Le mostre da vedere a Lisbona nell’estate 2022

Città attraversata da un grande fermento artistico – e su cui svariati operatori italiani hanno deciso di puntare, da Mandragoa a Monitor ‒, Lisbona è una meta ideale per chi sceglie di trascorrere le vacanze nel segno della cultura. Qui vi suggeriamo una serie di mostre museali da vedere nella capitale del Portogallo

È noto che la scena artistica portoghese sia oggi fra le più dinamiche, vivaci e interessanti d’Europa. Malgrado la crescente attrattiva turistica, Lisbona mantiene ancora il sapore autentico e un’evidente vocazione multiculturale, aperta alle diverse influenze, soprattutto di origine africana, che convivono nel suo tessuto sociale. In Portogallo, infatti, a una generazione di artisti maturi ampiamente affermati a livello internazionale ‒ come Julião Sarmento da poco scomparso, Pedro Cabrita Reis o Fernanda Fragateiro ‒ si aggiungono nomi consolidati sul mercato come Carlos Bunga, Hugo Canoilas, João Maria Gusmão, Pedro Paiva e Joana Vasconcelos. Sono tante anche le figure emergenti, espressione del fermento di una cultura urbana critica con l’establishment e socialmente impegnata, che cerca linguaggi plastici non convenzionali da proporre anche in spazi alternativi. Nomi come Mónica de Miranda (presente anche a Venezia con una personale all’Oratorio di San Ludovico) e Alexandre Farto alias Vhils, Sara Bichão o Fidel Évora ricorrono nelle tante mostre in corso quest’estate nella capitale portoghese, così come nelle collezioni private o tra gli stand della quinta edizione della fiera ArcoLisboa, svoltasi a fine maggio con un bilancio positivo e un buon ritmo di vendite. Ecco una selezione di mostre da vedere in questi mesi se avete scelto come meta vacanziera Lisbona.

Federica Lonati

JULIÃO SARMENTO AL MUSEO BERARDO

Si percepisce la presenza viva dell’artista portoghese nella prima bellissima retrospettiva allestita al Museu Coleção Berardo a un anno dalla sua morte. Julião Sarmento (Lisbona, 1948-2021) – insieme con la curatrice Catherine David – scelse infatti con cura e passione uno a uno i lavori più significativi per la mostra Abstracto, Branco, Tóxico e Volátil, che avrebbe dovuto rappresentare solo un primo compendio di una fortunata carriera internazionale.
Per Sarmento l’installazione delle opere, l’interazione con lo spazio e l’accostamento tra forme e materiali diversi era parte essenziale della propria estetica e un elemento fondamentale dell’incontro con il pubblico. Le sue figure femminili ‒ manichini decapitati o dal volto coperto – sono insieme sofisticate e angoscianti, cariche di sensualità e di dolore. Sorprende la varietà di generi artistici (dall’installazione alla pittura, dalla fotografia al collage e al disegno) e di temi che il versatile artista portoghese ha affrontato negli anni. Nelle sue opere si intrecciano vissuto personale e memoria storica, omaggi all’arte del passato e proposte enigmatiche, senza tempo, che svelano sempre qualcosa di inedito, di inaspettato.
Una mostra da non perdere che anticipa l’apertura, nel 2023, del museo che il Comune di Lisbona dedicherà all’artista, in un palazzo non lontano dal Monastero di Belém e dal Museo Berardo.

Lisbona // fino al 1° gennaio 2023
Julião Sarmento. Abstracto, Branco, Tóxico e Volátil. A Lisbona
MUSEU COLEÇÃO BERARDO
Praça do Império
https://pt.museuberardo.pt

Julião Sarmento. Museu Coleçao Berardo, Lisbona 2022. Photo Rita Carmo

Julião Sarmento. Museu Coleçao Berardo, Lisbona 2022. Photo Rita Carmo

IL PRISMA DI VHILS AL MAAT

Alexandre Farto alias Vhils (classe 1987) è un nome di punta della nuova scena artistica portoghese. Il MAAT (Museo dell’arte, architettura e tecnologia) ospita nella grande hall ovale del nuovo edificio sulle rive del Tejo, a Belém, una monumentale installazione di video su maxischermi concavi e convessi. Come suggerisce il nome, Prisma è un continuo gioco di specchi e riflessi tra immagini catturate in contesti urbani popolosi di nove diverse capitali del mondo. Non sembra però ci siano differenze tra la gente che percorre le strade di Pechino e Macao, Città del Messico e Parigi, Cincinnati e Hong Kong. Ovunque ritroviamo volti simili, simili paesaggi, le stesse pose anonime e distratte, il medesimo stato di isolamento degli individui che mostrano un’apparente anonima indifferenza. Potrebbe essere la cifra comune del processo di globalizzazione e di omogeneizzazione della società contemporanea. Vhils nasce come street artist: crea le sue opere con materiali che trova in situ, graffiando le pareti scrostate delle strade di periferia e interagendo direttamente con il contesto urbano più degradato, creando enormi volti anonimi. Le immagini di Prisma sono state girate prima della pandemia, a scopo di documentazione; nasce così una gigantesca opera immersiva, che avvolge il visitatore in un labirinto di suoni assordanti e di immagini in slow motion.

Lisbona // fino al 5 settembre 2022
Vhils – Prisma
MAAT
Av. Brasília, Belém
https://www.maat.pt/pt

Vhils. MAAT, Lisbona 2022

Vhils. MAAT, Lisbona 2022

ARTE URBANA PORTOGHESE E UNA COLLEZIONE PRIVATA FRANCESE AL MAAT

Al giorno d’oggi gli artisti tendono spesso ad assumere anche il doppio ruolo di curatori di mostre proprie o altrui. Per il MAAT, lo stesso Alexandre Farto – insieme con Antonio Brito Guterres e con Carla Cardosso ‒ ha riunito nella collettiva Interferences il meglio della cultura urbana emergente in Portogallo. La maggior parte sono lavori di artisti che usano la strada come contesto per progetti dinamici, installazioni o work in progress, e che affrontano criticamente la realtà sociale di Lisbona, frammentata e spesso antagonista.
Le interferenze sono necessarie e nascono attraverso dialoghi, confronti e scontri fra passato e presente, diventando il motore di un’estetica alternativa stimolante e in continua evoluzione.
Nell’edificio storico annesso al MAAT – la monumentale ex centrale elettrica sulle rive del Tejo – sono esposte per tutta l’estate un centinaio di opere appartenenti alla collezione privata del francese Antoine de Galbert, il creatore della Maison Rouge.  Si intitola Traverser la nuit e ha per tema la notte come stato fisico e mentale, dal crepuscolo all’alba, dagli incubi notturni alla notte cosmica, dalla cecità e dal disorientamento a un orizzonte immaginario e creativo, pieno di sogni. La mostra è costruita intorno a Le Coeur di Christian Boltanski, da poco scomparso, e il suo battito risuona nello spazio. Più di ottanta gli artisti rappresentati in collezione e tanti i nomi di grandissimo livello; tra gli italiani, il celebre lavoro di Claudio Abate e Mario Merz del 1969 (Che fare?) e due bellissimi Specchi, uno nero e uno bianco, di Flavio Favelli.

Lisbona // fino al 5 settembre 2022 e fino al 29 agosto 2022
Interferences
Traverser la nuit
MAAT
Av. Brasília, Belém
https://www.maat.pt/pt

Traverser la nuit. MAAT, Lisbona 2022

Traverser la nuit. MAAT, Lisbona 2022

UNA RIFLESSIONE POST-COLONIALE ALLA FONDAZIONE CALOUSTE GULBENKIAN

La Fondazione Calouste Gulbenkian non è solo un magnifico museo, con una vasta collezione d’arte antica e moderna. La collettiva allestita nella Grand Gallery è l’esempio di come un’istituzione privata possa contribuire ad aprire lo sguardo sulla creatività contemporanea in maniera incisiva. Europa Oxalà raccoglie una sessantina di opere di 21 artisti afro-europei, cresciuti nel Vecchio Continente ma con forti radici nelle ex colonie africane del Portogallo. Opere di pittura, fotografia, disegno, installazioni e video propongono una profonda riflessione intorno al razzismo, al post-colonialismo nelle arti, lo status femminile nella società, la memoria del passato e la persistenza del pensiero coloniale. I linguaggi espressivi contemporanei si mescolano spesso con i processi creativi tradizionali di Paesi come l’Angola, il Congo, il Benin, la Guinea, l’Algeria e il Madagascar, creando nuove prospettive all’interno del concetto stesso di Europa. Tra gli artisti presenti, Carlos Bunga, Pedro Paixão, Mónica de Miranda, Katia Kameli e Aimé Mpane che tra l’altro curano la mostra insieme ad António Pinto Ribeiro.

Lisbona // fino al 22 agosto 2022
Europa Oxalà
FONDAZIONE CALOUSTE GULBENKIAN
Avenida de Berna 45A
https://gulbenkian.pt/museu/en/

Europa Oxalà. Fondazione Gulbelkian, Lisbona 2022

Europa Oxalà. Fondazione Gulbelkian, Lisbona 2022

GALERIAS MUNICIPAIS, LA CULLA DELLA SPERIMENTAZIONE ARTISTICA

A Lisbona esiste una rete di cinque Galerias Municipais sviluppatasi gradualmente in alcuni quartieri della capitale e pensate per dare spazio e visibilità alla sperimentazione degli artisti in un contesto pubblico ma non museale. Negli Anni Settanta nasce nella zona di Avalade, tra casette a schiera immerse nel verde, Coruchéus, un moderno complesso disegnato da Fernando Peres Guimaraes: due edifici pensati per ospitare, ieri come oggi, solo studi d’artista, a rotazione e con affitti equi. Al piano terra, al posto della caffetteria, nel 1971 apre la galleria Quadrum, la prima del gruppo. Qui, per iniziativa della fondatrice Dulce D’Agro, espongono tutti i nomi di punta dell’arte portoghese del secondo Novecento, tra i quali anche l’italiana Gina Pane. Le cinque Galerias Municipais (due, peraltro, anche nella zona di Belém e della Cordoaria Nacional) sono oggi dirette dal curatore e scrittore tedesco Tobi Maier e affiancano all’impegno espositivo e di promozione dell’arte emergente un lavoro di carattere editoriale. Dal 21 luglio al 25 settembre la galleria di Avenida da Índia ospita la personale Mirages and Deep Time di Mónica de Miranda.

Lisbona // fino al 25 settembre 2022
Mirages and Deep Time
GALERIA AVENIDA DA ÍNDIA
Av. da Índia 170
https://galeriasmunicipais.pt/

Mónica de Miranda, Deep Green, dalla serie Island, 2022

Mónica de Miranda, Deep Green, dalla serie Island, 2022

SPAZI ALTERNATIVI PER L’ARTE A LISBONA

La vivacità di una capitale si nota anche dalla presenza di spazi alternativi dove le proposte creative incontrano un pubblico più giovane in un contesto più informale. La Galleria Zé dos Bois occupa un antico edificio nel cuore di Chiado, il Palazzo della Baronessa di Almeida. Al pianterreno c’è un bookshop d’arte; ai piani superiori, piccole stanze ospitano mostre d’arte e di fotografia (fino al 31 luglio la personale di Mauro Restiffe) con libero accesso fino alla bellissima terrazza all’ultimo piano con vista sui tetti di Lisbona. La galleria è aperta dalle 6 di sera fino a tarda notte e spesso è anche animata da concerti ed eventi di carattere performativo.
Simile il concept di Not A Museum, art lab che occupa un intero palazzo dell’elegante quartiere intorno all’Avenida da Libertade. Un format espositivo che esiste anche a Luanda, Johannesburg e a Zurigo ed è pensato come spazio per facilitare l’incontro tra artisti, visitatori e professionisti di diversi settori (arte ma anche design e moda) per l’intercambio di esperienze, stimoli creativi e per la nascita di network di contatti. L’arte contemporanea è oggi sempre più un catalizzatore di tendenze interculturali. Non manca, come è logico, l’impronta post-coloniale nei contenuti delle opere e oggetti che vi si espongono.

GALERIA ZÉ DOS BOIS
Rua da Barroca 59
https://zedosbois.org/

NOT A MUSEUM
Rua Castilho 3
https://www.notamuseum.pt/

Mauro Restiffe. Galeria Zé dos Bois, Lisbona 2022. Photo © Bruno Lopes

Mauro Restiffe. Galeria Zé dos Bois, Lisbona 2022. Photo © Bruno Lopes

GABRIEL CHAILE NEGLI SPAZI DI KUNSTHALLE LISSABON

Si torna in un ambito maggiormente istituzionale – e totalmente dedicato alla contemporaneità – facendo una tappa alla Kunsthalle Lissabon, fondata nel 2009 con il preciso intento di dare spazio alla ricerca creativa più attuale. Con oltre cinquanta mostre all’attivo e una ventina di pubblicazioni, la sede portoghese ha innescato e consolidato negli anni dialoghi non solo con gli artisti ospiti ma anche con curatori e direttori internazionali, affermandosi ben oltre i confini del Paese.
Fino al 3 settembre accoglie Migrantes são bem-vindos, la prima personale in Portogallo dell’artista argentino Gabriel Chaile (Tucumán, 1985). Il titolo della mostra rimanda alla scritta letta dall’artista su un manifesto durante il primo lockdown vissuto a Lisbona, città nella quale Chaile ha dato vita, in un breve arco di tempo, a progetti ispirati all’idea di comunità e strettamente connessi al tessuto sociale e culturale del territorio.

Lisbona // fino al 3 settembre 2022
Migrantes são bem-vindos
KUNSTHALLE LISSABON
R. José Sobral Cid 9E
https://www.kunsthalle-lissabon.org/en/

Gabriel Chaile. Kunsthalle Lissabon, Lisbona 2022

Gabriel Chaile. Kunsthalle Lissabon, Lisbona 2022

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Federica Lonati

Federica Lonati

Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…

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