Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Le mostre della stagione 2014/2015
David Ostrowski, una collettiva di fotografia e una doppia personale curata da Hans Ulrich Obrist e Simon Castets. Comincia così la stagione della fondazione torinese, ai nastri di partenza domani sera, 11 settembre. Poi ci saranno Isa Genzken, una collettiva di pittura in collaborazione con l’ICA e ancora…
Per la Fondazione Sandretto Re Rebaduengo di Torino la stagione inizia domani 11 settembre. Si comincia alle 18.30 con una conferenza di Hans Ulrich Obrist e si prosegue con l’inaugurazione della personale di David Ostrowski (Colonia, 1981), pittore astratto che negli ultimi mesi sta facendo faville sul mercato. A Torino il tedesco presenta la Serie F che lo ha reso celebre, insieme a produzioni più recenti e inedite; e il suo statament più eloquente è questo: “Le mie opere sono come i film francesi: romantici, apparentemente senza senso e ti portano sempre ad una fine”, ma la sua poetica “errante” l’ha raccontata proprio ad Artribune in una lunga intervista con Daniele Perra che abbiamo pubblicato a inizio agosto.
Ma la serata di giovedì non si esaurisce qui: nelle sale dell’edificio progettato da Claudio Silvestrin saranno allestiti anche i lavori dei finalisti del Premio Pictet, appuntamento fotografico sul tema della sostenibilità ambientale, quest’anno incentrato sulla parola-chiave Consumo. Il parterre degli artisti in mostra è costituito da Adam Bartos, Motoyuki Daifu, Rineke Dijkstra, Hong Hao, Mishka Henner, Juan Fernando Herrán, Boris Mikhailov, Abraham Oghobase, Allan Sekula, Laurie Simmons e, naturalmente, dal vincitore Michael Schmidt, morto all’età di 68 anni tre giorni dopo aver ricevuto il premio. Dicevamo in apertura della conferenza di Obrist (insieme a Simon Castets e Gianluigi Ricuperati): l’occasione è dettata dalla terza inaugurazione, quella della mostra dei vincitori della prima edizione (datata 2013) del Re Rebaudengo Serpentine Grants dedicato a creativi nati dopo il 1989; mostra curata da Obrist e Castets, e che vede protagonisti il duo composto da Niko Karamyan (Los Angeles, 1992) e Tierney Finster (Los Angeles, 1991), e Riccardo Paratore (Eutin, 1990).
Seconda tranche di mostre, invece, a partire da fine ottobre (con il solo show di Ostrowski che invece proseguirà fino a fine febbraio 2015): una personale di Isa Genzken (Bad Oldesloe, 1948) concentrata sui Basic Research Paintings prodotti fra il 1989 e il 1991, tele monocrome eseguite con la tecnica del frottage che permettono di osservare un “lato nascosto” dell’artista nota soprattutto per il suo lavoro scultoreo e installativo. Lavori che “suggeriscono l’inizio di un percorso di sconfinamento e d’interazione con l’ambiente”, chiosa Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione. E poi la collettiva Beware Wet Paint curata da Gregor Muir, o meglio una sua parte, visto che si tratta di un progetto condiviso con l’ICA di Londra. Focus: “La pittura come pratica autoreferenziale, interessata più alla propria memoria che alla rappresentazione del mondo o della psiche dell’artista”; artisti: Korakrit Arunanondchai, Isabelle Cornaro, Jeff Elrod, Nikolas Gambaroff, Nathan Hylden, Parker Ito, Oscar Murillo, Diogo Pimentão, Pamela Rosenkranz, Ned Vena e Christopher Wool.
Quest’ultima parte dell’anno, come Artribune ha anticipato, vede anche la nascita di una nuova collaborazione: “Il 20 novembre”, commenta Patrizia Sandretto, “inaugureremo la collaborazione con il Torino Film Festival: il giorno precedente l’inizio del festival ospiteremo una performance della regista statunitense Josephine Decker e alcuni suoi cortometraggi”.
E così si arriva a febbraio. Ma il 2015 è un anno particolarmente importante… “A novembre presenteremo il programma del 2015”, ci racconta ancora Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’istituzione, “in cui festeggeremo i vent’anni di attività della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Vent’anni di lavoro che celebreremo con uno speciale calendario di mostre e iniziative nelle due sedi della Fondazione, a Torino e a Guarene d’Alba, nelle sale di Palazzo Re Rebaudengo. Il programma è ancora top secret”. Almeno un assaggio però lo concederà ai lettori di Artribune? “Posso anticipare che a Torino il 12 febbraio inaugureremo la personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf, e a fine 2015 presenteremo la personale di Adrian Villar Rojas, a cura di Irene Calderoni. A Palazzo Re Rebaudengo esporremmo la mostra che conclude la nona Residenza per Giovani Curatori Stranieri e organizzeremo un convegno con i direttori delle scuole curatoriali che sono nostri partner nel progetto delle residenze, per esempio Royal College, Bard College, Whitney Program”.
Marco Enrico Giacomelli
Torino // fino al 28 febbraio 2015
David Ostrowski
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Via Modane 16
011 3797606
[email protected]
www.fsrr.org
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