La programmazione 2023 del Museo Civico di Castelbuono: sarà partecipato e contemporaneo

Nei prossimi mesi, il museo attiverà tre progetti concretizzati grazie al sostegno di bandi pubblici, valorizzando la cultura materiale e immateriale locale attraverso l’arte contemporanea. Ne abbiamo parlato con la direttrice Laura Barreca

Nella geografia dei luoghi del contemporaneo nel Sud Italia, il Museo Civico di Castelbuono si conferma una presenza sempre più solida, e peculiare per la capacità di coinvolgere la comunità locale e fare rete con altre realtà – istituzionali e non – del territorio. Il museo, ospitato nello storico Castello di Ventimiglia che conserva la veneratissima reliquia di Sant’Anna (acquistato nel 1920 con una colletta pubblica dai cittadini che ne temevano l’abbandono), è diretto dal 2014 da Laura Barreca: “Il museo dev’essere un dispositivo di relazione con la comunità, e tutti i progetti che stiamo portando avanti si basano sulla realizzazione di un welfare culturale favorito dai linguaggi del contemporaneo”.

Laura Barreca

Laura Barreca

LA DIREZIONE DI LAURA BARRECA AL MUSEO CIVICO DI CASTELBUONO

Si tratta di una pianificazione di visione e di lungo termine, fondata su iniziative messe a sistema con il sostegno dei bandi pubblici e basate su processi creativi che perseguono un’utopia, però assicurandosi di generare azioni concrete e positive per il territorio: “In questi anni il museo è cresciuto” spiega la direttrice “Il programma culturale ha coinvolto artisti italiani e internazionali, con residenze che hanno permesso di interpretare il patrimonio materiale e immateriale locale rileggendolo in chiave universale. Siamo immersi in una dimensione culturale e geografica mediterranea, pensiamo e agiamo come luogo di connessione: nell’intenzione di riaffermare il ruolo del museo come strumento di relazione, il nostro si configura come un progetto politico”. Così in questi anni si sono concretizzate la collaborazione con il Kunst Meran o la triangolazione con lo StadtMuseum di Dusseldorf e lo Janco-Dada Museum di Ein Hod, in Israele. “I bandi ci danno la possibilità di implementare le collezioni, ma non mi interessa fare mostre fini a se stesse. Ecco perché promuoviamo iniziative come la creazione di un giardino adiacente al castello, durante la pandemia, con l’associazione Il Cinghiale e la Balena e il coinvolgimento di una cooperativa di persone con disabilità cognitive. Castelbuono funziona come fosse un incubatore, persegue l’idea che un museo si faccia spazio pubblico e diventi luogo della comunità: oggi offriamo una dimensione corale, rivolgendoci a bambini, adolescenti, adulti, coinvolgendo associazionismo civico e scuole, promuovendo laboratori che intercettano interessi religiosi, antropologici, artistici. In estate attiveremo anche una Summer School per adolescenti. Oggi tutti i bandi europei puntano sulla cura”. Per questo è nato il Dipartimento progetti partecipativi, affidato alla responsabilità di Maria Rosa Sossai. Ma non meno importanti sono l’asset educativo (con Stefania Cordone), comunicativo (la cui responsabile è Rossella Barreca) e relativo alla valorizzazione e all’implementazione della collezione (a cura di Valentina Bruschi). “Stiamo lavorando anche per rendere il museo accessibile, senza barriere, grazie al finanziamento del Pnrr. L’anno prossimo il progetto sarà compiuto. Per noi è un momento di grande trasformazione: i bandi a cui partecipiamo finiscono per restituire economia al territorio, riattivano le filiere attraverso la cultura. Abbiamo la possibilità e il dovere di seminare”. Su queste premesse, nei prossimi mesi, si concretizzeranno i tre progetti che il Museo si è aggiudicato nell’ultimo anno.

Dreaming Alcestis [still], un film di Beatrice Gibson, co diretto da Nicholas Gordon, 2022. Realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2021), commissionato dal Museo Civico di Castelbuono

Dreaming Alcestis [still], un film di Beatrice Gibson, co-diretto da Nicholas Gordon, 2022. Realizzato grazie al sostegno di Italian Council (2021), commissionato dal Museo Civico di Castelbuono

DREAMING ALCESTIS DI BEATRICE GIBSON

Traendo ispirazione dai miti e dalla poesia, l’opera filmica Dreaming Alcestis racconta in chiave onirica il trasferimento di Beatrice Gibson (Londra, 1978) e Gordon dalla Gran Bretagna pre-Brexit verso il cuore del Mediterraneo, evocando la protagonista dell’omonimo mito di Euripide come guida ancestrale (nelle fattezze di una figura misteriosa e lynchiana). “2.500 anni dopo la sua nascita, Alcesti” spiega l’artista, “ritorna dagli inferi, sognando, e sognata lei stessa da un uomo e una donna che hanno attraversato l’Europa alla sua ricerca, da Nord a Sud, con la famiglia al seguito. Nel frattempo, le calotte glaciali si sciolgono, 43 guerre infuriano in tutto il mondo e un’altra città brucia in TV”. Il progetto è stato commissionato dal Museo Civico di Castelbuono di Palermo in collaborazione con l’Hayward Gallery Touring del Southbank Centre di Londra per il British Art Show 9 di Plymouth, ed è stato realizzato con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito della decima edizione del bando Italian Council (2021). A seguito dell’anteprima londinese, il film è stato presentato da spazio Ordet a Milano in occasione della prima personale italiana dell’artista franco-inglese (Dream Gossip) e al Macro di Roma. Ad aprile 2023 il film sarà presentato nella mostra che inaugura il 23 del mese al Museo Civico di Castelbuono, entrando nella sua collezione permanente, e sarà accompagnato da un programma pubblico, curato da Maria Rosa Sossai e Beatrice Gibson. Sempre per il 2023 è prevista la pubblicazione di un libro dedicato al progetto, edito da Lenz Press.

Concetta Modica, La notte di Sant’Anna, progetto commissionato dal Museo Civico di Castelbuono, vincitore del PAC2021 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Photo ©Robert Goodman Photographer

Concetta Modica, La notte di Sant’Anna, progetto commissionato dal Museo Civico di Castelbuono, vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Photo ©Robert Goodman Photographer

LA NOTTE DI SANT’ANNA DI CONCETTA MODICA PER IL PAC

Con il progetto La notte di Sant’Anna, a cura di Valentina Bruschi, il Museo di Castelbuono si è aggiudicato il PAC2021 (Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura), volto a sostenere la produzione e la valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano. Il lavoro è stato commissionato all’artista Concetta Modica per la collezione di Arte Sacra del museo, con l’idea di includere per la prima volta un’opera contemporanea in un percorso espositivo che contestualizza la devozione della comunità locale verso il “tesoro di Sant’Anna”, patrona di Castelbuono. L’opera è legata alle vicende storiche della reliquia di Sant’Anna, conservata nella Cappella dei Serpotta, nel Castello dei Ventimiglia, oggi sede del Museo: Concetta Modica lavorerà infatti su un drappo di feltro blu, stampato a inchiostro, per rappresentare il cielo di Castelbuono nella notte del 4 maggio 1454, quando la reliquia fu trasferita al castello da Geraci. Alla realizzazione del cielo stellato ha partecipato la Fondazione GAL Hassin – Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche di Isnello, il più importante polo astronomico del Mediterraneo e punto di osservazione più alto d’Italia, situato sulle Madonie. Il progetto prevede la residenza dell’artista presso il museo e sviluppa un programma pubblico di attività a cura di Maria Rosa Sossai e un ciclo di laboratori a cura di Stefania Cordone, dalla fine di marzo al mese di luglio 2023. In questo contesto, dal 29 marzo al 1 aprile, ogni giorno dalle 16 alle 18, si svolgeranno le giornate del ricamo collettivo, alla presenza di Concetta Modica e delle ricamatrici di Castelbuono: il pubblico potrà partecipare e assistere al ricamo del drappo, che sarà svelato al termine del lavoro proprio il 4 maggio, entrando a far parte del percorso museale. Le giornate del ricamo collettivo saranno anche l’occasione per letture ad alta voce di testi sull’arte del ricamo e della tessitura, di poesie, di racconti sulle stelle. Un video-documentario realizzato da Roberto Bonomo racconterà la partecipazione e la produzione collettiva dell’opera, come pure il catalogo edito da Hopefulmonster, sulla ricerca dell’artista.

Melo Minnella, Battienti del Crocifisso, 1986, Geraci Siculo

Melo Minnella, Battienti del Crocifisso, 1986, Geraci Siculo

IL BANDO STRATEGIA FOTOGRAFIA 2022 E LE FOTOGRAFIE DI MELO MINNELLA

Grazie al bando Strategia Fotografia 2022 – promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per sostenere azioni e progetti di valenza nazionale e internazionale per l’incremento, la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo della fotografia contemporanea – il Museo Civico di Castelbuono ha attivato il progetto Paesaggi, Memorie e astrazioni, a cura di Valentina Bruschi. L’attività si concretizza nell’acquisizione di un corpus di 30 opere fotografiche originali in bianco e nero su carta fotografica baritata dell’autore siciliano Carmelo (detto Melo) Minnella (Mussomeli, 1937, vive a Palermo), recentemente insignito del Premio 2022 del Forum delle associazioni di Palermo, assegnato ogni anno “a personalità che abbiano partecipato alla vita sociale, artistica, economica, scientifica nell’ambito della Regione siciliana e che abbiano operato con manifesti vantaggi per la collettività“.

Livia Montagnoli

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