Dario Fo e Franca Rame celebrati a Milano. Il monumento pittorico di Orticanoodles

Nuovo murale per il duo milanese Orticanoodles, che regala alla città un tributo in pittura per Dario Fo e Franca Rame. Sintetico ed efficace, si srotola lungo un muro della scuola Paolo Grassi.

Avevano già realizzato nel 2014 un lungo fregio dipinto tra Piazza Ferrari, Via Gaetano Pini e Via San Calimero, nel centro di Milano. Una zona raccolta, semi pedonale, dove si ergono l’Istituto Gaetano Pini e la Chiesa di San Calimero. Quello di Orticanoodles nasceva come un dono alla città e ad alcuni dei suoi migliori alfieri, eroi, testimoni. Padri e figli di una scena culturale germogliata all’ombra della Madonnina, dal secondo Novecento in qui.
Seicento mq di muro, lungo il Monastero della Visitazione, per commemorare i volti, le vite e le opere di 12 personaggi celebri. Tutti mega ritratti, come primi piani cinematografici, affiancati da citazioni di autori celebri: da Ornella Vanoni a Enzo Jannacci, da Giorgio Strehler a Giorgio Gaber, da Mariangela Melato a Alda Merini. E poi, naturalmente,
Dario Fo, con l’inseparabile Franca Rame.

Franca Rame e Dario Fo by Orticanoodles - Ph. Thewaymagazine

Franca Rame e Dario Fo by Orticanoodles – Ph. Thewaymagazine

BUON COMPLEANNO DARIO FO. UN TRIBUTO URBANO

Stessa tecnica, sintesi cromatica e vocazione celebrativa per il loro ultimo murale. E stavolta i soggetti sono due: Fo e Rame, scomparsi rispettivamente nel 2016 e nel 2013. La superficie – 300 mq – è quella del muro esterno della Scuola civica di teatro Paolo Grassi, proprio dove insegnava il Premio Nobel. Il cantiere si è concluso lo scorso 23 marzo, nel giorno in cui avrebbe compiuto 91 anni.
Patrocinata dal Comune di Milano, fortemente voluta dalla Presidente della Commissione Cultura Paola Bocci, l’opera è stata realizzata con la Fondazione Arrigo e Pia Pini e con la Fondazione Milano. E ad affiancare Orticanoodles, per la complessa esecuzione, c’erano diversi giovani volontari arrivati con l’alternanza scuola-lavoro e 20 ragazzi tra i 16 e i 18 anni reclutati tramite B-Live, un progetto della Fondazione Near per adolescenti con patologie croniche.
Il risultato è d’effetto. Una lunga pellicola pittorica scandita da tagli stretti e forme ampie: gli occhi inquieti di Fo, inquadrati con ripetuti close up, il sorriso sornione, la faccia buffa e infinitamente mobile; e poi il viso solare di lei, gli occhiali rotondi, l’espressione dolce e severa; le silhouette scure dei corpi, come le ombre dei gesti a teatro; le frasi d’autore, che sono epigrafi o memorie; i segni fluidi e le geometrie, a intrecciarsi coi lineamenti scolpiti dal colore. La pittura murale di Orticanoodles procede così, piatta e contrastata, ricavando luci, ombre e volumi con trame di strutture cromatiche essenziali, giustapposte. Un tributo in forma di monumento effimero, nel cuore del teatro urbano.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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