Tensione erotica e ambiguità nella mostra di Iva Lulashi a Milano

Identità, memoria, sessualità: sono questi i temi dei nuovi dipinti di Iva Lulashi in mostra alla Prometeo Gallery Ida Pisani

I lavori più recenti di Iva Lulashi (Tirana, 1988) sono riuniti nella mostra Where I end and you begin alla Prometeo Gallery Ida Pisani di Milano. La rassegna, che esplora la materialità del segno pittorico di Lulashi, comprende ventitré dipinti a olio su tela che spaziano da grandi formati a dimensioni intime. In questi lavori, Lulashi si addentra nei temi della sessualità, dell’identità, della storia e della memoria. Le tele sfumano i confini tra innocenza e dissolutezza, desiderio e piacere, curiosità e abuso. Attraverso il suo lavoro, Lulashi invita gli spettatori a navigare in un’atmosfera di tensione erotica in cui i corpi ‒ umani e non ‒ esistono in uno spazio liminale, trattenendo scherzosamente ciò che accadrà dopo. La mostra invita gli spettatori a indulgere in una sorta di voyeurismo inconsapevole oscillando tra curiosità, imbarazzo e seduzione.

Iva Lulashi, Where I end and you begin, 2023, Installation view at Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano. Courtesy the artist and Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano Lucca. Photo Erjola Zhuka

Iva Lulashi, Where I end and you begin, 2023, Installation view at Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano. Courtesy the artist and Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano Lucca. Photo Erjola Zhuka

LA MOSTRA DI IVA LULASHI A MILANO

In Where I end and you begin le opere si caratterizzano per la mancata adozione di specifiche coordinate spazio-temporali: l’artista dipinge nello spazio di un intervallo, quando i corpi si incontrano maliziosamente, celando però quanto accadrà nell’istante successivo. E rivelando solamente la percezione di un contatto, talmente silenzioso quanto intenso. La serie di dipinti sembra evocare lo stato di veglia che separa il sonno dalla realtà, dove tutto è ancora indistinto. Le figure e scene dipinte da Lulashi si presentano sia vicine che distanti, attraverso primi piani e frammenti, sfuggenti nelle inquadrature ma immediate nella loro presenza. Inquadrature tratte da pellicole erotiche e pornografiche del passato comunista albanese, che poi la pittrice rielabora e traduce nei suoi dipinti.

Iva Lulashi, La casa viola..., 2023, olio su tela, 50 x 50 cm

Iva Lulashi, La casa viola…, 2023, olio su tela, 50 x 50 cm

LA PITTURA DI IVA LULASHI

La distinzione di genere è sfumata e le immagini mostrano corpi umani assorti o in procinto di impegnarsi carnalmente. L’accentuazione dell’ambiguità intrinseca alle immagini è rafforzata dall’utilizzo dei primi piani non integrati alla realtà raffigurata. I titoli delle opere, altrettanto complessi e poetici, aggiungono un ulteriore livello di riflessione. Lulashi mette in evidenza l’interazione tra lo spettatore e l’opera, velando però gli aspetti più chiari e rendendo l’esperienza del fruitore un misterioso enigma da decifrare.
La pittura di Lulashi rappresenta l’essenza della tensione erotica: vedere e non vedere, ricordare e immaginare, rincorrendo qualcosa che si nasconde, senza arrivare mai.

Sole Castelbarco Albani

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