Il progetto fotografico e filmico su una delle città più povere del Perù

Si intitola “Donde los niños no sueñan” il progetto ideato da Stefano Sbrulli a partire da una realtà dove gli abitanti fanno i conti con l’assoluta povertà e una pericolosa contaminazione ambientale. Il progetto raccontato dall’autore

Il Perù è uno dei Paesi con la più alta percentuale di territorio dato in concessione alle industrie estrattive. Oltre il 15% del territorio è in concessione a società minerarie, per lo più straniere. Per motivi geologici la maggior parte di queste concessioni si trova nella zona andina, a oltre 3000 metri sul livello del mare.
Cerro de Pasco ha più di 70.000 abitanti ed è cresciuta intorno a un’enorme miniera a cielo aperto chiamata El Tajo. Un cratere lungo e largo due chilometri e profondo quasi un chilometro da cui si estraggono tonnellate di rame, piombo, zinco, oro e argento.
Nonostante i milioni di dollari generati da oltre 400 anni di sfruttamento minerario, oggi Cerro de Pasco è una delle città più povere del Perù. Il sistema sanitario è quasi inesistente, il sistema educativo è prossimo al collasso e la popolazione non riceve alcun aiuto dal governo. Gli abitanti di Cerro de Pasco vivono in una situazione di esclusione sociale ed economica senza alcuna possibilità di sfuggire a una vita all’ombra di El Tajo.

Stefano Sbrulli, Donde los niños no sueñan (Cerro de Pasco, Perù)

Stefano Sbrulli, Donde los niños no sueñan (Cerro de Pasco, Perù)

IL PROGETTO DONDE LOS NIÑOS NO SUEÑAN

Il lavoro mostra le conseguenze della contaminazione ambientale, nel caso specifico causata dall’estrazione mineraria e i danni che provoca alla salute delle persone che vivono a ridosso delle aeree di estrazione. Il dato più importante e rilevante da cui si basa tutta la ricerca ‒ e che emerge dalle analisi effettuate dalla NGO Source International ‒ è che il 100% della popolazione di Cerro de Pasco dovrebbe essere ricoverata d’urgenza per la presenza di metalli pesanti nel sangue.
Donde los niños no sueñan è un lavoro complesso, che affianca ricerca fotografica e cinematografia. Il documentario, dal titolo omonimo, è stato presentato ufficialmente al DIG Awards 2022, ha vinto numerosi premi ed è attualmente selezionato in importanti festival internazionali. Il film racconta la vita di Lourdes la quale vive nel dramma della malattia di Benyamin, il secondo dei suoi tre figli, in questa città abbandonata dall’assistenza sanitaria e dalle priorità dello Stato peruviano. Nella figura di Lourdes c’è il conflitto derivante dalla scelta fra partire per lasciare le sue radici e restare per lottare contro il mostro invincibile della miniera, che sta rendendo l’ambiente inquinato e il futuro dei suoi figli sempre più difficile da immaginare.

Stefano Sbrulli, Donde los niños no sueñan (Cerro de Pasco, Perù)

Stefano Sbrulli, Donde los niños no sueñan (Cerro de Pasco, Perù)

IL CROWDFUNDING

Donde los niños no sueñan può diventare un libro grazie al crowdfunding ideato da Incontri di fotografia. Un libro innovativo e interattivo, che racconterà la grande miniera di Cerro de Pasco combinando video, fotografia, testi e grafica. La realtà aumentata permetterà un’esperienza immersiva e completa.

Stefano Sbrulli

https://www.stefanosbrulli.com/

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Stefano Sbrulli

Stefano Sbrulli

Stefano Sbrulli (1988) è fotografo, regista e visual artist. I suoi lavori coniugano video, foto e grafica e si concentrano principalmente su tematiche sociali e ambientali. Ha seguito storie in Italia, Iraq, Mozambico, Serbia, Bosnia ed Erzegovina. Negli ultimi anni…

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