Dopo vent’anni, Andres Serrano (New York, 1960) torna a Napoli per presentare la sua terza mostra presso la Galleria Alfonso Artiaco ed esibisce una ventina di fotografie i cui soggetti simulano alcune tecniche di tortura usate durante i moderni interrogatori. L’artista americano, la cui arte provocatoria è stata spesso oggetto di attacchi mediatici, monta le immagini in un racconto dai tratti filmici, che, dietro la bellezza delle tecnica, obbliga a vedere il dramma del dolore, sia dei luoghi sia dei personaggi. Nella serie degli Uomini incappucciati posano vittime reali; in altre sono ritratti veri oggetti di tortura e in una fotografia viene immortalata una stanza vuota del campo di concentramento di Buchenwald. La sublimazione della violenza, che Serrano ottiene attraverso la messa in scena e la forte valenza estetica dei colori e della composizione, coglie lo sguardo dello spettatore, svelandogli inaspettatamente le sfumature di morte che si celano dietro ogni suo scatto.
– Francesca Blandino