Tutte le iniziative artistiche che celebrano l’incoronazione di Re Carlo III

Al sovrano mecenate, ambientalista e pittore sono dedicate una serie di mostre e iniziative che ne valorizzano la personalità, in concomitanza con l’attesissima cerimonia del 6 maggio

È piuttosto anacronistica l’imponente macchina dei preparativi che precede il giorno dell’attesa incoronazione di Re Carlo III, in programma per sabato 6 maggio. Ma è il segno di un attaccamento alla Corona che gli inglesi (la gran parte di loro) non hanno mai smesso di manifestare, a fronte di una progressiva disaffezione dalla classe politica. Dal canto suo, la Famiglia Reale ha sempre amato indugiare in un minuzioso cerimoniale di corte, che alimenta la curiosità dei sudditi e fornisce moltissimo materiale ai cronisti di tutto il mondo. L’incoronazione di Re Carlo III e della regina consorte Camilla – anticipata dagli inviti commissionati a un artista specializzato in miniature e araldica – sarà dunque un grande spettacolo, a uso e consumo dei media inglesi e internazionali, allettati dal carattere folcloristico dell’evento (pittoresco sin dal nome in codice che lo identifica: Operazione Globo). Da mille anni, la cerimonia si ripete uguale a se stessa nelle regole d’ingaggio: il luogo deputato a consacrare il rito è sempre l’Abbazia di Westminster, l’unzione rappresenta il momento centrale, celebrato sulla Coronation Chair, sedile ligneo che vanta 700 anni di storia. Mentre più moderna sarà la carrozza che condurrà i sovrani in parata verso l’abbazia, dotata di aria condizionata e vetri elettrici. E certo è figlia dei tempi moderni anche l’emoji speciale creata da Buckingham Palace per condividere e commentare su Twitter l’evento, ispirata alla corona di Sant’Edoardo. Ennesimo segnale, questo, dell’intenzione di “riflettere il ruolo del Monarca oggi e di guardare al futuro”, che si rileva anche nella lista degli invitati: meno nobili, più persone comuni, o meglio persone della società civile che si sono distinte per meriti particolari nell’aiutare la comunità. Ma il nuovo sovrano del Regno Unito è innanzitutto l’uomo che il mondo ha imparato a conoscere per alcuni tratti distintivi della sua personalità: ambientalista della prima ora, Carlo III è mecenate e amante delle arti, sebbene votato a un conservatorismo che in passato gli ha creato non pochi problemi; fautore del revival dell’artigianato e dell’educazione artistica, pittore egli stesso. Non stupisce, allora, che alcune delle iniziative promosse per celebrare la sua incoronazione siano legate proprio all’arte e all’amore per la natura.

Arjuna Gunarathne, Joyous Celebration. The Royal Drawing, Christie's, Londra, 2023

Arjuna Gunarathne, Joyous Celebration. The Royal Drawing, Christie’s, Londra, 2023

L’OMAGGIO DI CHRISTIE’S E IL RITRATTO DI CARLO III IN CROWD-SOURCING

Per tutto il mese di maggio, Christie’s proporrà nella sua sede londinese una mostra dedicata al nuovo re, esponendo i lavori commissionati agli alumni della Royal Drawing School per riflettere sul momento dell’incoronazione. Ma la mostra è anche occasione per esibire alcuni dei disegni degli studenti dell’accademia entrati a far parte della collezione personale di Re Carlo III, che ha fondato la scuola nel 2000 e oggi ne detiene il patrocinio. Christie’s ha preso parte anche all’iniziativa benefica The Royally Big Portrait, promossa dal programma BBC Children in Need. Il ritratto reale in questione è un gigantesco lavoro collettivo che – al momento – raccoglie i disegni di 11mila bambini chiamati a riprodurre il volto di Carlo III di profilo, ispirandosi al disegno ideato per l’occasione dall’artista Sam Barnett. Dal 4 all’8 maggio il collage realizzato con il materiale pervenuto da tutto il Regno Unito sarà visibile sul grande schermo del centro per l’arte digitale Outernet, e fino all’ultimo giorno sarà possibile inviare il proprio contributo. La versione su tela del ritratto realizzato in crowd-sourcing, invece, è già stata battuta all’asta da Christie’s e il ricavato servirà ad aiutare i bambini svantaggiati.

Alastair Barford, ritratto di Re Carlo III, 2023

Alastair Barford, ritratto di Re Carlo III, 2023

I PRIMI RITRATTI DI CARLO III

Di tutt’altro tenore sono i primi ritratti ufficiali del sovrano. Il ritratto realizzato dall’artista Alastair Barford (pittore che ha potuto studiare grazie a una borsa di studio del Queen Elizabeth Scholarship Trust) è in realtà solo la prima opera commissionata per il Re (dall’editore Illustrated London News, che rinnova questa tradizione dal 1842), non posata: all’autore, che ha lavorato su foto e schizzi, sono state necessarie appena due settimane per completarla. Carlo III è rappresentato in giacca e cravatta, con la mano in tasca che scopre il polso, mettendo in evidenza il dettaglio più significativo del ritratto, il braccialetto donato al re da Domingo Peas, capo tribù dell’Amazzonia incontrato a Londra lo scorso febbraio. Un riferimento esplicito alla lotta contro il cambiamento climatico e per la sostenibilità. A realizzare un busto in bronzo del monarca per l’incoronazione ha pensato invece Frances Segelman, veterana del genere.

Harmony in Highgrove, exhibition view at The Garrison Chapel, Londra, 2023. Gli schizzi di Carlo III

Harmony in Highgrove, exhibition view at The Garrison Chapel, Londra, 2023. Gli schizzi di Carlo III

LA MOSTRA SUL GIARDINO DI HIGHGROVE CON GLI ACQUERELLI DI CARLO III

Mentre fino al 29 maggio la mostra allestita alla Garrison Chapel di Londra tiene insieme le due passioni del re. Highgrove in Harmony: Exploring a Royal Vision è infatti un tributo al più iconico dei giardini reali, nella tenuta del Gloucestershire, manifesto del pensiero ambientalista di Carlo III, visitato ogni anno da 40mila turisti. Oltre a materiali d’archivio, foto e planimetrie che documentano la storia del giardino e i principi che l’hanno ispirato (dal regime biologico alla biodiversità del “prato dei fiori selvatici), però, la mostra espone anche acquerelli e schizzi inediti firmati dal re.

Livia Montagnoli

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