I capolavori della Collezione Intesa in mostra a Milano

Da Sol LeWitt a Piero Manzoni, da Carla Accardi a Gerhard Richter. L’arte contemporanea torna protagonista alle Gallerie d’Italia di Piazza della Scala, in una mostra che unisce importanti donazioni e nuove acquisizioni

Intesa Sanpaolo torna a indagare la storia dell’arte e delle collezioni alle Gallerie d’Italia, a partire dal proprio straordinario patrimonio. E, dopo il racconto dei grandi banchieri-mecenati e del loro ruolo centrale per le evoluzioni dell’arte, ha inaugurato in Piazza della Scala un nuovo allestimento temporaneo, Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura. Un percorso espositivo ideato da Luca Massimo Barbero, curatore associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea della banca, che attraversa il XX secolo e prova a segnarne nuove tracce di racconto.

Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, installation view at Gallerie d'Italia, Milano, 2023. Photo Roberto Serra

Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, installation view at Gallerie d’Italia, Milano, 2023. Photo Roberto Serra

IL NUOVO PERCORSO ESPOSITIVO DELLA COLLEZIONE INTESA SANPAOLO

In dialogo con le opere che scandiscono l’esposizione permanente delle Gallerie milanesi, Cantiere del ‘900, la narrazione del XX secolo si arricchisce ora con le voci delle nuove acquisizioni di Intesa Sanpaolo e dei nuovi nuclei confluiti in collezione, dal patrimonio di UBI Banca alla donazione ora effettiva della preziosa Collezione Luigi e Peppino Agrati.
Oltre settanta le opere in mostra, alcune esposte per la prima volta in assoluto, con un focus netto sulla scultura e sulla pittura del secondo dopoguerra, tra ricerche italiane e aperture internazionali. A guidare lo sguardo e la selezione del curatore Luca Massimo Barbero è la volontà di percorrere anche sentieri meno battuti, accanto a quelli già attraversati dai nomi più celebri. E ricucire storie apparentemente “minori”, che sono invece accessi inediti, inattesi, alle traiettorie mai lineari della storia dell’arte.

Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, installation view at Gallerie d'Italia, Milano, 2023. Photo Roberto Serra

Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, installation view at Gallerie d’Italia, Milano, 2023. Photo Roberto Serra

LA COLLEZIONE AGRATI DONATA A INTESA SANPAOLO

“Questo nuovo percorso espositivo, in continuità con il Cantiere del ‘900, rientra nel programma indirizzato a diffondere la conoscenza e la condivisione delle nostre raccolte di arte moderna e contemporanea”, ha segnalato Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo, evidenziando anche la ricchezza e la varietà delle collezioni del gruppo Intesa, che riunisce e gestisce i patrimoni di oltre 500 banche e di secoli e secoli di storia. “In particolare”, continua Bazoli, “si offre nuovamente al pubblico l’opportunità di apprezzare opere facenti parte della Collezione Luigi e Peppino Agrati, che ha arricchito con capolavori di respiro internazionale il patrimonio artistico della banca. Nei magnifici spazi delle Gallerie di Piazza della Scala si propone un viaggio appassionante nell’arte del Novecento”.
Sono oltre 500 le opere Agrati ora nella disponibilità di Intesa, con il respiro internazionale di Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Ryman, insieme a importanti opere di Lucio Fontana, Fausto Melotti, Enrico Castellani, Mario Schifano, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, tra gli altri, alcune esposte alle Gallerie d’Italia di Milano già nel 2018 con la mostra Arte come rivelazione. Opere dalla collezione Luigi e Peppino Agrati.

Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, installation view at Gallerie d'Italia, Milano, 2023. Photo Roberto Serra

Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, installation view at Gallerie d’Italia, Milano, 2023. Photo Roberto Serra

LE OPERE E GLI ARTISTI IN MOSTRA ALLE GALLERIE D’ITALIA

Ad aprire il percorso espositivo temporaneo, il grande marmo bianco Femme Paysage di Jean Hans Arp del 1966, dalla Collezione Henraux confluita in Intesa Sanpaolo, a cui si affiancano nove sculture del meno noto Bruno De Toffoli, firmatario di uno dei Manifesti dello Spazialismo. Al padre del movimento, Lucio Fontana, è dedicata una intera sala con uno straordinario Concetto spaziale. Attese del 1965, rosso e percorso da dodici tagli, insieme alle ceramiche Antica Savona e a tre Nature, due in bronzo e una rarissima in terracotta chiara. A offrirsi come tappe di avvio alla genealogia in mostra e alla scultura italiana sono però, ancor prima, La Pisana di Arturo Martini, una Pomona di Marino Marini e il Grande Cardinale Seduto di Giacomo Manzù, con una raccolta di diciannove opere in ceramica di Fausto Melotti. Arriva invece dal nucleo collezionistico di UBI Banca Complex Form di Sol LeWitt, affiancato al minimalismo americano di Robert Ryman dalla Collezione Agrati, con i grandi maestri italiani dell’azzeramento cromatico Piero Manzoni, Alberto Burri, Toti Scialoja e Enrico Castellani, la cui Superficie bianca 35 fu esposta anche alla Biennale di Venezia del 1966. Attraversando poi l’astrazione pittorica di fine anni Cinquanta di Carla Accardi, Giulio Turcato, Antonio Sanfilippo e Corrado Cagli e la scultura frontale di Pietro Consagra, si torna, dopo un cannocchiale scandito da Bice Lazzari, Mario Nigro e Roman Opalka, a Sol LeWitt e al suo Three Cubes (Straight) del 1969, che inquadra Abstraktes Bild del 1984 di Gerhard Richter – entrambe le opere sono recenti acquisizioni delle Collezioni Intesa – approdando così, infine, e ricongiungendosi allo spazio dell’esposizione permanente del Cantiere del ‘900.

Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, installation view at Gallerie d'Italia, Milano, 2023. Photo Roberto Serra

Una collezione inattesa. Viaggio nel contemporaneo tra pittura e scultura, installation view at Gallerie d’Italia, Milano, 2023. Photo Roberto Serra

LA VALORIZZAZIONE DI UNA COLLEZIONE DI COLLEZIONI

Assorbimenti di nuclei collezionistici, fusioni di patrimoni, e poi le donazioni private e il dialogo costante con la collettività, con il desiderio di condividere e restituire, di partecipare a un racconto culturale comune. Questa la traccia dei processi di costruzione e valorizzazione della raccolta di Intesa Sanpaolo. Una collezione che oggi, come evidenziato dal suo curatore Luca Massimo Barbero, “non deve chiedere prestiti”. O può non chiederne, proprio come è avvenuto nel caso di Una collezione inattesa, costruita attingendo solo al patrimonio di Intesa, con il coraggio di strade altre e “senza il timore di essere italiani”, sempre secondo le parole di Barbero.
E mentre a Napoli Gallerie d’Italia ospita da inizio giugno un focus dedicato a Mario Schifano attraverso le opere della collezione di Intesa Sanpaolo, questa volta con prestiti di altre istituzioni pubbliche e gallerie e raccolte private, alla fine di questo nuovo momento di ricerca e valorizzazione resta, fortunatamente, la curiosità e l’attesa di cosa la raccolta ancora custodisca e vorrà raccontare.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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