Le inondazioni in Libia stanno stravolgendo il patrimonio culturale

La città portuale di Derna è tra le più colpite, dove si ipotizzano 20mila vittime e la perdita di interi quartieri. Con lei rischia anche il sito archeologico di Cirene, patrimonio Unesco

Le piogge torrenziali che stanno devastando la Libia sono diventate uno spettacolo tristemente familiare a tutte le latitudini. Solo nella seconda settimana di settembre sono stati colpiti da potenti alluvioni il Brasile, la Grecia, la Turchia, la Spagna, la Cina, Hong Kong, gli Stati Uniti e la Libia, su cui si è abbattuto a partire da lunedì 10 il ciclone mediterraneo Daniel. Il nubifragio ha fatto crollare due dighe, provocando una serie di inondazioni mortali in città e villaggi lungo la costa del Paese, e colpendo in particolare la città portuale di Derna, dove si ipotizzano 20mila vittime e 10mila dispersi nonché la perdita di interi quartieri.

La devastazione di Derna, in Libia

All’incrocio tra influenze culturali romane, bizantine e islamiche, la città di Derna (o Darnah) è situata nella regione nord-occidentale del Paese e ospita manufatti e siti risalenti al periodo ellenistico. Fondata sul sito dell’antica colonia greca Darnis e già capitale della Cirenaica, la città alle porte del deserto è diventata nota per il suo centro storico, che ospita un grande suq e la storica moschea Al Sahaba, e per il sito archeologico dell’antica Cirene, riconosciuto come bene Unesco. Qui, proprio tra le città di Shahat (che ospita il sito dell’antica colonia greca) e Susa, sembra essere crollata una strada, e non si riesce ancora a capire se il sito sia stato intaccato.

La fragilità del patrimonio culturale libico

Il patrimonio della Libia era al centro delle preoccupazioni dei funzionari culturali di mezzo mondo, Unione Europea inclusa, molto prima delle inondazioni. La vulnerabilità del patrimonio culturale e dei siti archeologici libici è emersa in tutta la sua evidenza dopo la caduta di Muammar Gheddafi nel 2011 e il sostanziale spaccamento del Paese in due parti. Nel 2015 è stata la volta dell’espansione dell’Isis lungo la costa della Libia a rappresentare una minaccia per gli spazi culturali, vista la storia di saccheggi e distruzioni del gruppo. A conferma dell’effettivo rischio, nel 2016 il Comitato del Patrimonio Mondiale aveva inserito cinque siti archeologici libici nella Lista dei Patrimoni Mondiali a rischio, tra cui la stessa Cirene, che vi è iscritta da allora.

Giulia Giaume

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

Scopri di più