Biennale Arte 2024 a Venezia. Wael Shawky rappresenterà l’Egitto e avrà una mostra a Palazzo Grimani

Doppia presenza in Laguna per l’artista egiziano che rappresenterà il suo Paese alla 60. Mostra Internazionale d’arte e sarà protagonista di una mostra a Palazzo Grimani organizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei

Continua a delinearsi il quadro delle partecipazioni nazionali alla prossima edizione della Biennale Arte di Venezia, in programma dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Dopo Australia, Giappone, Irlanda, Nigeria e Stati Uniti, tra tutti – di cui vi abbiamo svelato le prime anticipazioni in questo elenco in aggiornamento – e naturalmente l’Italia (che sarà rappresentata dall’artista Massimo Bartolini con la guida del curatore Luca Cerizza), adesso è la volta dell’Egitto, che per la 60. Mostra Internazionale d’Arte (curata da Adriano Pedrosa) affiderà il proprio Padiglione a Wael Shawky (Alessandria d’Egitto, 1971).

Wael Shawky, Cabaret Crusades. The Horror Show File, 2010 – still da film – © Wael Shawky – Courtesy Sfeir-Semler Gallery, Beirut & Amburgo e Lisson Gallery, Londra & Milano
Wael Shawky, Cabaret Crusades. The Horror Show File, 2010 – still da film – © Wael Shawky – Courtesy Sfeir-Semler Gallery, Beirut & Amburgo e Lisson Gallery, Londra & Milano

Wael Shawky al Padiglione Egitto per la Biennale Arte 2024

Formatosi all’Università di Alessandria d’Egitto e all’University of Pennsylvania a Philadelphia (dove ha conseguito un Master of Fine Arts), Wael Shawky concentra da sempre la sua ricerca artistica su temi che indagano il mondo contemporaneo, riletti attraverso la storia e le tradizioni culturali e religiose mediorientali. Un processo di studio e di riflessione che trova concretezza in differenti media, tra cui disegno, scultura, video, performance. Tra le sue opere, la più nota è la trilogia di video Cabaret Crusades – The Horror Show File (2010), The Path to Cairo (2012) e The Secrets of Karbala (2015), in cui le crociate medievali vengono raccontate attraverso marionette e burattini, trasfigurando così le vicende belliche tra Oriente e Occidente in una sorta di favola. Wael Shawky ha esposto in musei di tutto il mondo, tra cui il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; Kunsthalle Bregenz, Austria; Fondazione Merz, Torino; Mathaf, Arab Museum of Modern Art, Doha; MoMA PS1, New York; Tate Modern, Londra; Louvre Abu Dhabi, Abu Dhabi, UAE; MACBA, Barcellona; K20, Beirut, Libano; Sharjah Art Foundation, Sharjah, UAE; The Hammer Museum, Los Angeles; Kunst-Werke, Berlino; Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella. Le sue opere fanno parte di collezioni permanenti di Tate Modern, MoMA, MACRO, Mart, The Met, APT Dubai, François Pinault Collection.

Punte brillanti di lance - Wael Shawky
Punte brillanti di lance – Wael Shawky

La mostra personale di Wael Shawky a Palazzo Grimani a Venezia

La presenza di Wael Shawky a Venezia non riguarderà “soltanto” la Biennale: il 17 aprile a Palazzo Grimani verrà inaugurata una mostra dell’artista dal titolo I Am Hymns of The New Temples, co-curata da Massimo Osanna (Direttore Generale dei Musei del Ministero della Cultura), Andrea Viliani (direttore del Museo delle Civiltà di Roma) e Gabriel Zuchtriegel (direttore del Parco Archeologico di Pompei. L’opera filmica di Wael Shawky, protagonista della sua mostra veneziana, è stata presentata in anteprima internazionale lo scorso maggio al Parco Archeologico di Pompei, nell’ambito del programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche, programma d’arte contemporanea a lungo termine istituito dal Parco Archeologico di Pompei con lo scopo di costituire una collezione d’arte contemporanea permanente per il sito.

Desirée Maida

www.labiennale.org

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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