Tempo, scultura, relazioni. La mostra di Bettina Buck a Bologna

Cos’è davvero l’opera d’arte? A cosa dobbiamo credere? Sono le questioni sollevate dalla mostra che Palazzo De’ Toschi dedica alla ricerca ventennale di Bettina Buck, scomparsa ad appena 44 anni

La storia dell’arte e la storia di ognuno di noi nell’arte: Bettina Buck (Colonia, 1974 ‒ Berlino, 2018) si pone all’interno di questa dialettica in modo performativo e relazionale. Lo sottolineano le sue quindici piccole opere in bronzo create per immortalare attimi di intimità vissuti a casa di amici: se ne incontrano sei in Finding Form, la mostra che ripercorre la ricerca ventennale sulla scultura dell’artista tedesca. Posizionati in diversi punti delle due sale espositive di Palazzo De’ Toschi a Bologna, soprattutto negli angoli, sembrano riprodurre il processo che li ha plasmati: una gettata di schiuma di lattice a fissare per l’eternità residui di affetti, elevati poi a opera d’arte grazie alla fusione di un materiale resistente come il bronzo.

Bettina Buck, Finding Form, installation view at Sala Convegni Banca di Bologna, Palazzo De' Toschi, 2023

Bettina Buck, Finding Form, installation view at Sala Convegni Banca di Bologna, Palazzo De’ Toschi, 2023

LA MOSTRA DI BETTINA BUCK A BOLOGNA

L’intero percorso ruota essenzialmente intorno a due video: Interlude, che documenta una camminata solitaria nella campagna inglese, con riferimenti alla pittura di genere (quella del paesaggio) nella storia dell’arte, e Another Interlude, ambientato nelle sale di un museo, la Galleria Nazionale di Roma, dove la performer entra in contatto con i visitatori e le opere esposte. In entrambi l’artista trascina un parallelepipedo di gommapiuma dai molteplici significati: una scultura, un fardello, una seduta. A ogni frame del video la percezione dell’oggetto, indotta o autoindotta, e la relazione che si crea con esso, cambia. Lo stesso succede con gli altri lavori di Bettina Buck presenti in mostra, tutti impegnati in un’azione interiore, diversa per tensione e intensità.

Bettina Buck, Finding Form, installation view at Sala Convegni Banca di Bologna, Palazzo De' Toschi, 2023

Bettina Buck, Finding Form, installation view at Sala Convegni Banca di Bologna, Palazzo De’ Toschi, 2023

IL TEMPO E LA SCULTURA SECONDO BETTINA BUCK

3 Upright, per esempio, è una scultura composta da tre blocchi di piastrelle montati su tela con del lattice, dall’aspetto di altrettante colonne autoportanti e monolitiche: nel corso della mostra le strutture cambieranno forma per effetto della gravità, fino a crollare. Sarà così il trascorrere del tempo a mostrare la caducità delle cose e la vera natura di superficie fragile dell’opera che si rivelerà nel momento del suo annientamento. Un po’ come avviene con il corpo umano, di cui la scultura è metafora: il tempo lo consuma e ne cambia la forma, lo modella fino a liberarlo di ogni sovrastruttura, rivelandone possibilità (o impossibilità) impreviste. In una parola, l’essenza.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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