Italia e Cipro si incontrano in una mostra a Nicosia

Un dialogo fra la cultura cipriota e italiana all’insegna dello spazio e del tempo. In un paese dove per la prima volta è stato istituito un Ministero della Cultura

Le due anime della capitale cipriota, quella greca e quella turca, sono separate dalla Linea Verde, istituita in seguito all’invasione turca del 1974. Proprio su questa linea di confine, a pochi passi dalla nuova Eleftheria Square progettata da Zaha Hadid, sorge Kasteliotissa Hall, un’ampia sala medievale dalla volta a sesto acuto, oggi impiegata come centro culturale. È qui che gli artisti Vassilis Vassiliades (Nicosia, 1972) e Stefania Pennacchio (Varese, 1969) si danno il loro ultimo appuntamento, chiudendo un ciclo di mostre che ha coinvolto tre Paesi del Mediterraneo dalla storia condivisa: Italia, Grecia e Cipro. Il progetto Kairos/Limitrofi: solo lo spazio ricorda ha preso vita tra il 2022 e il 2023, nella forma di tre mostre a Siracusa, Atene e Nicosia curate da Jean Blanchaert. Una sinergia, quella fra Vassiliades e Pennacchio, che sfocia in un’esposizione di continui contrasti estetici e riflessi culturali.

Stefania Pennacchio, Eternamente sono il tuo sì (dettaglio). Terracotta patinata con terra di Siracusa, 2022

Stefania Pennacchio, Eternamente sono il tuo sì (dettaglio). Terracotta patinata con terra di Siracusa, 2022

LE OPERE DI STEFANIA PENNACCHIO IN MOSTRA A CIPRO

La terra, il femminile, il tempo. Questi sono i pilastri dell’arte di Stefania Pennacchio, una ricerca formale multimediale che trova compimento nella lavorazione dell’argilla, del metallo e della pietra. Le origini calabresi di Pennacchio sono il punto di partenza e il costante motore della sua pratica artistica, che interseca astratto e figurativo sotto l’egida della cultura ionica, mediterranea, profondamente greca. L’estetica della rovina e dell’incompiuto accompagna lo spettatore fra le opere al centro dello spazio espositivo, ciascuna arricchita di dettagli rivelatori: una serie di chiodi, un filo rosso (ambivalente simbolo di fertilità e violenza), un’iscrizione in Lineare B (una forma arcaica della lingua greca diffusa fra i Micenei).

Vassilis Vassiliades, Pescando il tempo, 2023. Acrilico su alucobond

Vassilis Vassiliades, Pescando il tempo, 2023. Acrilico su alucobond

L’ARTE DI VASSILIS VASSILIADES

Più minimalista e variopinto il lavoro di Vassilis Vassiliades, che trova spazio a ridosso delle pareti di Kasteliotissa Hall. I contatti fra l’artista cipriota e il Belpaese sono tanti: oltre a possedere una perfetta padronanza dell’italiano, Vassiliades ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Perugia, dove ha sviluppato una forte sensibilità per l’arte italiana del secondo dopoguerra, e in particolare per l’Arte Povera. A Cipro, Vassiliades è insegnante d’arte e direttore artistico della Biennale di Larnaca, la cui terza edizione è prevista a partire da ottobre 2023. Il suo lavoro prende origine da una riflessione sui luoghi come i soli elementi in grado di custodire la memoria. Lo spazio, secondo Vassiliades, è “l’unica dimensione in cui può abitare il simultaneo. Nell’infinito palinsesto dello spazio scorre il tempo con tutte le sue infinite dimensioni, nel presente, nel passato e nel futuro”. Protagonista delle sue composite opere, infatti, è sempre la traccia ‒ talvolta fluida, talvolta più travagliata – lasciata dal passaggio di un cubo sulla superficie. Il risultato è la rivelazione di un substrato pittorico ogni volta differente, una memoria accompagnata da oggetti (una candela, un paio di scarpe con il tacco, un’ancora, il volto di una statua di Afrodite) e resa manifesta dal colore.

Stefania Pennacchio & Vassilis Vassiliades, Kairos Limitrofi. Solo lo spazio ricorda, installation view at Kasteliotissa Hall, Nicosia, 2023

Stefania Pennacchio & Vassilis Vassiliades, Kairos Limitrofi. Solo lo spazio ricorda, installation view at Kasteliotissa Hall, Nicosia, 2023

LA CULTURA A CIPRO

La mostra di Pennacchio e Vassiliades a Nicosia è simbolica di un momento chiave (kairos) per la cultura cipriota. Nel 2022, per la prima volta nella storia della Repubblica di Cipro, è stato istituito un Ministero della Cultura, seppur non del tutto autonomo a causa di complessi intrecci costituzionali. La volontà di approfondire la stratificata identità culturale cipriota è evidente e lascia sperare in un futuro di crescenti opportunità per la scena artistica del Paese. Allo stesso modo, le collaborazioni internazionali, in particolare con i Paesi dell’area della Magna Grecia, contribuiscono all’inserimento di Cipro in un contesto condiviso che ha la possibilità di mettere in risalto l’unicità del patrimonio dell’isola, frutto ed emblema della sua interculturalità.

Alberto Villa

Nicosia // fino al 16 maggio 2023
Stefania Pennacchio, Vassilis Vassiliades. Kairos/Limitrofi: solo lo spazio ricorda
KASTELIOTISSA HALL
59F4+CW3, Άγιου Μάρωνα

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Alberto Villa

Alberto Villa

Nato in provincia di Milano sul finire del 2000, si occupa di arte contemporanea scrivendo per magazine di settore e curando mostre. Si laurea in Economia e Management per l'Arte all'Università Bocconi con una tesi sulle produzioni in vetro di…

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