A Trieste riflettori puntati sulla grande fotografia africana

Seydou Keïta, Malick Sidibé e Samuel Fosso sono i protagonisti della mostra al Magazzino delle idee di Trieste. Oltre cento scatti descrivono lo stile di tre fotografi capaci di raccontare la storia e l’identità del loro Paese

Il Magazzino delle idee a Trieste ospita la prima grande mostra italiana dedicata a tre protagonisti della fotografia africana degli ultimi cinquant’anni.
Seydou Keïta (Bamako, 1921 ‒ Parigi, 2001), Malick Sidibé (Soloba, 1936 ‒ Bamako, 2016) e Samuel Fosso (Kumba, 1962) hanno dedicato la vita al racconto del loro Paese d’origine, evidenziando l’evoluzione, i pregiudizi e la riscoperta dell’Africa dell’ultimo mezzo secolo.
La sensazione evocata dai lavori esposti è proprio quella della riscoperta: dai ritratti di Keïta, in cui gli abiti dei soggetti si confondono con i tipici tessuti africani che fanno da fondale, alle fotografie gioiose di Sidibé, che parlano di un Paese giovane ed esuberante, fino ai lavori di Fosso, in cui l’artista gioca con la sua immagine e con le pose che imitano personaggi di riviste o film occidentali.

Malick Sidibé, Combat des amis avec pierres, 1976

Malick Sidibé, Combat des amis avec pierres, 1976

SEYDOU KEÏTA, MALICK SIDIBE E SAMUEL FOSSO A TRIESTE

I tre artisti decidono di riportare la realtà di un Paese fiero della propria identità. Si susseguono scatti di donne in abiti tradizionali a fotografie di giovani alla moda, con una gran desiderio d’emancipazione e di scardinamento dei preconcetti sulla popolazione africana. Alla fine del percorso espositivo, che alterna pareti bianche a vivaci trame africane che fanno da sfondo ai lavori, c’è un piccolo spazio dedicato agli spettatori. Viene infatti ricreato quello che poteva essere lo studio fotografico in cui lavorava Sidibé: ci sono uno sgabello, un fondale colorato, delle luci e degli oggetti come cappelli e occhiali da sole che il visitatore può usare per scattarsi una foto e immergersi metaforicamente negli studi degli artisti di allora.

Gloria Vergani

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