Restano pochi giorni per assistere, al MASI di Lugano, a un dialogo a tre sulla xilografia.
I protagonisti della mostra sono due maestri del passato, Paul Gauguin ed Edvard Munch, e un artista svizzero quasi novantenne, Franz Gertsch. La scoperta è proprio costituita da quest’ultimo e dalle sue monumentali opere: paesaggi e ritratti. La sua è una sfida che comporta una grande fatica di stampa e di realizzazione data proprio dalle dimensioni. In mostra ci sono paesaggi e anche ritratti.
L’operazione parte dalla fotografia. I ritratti delle donne sono stati realizzati nello studio di Balthasar Burkhard, con il quale Gertsch ha un confronto continuo. Proprio lui gli ha procurato le prime carte giapponesi per la stampa, carte che sono diventate la base del suo lavoro xilografico e che offrono all’opera una texture particolare. Quello di Gertsch è un lavoro del e sul silenzio dell’uomo e della natura, che necessita di lunghi tempi di osservazione.
Le opere dei tre artisti sono esposte in spazi separati, così da offrire agli spettatori la possibilità di concentrarsi e sui singoli lavori.
‒ Angela Madesani