Il libro che raccoglie i paesaggi pugliesi di Luigi Ghirri

Spiagge, luna park, bambini che giocano in piazza. Sono alcuni dei soggetti ritratti da Luigi Ghirri durante i suoi viaggi in Puglia. Un nuovo volume racconta il rapporto tra il grande fotografo e il “tacco” dello Stivale

Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Roncocesi, 1992) si recò per la prima volta in Puglia nel 1982. Da quell’anno in poi l’avrebbe visitata con frequenza, spesso accompagnato da colleghi illustri come Jacques Berthet, Claude Nori e i musicisti Lucio Dalla e Ron. Il resoconto di quelle giornate passate a visitare paesi e paesaggi del “tacco d’Italia” è oggi raccolto in Puglia. Tra albe e tramonti. Un libro (e una mostra alla Fondazione Pino Pascali) silenzioso, fatto di immagini e di pochissime parole, perfetto per condurre il lettore nella poetica dell’amato artista di Scandiano.

Luigi Ghirri, Bitonto, 1990. Da _Puglia. Tra albe e tramonti_ (MACK, London 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK

Luigi Ghirri, Bitonto, 1990. Da _Puglia. Tra albe e tramonti_ (MACK, London 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK

LA PUGLIA RACCONTATA DA LUIGI GHIRRI

Curatissimo nella grafica, il libro è edito da MACK. E già questo è un primo aspetto da sottolineare. A dare alle stampe il volume è infatti la casa editrice britannica specializzata nella fotografia d’autore. L’obiettivo, implicito, è dunque anche quello di diffondere maggiormente la poetica ghirriana oltre i confini nostrani, contribuendo ad alimentare la fama di un autore in Italia amato come pochi.
Sfogliando le pagine del volume, i paesaggi (onirici ed emozionali) di Ghirri affiorano con delicatezza al centro di una campitura bianca. Il fondo piatto e monocromo del foglio consente alla foto di “parlare” come unica protagonista. Non ci sono didascalie né commenti a supporto. Solo la voce dell’immagine, che è la voce di un ricordo. Ricordi di vacanze, visioni di estati passate dall’autore nella regione meridionale insieme alla famiglia e agli amici. “Negli anni ho ascoltato più volte i racconti di quei giorni”, scrive Adele, figlia dell’artista, nella postfazione al libro. “Racconti ai quali si sono affiancate le foto di Luigi, immagini che hanno reso queste storie ancora più tangibili e nitide”.

Luigi Ghirri, Bitonto, 1990. Da _Puglia. Tra albe e tramonti_ (MACK, London 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK

Luigi Ghirri, Bitonto, 1990. Da _Puglia. Tra albe e tramonti_ (MACK, London 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK

IL NUOVO LIBRO SU LUIGI GHIRRI

Una dopo l’altra, le foto raccontano il carattere sognante del “tacco” dello Stivale. Una bicicletta parcheggiata sotto i portici deserti di un centro cittadino, i muri bianchi e luminosi dei vicoli di Polignano a Mare, le strade assolate di Bitonto.
E poi l’architettura cercata nei dettagli, i giochi di colore di un tramonto estivo e gli oggetti più anonimi del quotidiano, innalzati a chiavi di lettura per comprendere ciò che tante parole non possono esprimere. Un limite a cui a volte pensano le immagini. Proprio come quelle di Luigi Ghirri.

Luigi Ghirri, Bitonto, 1990. Da _Puglia. Tra albe e tramonti_ (MACK, London 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK

Luigi Ghirri, Bitonto, 1990. Da _Puglia. Tra albe e tramonti_ (MACK, London 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK

INTERVISTA ALLE FIGLIE ILARIA E ADELE

Puglia. Tra albe e tramonti è il resoconto del rapporto di Luigi Ghirri con la Puglia, regione che ha ispirato il fotografo per quasi dieci anni. A cosa riconduci la passione di tuo padre per il “tacco” dello Stivale?
Ilaria Ghirri: Il rapporto o il legame, se così lo vogliamo chiamare, con la Puglia è iniziato nel 1981 con l’invito da parte di Gianni Leone, tuttora carissimo amico, a fotografare la sua terra e farne una mostra che ebbe poi luogo nel 1982, col titolo Tra albe e tramonti: cento immagini per la Puglia. Già dal titolo della mostra, che ricalca in gran parte quello del bellissimo libro appena uscito, credo si possa evincere che il grande fascino della Puglia su nostro padre possa essere stato esercitato dalla luce, e da come essa si posava e accarezzava scorci, piazze e abitazioni di un bianco abbacinante, in contrasto con l’azzurro intenso del cielo e del mare.

Come si relazionava Ghirri al territorio pugliese?
Ilaria Ghirri: Credo che l’approccio nel guardare la Puglia fosse di grande libertà rispetto al pregiudizio che ci può accompagnare visitando un luogo già visto mille volte in cartolina, e di curiosità, non solo per gli edifici, ma per la vita delle persone, il lavoro, le festività, la memoria collettiva. Credo che questi fossero gli elementi che più potevano averlo interessato e che trovo più presenti nei suoi scatti.

Molte delle foto presenti all’interno del volume sono state scattate durante le vostre vacanze in famiglia, a partire dal 1982. Che ricordo hai di quei momenti?
Ilaria Ghirri: In Puglia siamo andati insieme due volte: una volta lo accompagnai a Bitonto in occasione di una biennale di scultura dal titolo La pietra e i luoghi, e l’altra per una vacanza insieme a sua moglie Paola e la sorella di lei, Elena. Custodisco ricordi vivi e splendidi di quei giorni dove alternavamo bagni al mare ad escursioni, cene e cantate con un gruppo di amici tuttora molto cari e sempre disponibili ad accompagnarci a visitare i dintorni.
Soggiornavamo in una villa vicino a Monopoli, e ci spostavamo per visitare le zone lì intorno: Conversano, Polignano, Trani. Lui scattava fotografie che, in parte, erano normali foto di famiglia che rimangono a testimonianza di quei giorni sereni, e altre più legate alla sua ricerca – tanto che poi risultarono fotografie importanti e oggi famose, come quella della cattedrale di Trani.

Mi fai qualche nome dei personaggi che vi gravitavano intorno?
Ilaria Ghirri: In quei giorni ci raggiunsero Lucio Dalla, Ron e Angela Baraldi, che si trovavano in Puglia per un concerto a Bari. Ricordo che Lucio eseguì, per la prima volta, al pianoforte dell’albergo, Caruso, composta pochi giorni prima.
Sono ricordi di giornate semplici, piene di allegria e di voglia di stare insieme visitando una terra accogliente e ricca di bellezza, dove il mare e il cielo sembrano fondersi all’orizzonte. Un po’ come passato e presente nell’emozione del ricordo.

Luigi Ghirri, Bitonto, 1990. Da _Puglia. Tra albe e tramonti_ (MACK, London 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK

Luigi Ghirri, Bitonto, 1990. Da _Puglia. Tra albe e tramonti_ (MACK, London 2022). Courtesy the estate of the artist and MACK

LE FOTOGRAFIE INEDITE DI GHIRRI

Le immagini presenti nel libro sono quasi tutte poco conosciute o del tutto inedite. Perché solo ora si è deciso di metterle in circolazione?
Adele Ghirri: Perché prima mi sono dedicata ad altri progetti tra pubblicazioni e mostre, e perché è bene esporre il lavoro di Luigi con i dovuti tempi. Anche con Colazione sull’Erba, volume uscito nel 2019, abbiamo fatto un’operazione simile, vale a dire la riproposizione di un nucleo di lavori creato da Luigi arricchito dalla presenza di immagini nuove e mai viste.

Eppure è un progetto che abbraccia quarant’anni, perché parte dalla mostra del 1982…
Adele Ghirri: L’anno scorso Gianni Leone mi ha telefonato esprimendo il suo desiderio di riprendere in mano il menabò originale del libro Tra albe e tramonti: cento immagini per la Puglia, che avrebbe dovuto accompagnare l’omonima mostra, ma che non fu mai realizzato.
Inizialmente Gianni pensava di pubblicare un libro tale e quale, ma pensando a quante bellissime altre immagini (successive al 1982) sarebbero rimaste escluse, gli ho proposto di realizzare un libro più complessivo sulla produzione di Luigi in Puglia, ed è così che è nata questa nuova pubblicazione. Nella fase di ricerca dei negativi mi sono imbattuta in fotografie del tutto nuove, mai viste prima, e ho pensato che non condividere queste immagini col pubblico sarebbe stato un peccato e un’occasione sprecata. Così si è deciso di includere anche queste ultime. Per me è molto importante mostrare l’ampiezza e la profondità dell’opera di Luigi, e le pubblicazioni sono una modalità privilegiata per “riportare alla luce” immagini inedite, che uno sguardo troppo rigido sull’archivio di un autore non più in vita forse relegherebbe al buio di un cassetto.

Il volume è uscito da qualche settimana per l’editore britannico MACK, e avrà dunque una distribuzione internazionale. La scelta di un editore straniero è motivata dalla volontà di espandere maggiormente il nome di Ghirri fuori dai nostri confini?
Adele Ghirri: Da dieci anni MACK è la casa editrice con cui collaboro per le principali pubblicazioni (come Kodachrome, The Complete Essays 1973 – 1991, Colazione sull’Erba, The Map and the Territory), e la scelta di lavorare con una realtà internazionale è data sicuramente dal desiderio di rendere noto il lavoro di mio padre Luigi a una platea più estesa. Ma al di là di questo, devo dire che la qualità delle pubblicazioni di MACK è una garanzia, e quindi collaborerei con loro anche qualora fossero una casa editrice italiana con distribuzione internazionale. Non si tratta quindi di una scelta “esterofila”, ma piuttosto di una decisione a livello qualitativo ed etico. Tutto viene curato nei minimi dettagli, dal design ai contenuti, la distribuzione è ottima, ed è importante dare una continuità critica e formale alle pubblicazioni che vengono realizzate per volontà dell’archivio eredi.

Alex Urso

Luigi Ghirri – Puglia. Tra albe e tramonti
MACK, Londra 2022
Pagg. 288, € 55
ISBN 9781913620356
www.mackbooks.co.uk

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Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

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