È giusto che un museo diventi spazio pubblicitario? Il caso a Philadelphia

La gigantografia dell’eroe Blue Beetle, targato DC Comics, ha campeggiato sulla scalinata del Philadelphia Museum of Art, resa celebre da Rocky, per una settimana. Scatenando la polemica

Penso che sia di cattivo gusto mettere un annuncio come questo in un posto storico e prestigioso”.Dà colore, regala emozioni. È forte”. Sono un paio delle opinioni contrastanti raccolte da CBS News e riportate su Art News circa l’invasiva pubblicità del film Blue Beetle apparsa qualche giorno fa sulla scalinata di accesso al Philadelphia Museum of Art, in Pennsylvania. Oggi, sui 72 scalini resi celebri dal pugile Rocky – interpretato da Sylvester Stallone nel film del 1976 – impera l’immagine del supereroe della DC Comics, di nero vestito e con saette tra le mani. L’iniziativa ha diviso l’opinione pubblica.

La pubblicità sulla scalinata del Philadelphia Museum of Art

La pubblicità installata lo scorso 15 agosto 2023 aveva lo scopo di annunciare l’uscita del nuovo film Blue Beetle nelle sale americane, tramite adesivi in vinile temporanei, pronti a essere rimossi nel giro di qualche giorno. Questo non è bastato a placare il malcontento dei passanti, molti dei quali hanno trovato di cattivo gusto l’iniziativa e si sono scagliati contro il museo. C’è da dire che l’immagine del supereroe su sfondo fucsia poco si confà con l’ambiente circostante, ma “poiché la città di Philadelphia amministra i ‘Rocky Steps’ e il museo, le decisioni su come utilizzare la scalinata sono prese dalla municipalità”, specifica in una nota stampa il Philadelphia Museum of Art, rimettendo le responsabilità all’amministrazione cittadina. Suggerendo, poi, un compromesso più consono alle finalità del museo: “In quanto punto di riferimento così riconoscibile, ci piace l’idea di utilizzare la scalinata per scopi promozionali, ma saremo lieti di poter dare spazio agli artisti emergenti di Philadelphia”.
Come confermato dai documenti, l’iniziativa pubblicitaria è stata approvata dal dipartimento Philadelphia Parks & Recreation, lo stesso che si occupa della manutenzione dell’area esterna e interna del museo, che ha ricevuto in cambio “28mila dollari per l’installazione di sette giorni”. Non ci sono notizie, invece, su come verrà investito il ricavato dell’iniziativa: stando alle dichiarazioni degli interessati, però, in futuro la scalinata del museo diventerà un “palcoscenico” dove gli artisti emergenti di Philadelphia potranno esprimersi liberamente.

Valentina Muzi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più