L’ex convento di Sant’Orsola a Firenze già riapre ma solo per 4 mesi. I video

Al via il 28 giugno "Rivelazioni", la seconda mostra del nascente Museo di Sant'Orsola a Firenze. La rassegna consente di visitare alcuni degli spazi del complesso rimasto chiuso per oltre 40 anni. Protagoniste le opere site-specific delle artiste Marta Roberti e Juliette Minchin, di cui vi mostriamo il work in progress

Un biennio ci separa dalla riapertura dell’ex convento di Sant’Orsola, il complesso monumentale nel centro storico di Firenze oggetto dal 2023 di uno dei più attesi interventi di restauro e riqualificazione in corso nel capoluogo toscano. Una volta ultimato, in questo sito si insedieranno un museo, una scuola d’arte e design, un ristorante, un caffè letterario, un’enoteca e laboratori artigianali, tra cui uno per gli artisti in residenza.

Con la mostra Rivelazioni riapre parte del Sant’Orsola a Firenze

Come già avvenuto la scorsa estate, una porzione degli spazi destinati al futuro Museo Sant’Orsola si appresta ad accogliere temporaneamente i visitatori. Un’opportunità, ancora una volta, resa possibile dall’arte: il 28 giugno apre infatti la mostra Rivelazioni. Si tratta del secondo progetto espositivo curato per il nascente polo culturale da Morgane Lucquet Laforgue, Direttrice del Museo Sant’Orsola, concepito per affiancare il work in progress, favorendo il processo di avvicinamento della comunità locale a questo (ritrovato) spazio urbano.

Rivelazioni - Museo Sant'Orsola
Rivelazioni – Juliette Minchin al Museo Sant’Orsola

Juliette Minchin e Marta Roberti al Sant’Orsola a Firenze

Dopo l’esperienza di Oltre le mura di Sant’Orsola, per la nuova mostra (fino al 27 ottobre prossimo) sono state selezionate le artiste Juliette Minchin e Marta Roberti. Entrambe si sono misurate con la peculiare dimensione del cantiere e hanno realizzato opere site-specific in spazi distinti.

Diplomata all’École nationale supérieure des Arts Décoratifs in scenografia, già autrice dell’installazione monumentale La Croix, veillée aux épines (2023) nell’Abbaye de Beaulieu-en-Rouergue, a Firenze Minchin non ha rinunciato ad adottare il proprio vocabolario artistico, nel quale fondamentali sono le materie organiche e la cera.

Proprio con quest’ultima ha lavorato nell’ex speziera e nella chiesa esterna all’ex convento, posizionando drappeggi e veli in cera. Insieme formano una fragilissima quinta scenografica che intende evocare la stagione barocca di questo luogo. I pilastri dell’antica spezieria, inoltre, sono stati ricoperti di cera e stoppini: accesi nei giorni di apertura al pubblico, perderanno progressivamente la loro consistenza a favore di una combinazione multisensoriale, tra odori, luci e forme mutevoli.

Una cella monastica con “affreschi di carta”

La chiesa interna e i sotterranei dell’ex infermeria (per la prima volta eccezionalmente accessibili alle visite) sono stati al centro della ricerca di Marta Roberti. Formatasi in filosofia all’Università di Verona in Filosofia e diplomata in Cinema e Video presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, è una disegnatrice con all’attivo numerose collaborazioni. Suo il recente progetto per le scenografie della sfilata Autunno/Inverno 2023/24 di Dior nei giardini del Museo Rodin, a Parigi.

In parte retroilluminati oppure animati da video in stop motion o di grande formato i suoi disegni per il Sant’Orsola fanno riaffiorare la condizione meditativa e intima di un tempo, incoraggiando a riflettere sulla peculiare condizione di vita delle suore del XIV secolo. 

Rivelazioni sarà aperta dal lunedì al venerdì (dalle 17.00 alle 21.00) e ogni sabato e domenica (dalle 10.00 alle 21.00). Per informazioni e visite guidate: [email protected].

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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