Al MoMa di San Francisco arrivano oltre cento opere realizzate da artisti con disabilità

Arte e cura: il museo di San Francisco collabora con il Creative Growth Art Center per dare spa-zio al lavoro di artisti con disabilità e implementare la sua politica di accessibilità. In programma per la primavera 2024 la prima mostra delle opere acquisite

Il San Francisco Museum of Modern Art (SFMoMA) sta lavorando in partnership con il Creative Growth Art Center, un’organizzazione no-profit della Bay Area, con l’intento di dare spazio al lavoro di artisti con disabilità. L’iniziativa coincide con il cinquantesimo anniversario del Creative Growth Art Center, che dal 1974 si occupa proprio di favorire la creazione e l’esposizione di opere d’arte di artisti disabili. E il SFMoMA celebra questa ricorrenza con l’acquisizione di più di cento opere d’arte, ma non solo.
“Questa partnership fa parte del nostro impegno costante per realizzare la visione del SFMoMA di presentare e raccogliere una gamma più diversificata di artisti, ampliando la nostra comprensione della storia dell’arte e delle narrazioni e degli artisti che l’hanno plasmata. È uno dei tanti passi importanti nell’impegno atteso dal museo nel dare priorità all’accessibilità e agli artisti con disabilità”, racconta Christopher Bedford, direttore del SFMoMA.

Artisti in studio al Creative Growth Art Center Foto di Diana Rothery, per gentile concessione del Creative Growth Art Center
Artisti in studio al Creative Growth Art Center Foto di Diana Rothery, per gentile concessione del Creative Growth Art Center

Arte e disabilità. La collaborazione tra il SFMoMA e il Creative Growth Art Center

La collaborazione sancita dall’acquisizione delle opere d’arte durerà tre anni. L’idea è quella di far luce sul lavoro di artisti con disabilità fisiche o cognitive per promuovere questo tipo di inclusione nel mondo dell’arte. Oltre all’acquisto delle opere, il museo ha in programma l’organizzazione di due mostre in collaborazione con il Creative Growth, che accompagnerà anche una serie di eventi speciali. La prima delle mostre aprirà nella primavera del 2024, e presenterà una selezione delle opere acquisite dal SFMoMA, tra cui quelle di artisti come Joseph Alef (California, 1981), Camille Holvoet (California, 1952), Susan Janow (California, 1980) e Dwight Mackintosh (California, 1906 – 1999). Oltre all’esposizione verrà presentata anche un’opera d’arte commissionata all’artista del Creative Growth William Scott (California, 1964), pittore noto per i suoi murales raffiguranti la vita cittadina e la cultura di San Francisco, che realizzerà un lavoro site-specific per la serie Bay Area Walls del museo.
“Per troppo tempo le istituzioni artistiche hanno ignorato o sottoriconosciuto gli artisti con disabilità, persone di talento che non possono più essere relegate nella categoria degli ‘outsider’, poiché occupano saldamente le pareti dei musei di tutto il mondo”, evidenzia Ginger Shulick Porcella, direttore esecutivo del Creative Growth.

Gloria Vergani

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