Inventare il Surrealismo nella biblioteca francese più famosa al mondo

La produzione letteraria del movimento Surrealista esposta al pubblico alla Bibliothèque Nationale de France. Una mostra composta da oggetti della collezione della BNF e totalmente immaginata dalla équipe dell'istituzione.

Da una mostra sul Surrealismo ci si aspetta qualcosa di folle e sperimentale. La Bibliothèque Nationale de France a Parigi ha risposto con creatività a questa attesa, esponendo tantissimi documenti, libri, disegni e lettere provenienti dalle sue collezioni per una mostra di sua produzione, L’invention du surréalisme: des Champs magnétiques à Nadja.

ALLESTIMENTO E CURATELA DI UNA MOSTRA SUL SURREALISMO

L’allestimento e l’apparato grafico della segnaletica e dei testi di sala è un invito alla provocazione, alle tinte forti e alle forme insolite. Molti titoli delle sezioni della mostra sono disposti in diagonale o secondo delle linee sinuose che ricordano i cerchi delle ipnosi e delle sedute spiritiche care ai surrealisti. La mostra, le cui curatrici fanno parte dell’équipe della Bibliothèque Nationale de France, era prevista per il 2020 in occasione del centenario della pubblicazione del trattato Les Champs magnétiques di André Breton e Philippe Soupault.
La mostra non si apre con documenti cartacei, ma con due costumi del famoso ballet che fece tanto scandalo nel 1917, immaginato da Jean Cocteau per i balletti di Serge Diaghilev e con i costumi di Pablo Picasso. Tra gli spettatori al Théâtre du Châtelet c’era anche André Breton. La descrizione del balletto apre in modo scenografico la mostra ma vuole anche provocare il pubblico parigino con rivendicazioni assolutamente moderne ed espressioni artistiche che mescolano teatro, pittura e poesia per un’arte totale.

Léona Delcourt (dite Nadja), Un regard d'or de Nadja, 1926. Parigi, Centre Pompidou © Centre Georges Pompidou

Léona Delcourt (dite Nadja), Un regard d’or de Nadja, 1926. Parigi, Centre Pompidou © Centre Georges Pompidou

LETTERATURA E INCONSCIO SECONDO I SURREALISTI

La mostra si concentra sulla creazione poetica surrealista, sul suo legame con le scoperte scientifiche del tempo, sulla scrittura automatica e sul rapporto/conflitto con il movimento Dada. I tre “moschettieri” (Breton, Aragon e Soupault), come li chiama Paul Valéry, fondano nel 1919 la rivista Littérature per raccogliere le loro idee surrealiste e diffonderle a Parigi e in Europa.
La mostra è dinamica non solo dal punto di vista della scelta grafica, ma anche nell’articolazione delle sezioni, come quella dedicata a Les Champs magnétiques: i due autori traducono l’influenza che ha avuto lo sviluppo della psicoanalisi e della psichiatria (soprattutto sui combattenti della Prima Guerra Mondiale) nella loro creazione. Diventa chiaro ai visitatori l’importanza della forza creatrice dell’inconscio.

André Breton, René Hilsum, Louis Aragon, Paul Eluard con DADA #3, gennaio 1919 © Paris, Bibliothèque littéraire Jacques Doucet. Cliché Suzanne Nagy

André Breton, René Hilsum, Louis Aragon, Paul Eluard con DADA #3, gennaio 1919 © Paris, Bibliothèque littéraire Jacques Doucet. Cliché Suzanne Nagy

NADJA: AMORE E FOLLIA

Nella quarta e ultima sezione, i ritratti di Nadja, amore di André Breton, riprodotti a grande scala tra le vetrine della sezione conferiscono un tocco personale e intimo alle ultime due sale. La frase scritta a mano, bianca su fondo scuro, sembra essere proprio firmata dallo stesso André Breton di passaggio nella mostra a lui dedicata.
Breton e Nadja si incontrano per caso nelle strade di Parigi e la loro storia segna in un certo senso il destino del movimento surrealista. L’amore folle tra i due si traduce nella stesura di André Breton di un libro su Nadja, che possiamo conoscere anche attraverso una foto in bianco e nero presente in mostra. Una illuminazione delicata della sala che rimane scura ad eccezione dei testi e dei disegni bianchi preannuncia il tragico destino di Nadja: la giovane donna morirà dopo essere stata ricoverata per problemi psichiatrici. La morte di Nadja permette a Breton di comprendere come quella follia esaltata dal Surrealismo, forza stessa di creatività, possa essere al tempo stesso l’origine di dolore e morte.
La mostra L’invention du surréalisme: des Champs magnétiques à Nadja ha il merito di dare un volto ai protagonisti del movimento attraverso documenti e storie, ma anche semplicemente proponendo un muro con tutte le fotografie degli Anni Venti dei protagonisti del Surrealismo, lontano nel tempo ma fortemente attuale.

– Asia Ruffo di Calabria

Parigi // fino al 15 agosto 2021
L’invention du surréalisme: des Champs magnétiques à Nadja
BNF – BIBLIOTHÈQUE NATIONALE DE FRANCE
Quai François Mauriac
https://www.bnf.fr/fr/les-expositions

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