catalogo del Museo delle Culture di Milano

L’inedito progetto editoriale è l’esperimento di un museo che vuole raccontarsi con linguaggi diversi, ripensando il suo rapporto con Milano e il mondo. Il primo numero accompagna la mostra Rainbow

Si chiama MU – Mudec United ed è il nuovo progetto editoriale a cura del Museo delle Culture di Milano. Una rivista monografica, che uscirà con cadenza periodica (il secondo numero è previsto per gennaio 2024), nutrita dall’approccio scientifico impiegato normalmente per la redazione di un catalogo. Non a caso, MU prende le mosse dalla mostra Rainbow. Colori e meraviglie fra miti, arti e scienza, visitabile fino al 2 luglio 2023, e ne esplode i contenuti, con approfondimenti e punti di vista diversi che concorrono a trasformare quello che normalmente sarebbe un catalogo in magazine dotato di una propria autonomia editoriale, pur strettamente connesso con il progetto espositivo.

MU - Mudec United. La copertina

MU – Mudec United. La copertina

MU – MUDEC UNITED. LA RIVISTA DEL MUSEO DELLE CULTURE

Sarà questa la linea che guiderà anche i prossimi numeri della rivista, edita da NERO Editions e diretta da Carlo Antonelli (produttore culturale, già direttore di RollingStone, Wired e GQ, produttore cinematografico e anni fa direttore del museo di Villa Croce a Genova), scritta in lingua inglese “perché rivolta a un pubblico internazionale e di cultura globale” (i testi in italiano sono raccolti in coda alla pubblicazione), in vendita presso il bookshop del Mudec, nelle librerie d’arte internazionali e nei principali store online (prezzo di copertina 15 euro). Il primo numero (maggio 2023), Rainbow, include contributi dal mondo delle arti, della scrittura e della ricerca, e si propone di cambiare il modo di raccontare le collezioni, le mostre e le attività del museo, intrecciando relazioni con altre realtà, comunità scientifiche, scrittori e storie nel mondo, come faranno, d’ora in avanti, le mostre monografiche del Mudec, incentrate su temi trasversali che intercettino questioni stringenti di cultura contemporanea. Lo sottolinea la direttrice del Mudec, Marina Pugliese: “Questa rivista e la mostra Rainbow nascono dalla necessità di ripensare il museo e il rapporto tra il Mudec e Milano in modo reale e virtuale, locale e internazionale utilizzando le collezioni come leva per toccare temi urgenti in modo critico e problematico, esondando dagli spazi del museo per raggiungere più pubblici in forme diverse”.

Mu - Mudec United, Rainbow

Mu – Mudec United, Rainbow

RAINBOW, IL PRIMO NUMERO DI MU

Tra le pagine – 160 per la prima uscita – si avvicendano dunque interviste ad alcuni degli artisti contemporanei presenti in mostra, di cui è presentata anche una corposa installation view, e conversazioni tratte dal public program e dai workshop che accompagnano il progetto; ma anche storie che si intrecciano al nucleo centrale, dai movimenti di rivendicazione dei diritti della comunità black a San Francisco e nella Bay Area, che hanno avuto un riverbero importante nella sottocultura italiana tra il 1977 e il 1985 (la mostra del Mudec nasce dal Rainbow Show, progetto utopico di mostra inventato nel 1975 da Lanier Graham, Larry Wurm e Mark Burnstein al Fine Arts Museum di San Francisco), ai 50 anni di The Dark Side of the Moon, a un’originale lettura de L’Oro di Reno di Wagner, associato ai giochi per console. L’art direction e la progettazione grafica della rivista sono state affidate a studio FM milano, che descrive MU, con le parole di Cristiano Bottino, come una rivista “corposa, primitiva ed evidente, costituita da moduli quadrati ripetuti e tenuti insieme da ponti. I testi si incastrano l’uno nell’altro, si toccano, le immagini che si ribaltano, si sovrappongono, rubano la scena o vengono ingoiate dal testo”. Il primo numero si può acquistare anche in combinata (35 euro, presso il bookshop del museo e sull’e-commerce di NERO) con la ristampa a cura del Mudec di The Rainbow Book, che accompagnava la mostra del ’75 a San Francisco.

Livia Montagnoli

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