Torna la manifestazione che porta l’arte contemporanea nei borghi più sperduti d’Italia

Torna il progetto d'arte contemporanea Una Boccata d’Arte che invita ogni anno 20 artisti internazionali a realizzare delle opere site specific per i borghi italiani, valorizzandone la storia e il paesaggio. Gli artisti chiamati sono tutti under 35

Aprirà il 22 giugno la V edizione di Una Boccata d’arte, l’iniziativa d’arte contemporanea itinerante promossa da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Contina e con la partecipazione del team curatoriale milanese Threes. A oggi il progetto ha coinvolto 100 borghi e altrettanti artisti, dando vita a più di trenta interventi site specific diffusi per l’Italia.
Come di consueto, i borghi scelti sono venti ma, a differenza delle passate edizioni, gli artisti invitati sono tutti under 35 che, per la diversità della loro pratica e della loro ricerca, offrono un ampio sguardo sul panorama contemporaneo.

Gli artisti e i borghi di Una Boccata d’Arte 2024 

Si parte dal nord Italia e più precisamente da Verrès, in Valle d’Aosta, che ospita le opere di Augustas Serapinas, per poi passare a San Sebastiano Curone in Piemonte con Beatrice Celli, a Palazzo Pignano in Lombardia con Sofia Silva, a Dolcedo in Liguria con Sasha Tishkov, per poi giungere in Trentino Alto Adige con Adji Dieye a Magrè sulla Strada Vino, Porto Levante (frazione di Porto Viro) in Veneto con Tiphaine Calmettes e trovare Mariona Cañadas e Pedro Murua a Paluzza in Friuli – Venezia Giulia. 

Si scende verso il Centro, incontrando Sóley Ragnarsdóttir a Berceto in Emilia-Romagna, Villiam Miklos Andersen a Serre di Rapolano (frazione di Rapolano Terme) in Toscana e Ode de Kort a Otricoli in Umbria. A San Ginesio, nelle Marche, c’è Caterina Morigi, Elena Rivoltini a Bassiano in Lazio e Agostino Quaranta a Gioia dei Marsi in Abruzzo, tutti e tre legati da interventi incentrati sulla sperimentazione sonora e curati da Threes.

Con Beatriz de Rijke a Guardialfiera in Molise, invece, si scende verso sud, trovando Andrea Martinucci a Letino in Campania, Emanuele Marullo a Poggiorsini in Puglia, Giulio Locatelli a Sasso di Castalda in Basilicata, Lulù Nuti a Motta Filocastro (frazione di Limbadi) in Calabria, per poi concludere il tour nelle isole di Sicilia e Sardegna, rispettivamente a Sant’Angelo Muxaro con Nicola Baratto e a Sedilo con Yiannis Virginia Russolo. 

Sicilia, Sant'Angelo Muxaro
Sicilia, Sant’Angelo Muxaro

Una Boccata d’Arte 2024. Parola alla Presidente di Fondazione Elpis Marina Nissim

L’avvio della quinta edizione di Una Boccata d’Arte segna un bellissimo traguardo, quello dei 100 interventi realizzati in 100 borghi da altrettanti artiste e artisti internazionali. Quando è nata l’idea di questo progetto, in piena pandemia, come reazione spontanea per dare sostegno soprattutto ai giovani artisti e in linea con la missione di Fondazione Elpis, non potevamo immaginare dove ci avrebbe portato fino ad oggi”, spiega la signora Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Novità di questa speciale edizione è in particolare la presenza di artisti tutti al di sotto dei 35 anni. Grazie alla loro energia e al loro sguardo sapranno valorizzare i paesi coinvolti con opere inedite, facendosi ispirare dal paesaggio, dalla storia e dalle tradizioni locali”.

Una Boccata d’Arte. L’impatto e il rapporto con il territorio

Un progetto che vede coinvolte attivamente da anni anche le amministrazioni locali, alcune delle quali hanno scelto di accogliere in modo permanente le opere realizzate nell’ambito delle quattro edizioni, tra queste ricordiamo: Whalebone Arch, la scultura realizzata da Claudia Losi a Presicce-Acquarica in Puglia, l’installazione di Agnese Spolverini nel borgo di Abbateggio e di Victor Fotso Nyie  a Rocca San Giovanni in Abruzzo, l’opera Paphos di Ludovica Carbotta nel borgo di Aggiusin Sardegna e VICTIMULA di Invernomuto a Vermogno, una frazione di Zubiena. 
Invece, l’artista Mohsen Baghernejad Moghanjooghi ha donato le sue opere al Comune di Santa Severina di Calabriae in cambio si è impegnato a piantare 1.900 alberi, uno per ogni abitante.

Valentina Muzi 

Scopri di più sul sito 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più