La natura lirica di Marco Eusepi in mostra da Francesca Antonini a Roma
Realizzata a olio o acrilico su carte giapponesi intelate, la pittura di Eusepi mette in scena narrazioni gestuali concepite rapide e istintive, un tratto agile e dal guizzo cromatico carico di ricordi evanescenti
![La natura lirica di Marco Eusepi in mostra da Francesca Antonini a Roma](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/03/Marco-Eusepi-Assolo-5-installation-view-at-Francesca-Antonini-Roma-2024-1024x682.jpg)
Giunto al quinto appuntamento le sale della galleria romana accolgono le opere dell’artista Marco Eusepi (Anzio, 1991), in un’operazione site specific che ripensa concettualmente lo spazio espositivo. Con Assolo #5 si inaugura la personale dell’artista laziale, nata in collaborazione con Secci Gallery. Nella pittura di Eusepi, realizzata a olio o acrilico su carte giapponesi intelate, ritroviamo narrazioni gestuali concepite probabilmente in maniera rapida e istintiva, un tratto agile e dal guizzo cromatico carico di ricordi evanescenti nei quali si aprono delicate composizioni pittoriche dall’aspetto onirico. Emergono così immagini flebili e mutevoli, che da un momento all’altro sembrano dissolversi, lasciando intonsa la superfice pittorica.
![Marco Eusepi, Assolo #5, installation view at Francesca Antonini, Roma, 2024](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/03/Marco-Eusepi-Assolo-5-installation-view-at-Francesca-Antonini-Roma-2024-.jpg)
La mostra di Marco Eusepi a Roma
Dal grande al piccolissimo formato l’artista propone una pittura caratterizzata da una visione lirica e sentimentale, incentrata principalmente sul ruolo evocativo della natura che si dipana attraverso fiori, elementi vegetali, alberi, foglie e paesaggi. Le composizioni di Eusepi si rivelano d’impronta mnemonica e immaginifica, declinate con uno sguardo intimista e personale. Le scene pittoriche, composte da colori tenui e indiscreti, raccontano un paesaggio interiore, offrendo così al fruitore la possibilità leggere una connotazione espressiva che va al di là del dato materico e percettivo, avviando quasi silentemente una nuova descrizione della natura.
Quella di Marco Eusepi è una rappresentazione pittorica che entra in contatto con un’idea di sublime cara a David Friedrich che, nelle sue Osservazioni su una collezione di dipinti di artisti per la maggior parte viventi o deceduti di recente, scriveva così: “il compito dell’artista non consiste nella fedele rappresentazione del cielo, dell’acqua, delle rocce e degli alberi; la sua anima e la sua sensibilità devono al contrario rispecchiarsi nella natura. Riconoscere, penetrare, accogliere e riprodurre lo spirito della natura con tutto il cuore e con tutta l’anima è il compito di un’opera d’arte”.
Giuseppe Amedeo Arnesano
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