Una scultura monumentale di Loris Cecchini di fronte alle mura di Prato

Una scultura dinamica e vitale come la città toscana di cui è una metafora, che prende posto in via Cavour davanti alle mura medievali. L'omaggio è al suo artigianato e alla capacità di resistere alle crisi

Un omaggio alla tradizione artigiana di Prato, e alla sua capacità di tessere relazioni: la monumentale scultura Spindles di Loris Cecchini è un omaggio alla grande vitalità della città toscana. Inaugurata in via Cavour proprio davanti alle mura medievali, la scultura – la cui traduzione è “fusi” ma anche “trottole” – è  stata voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato per celebrare la capacità della città di superare le avversità, pandemia inclusa, come comunità.

LA SCULTURA SPINDLES DI LORI CECCHINI

Spindlesle cui dimensioni gigantesche (10 metri di base e altezza e 9 di profondità) sono abbastanza rare nel lavoro di Cecchini – è una struttura modulare in acciaio e alluminio che ricorda un grande albero i cui rami compongono una sorta di algoritmo naturale. Composta da cinquanta elementi, ciascuno a sua volta diviso in tre parti accoppiate, la scultura è il risultato della memoria dell’esperienza toscana dell’artista, vissuto tra Siena, Firenze e Prato, fusa insieme al sapere tecnologico accumulato negli anni vissuti a Milano e Berlino.  “Spindles è imponente e prepotente, è il simbolo della nostra capacità di reagire, della forza che ci viene dalla resilienza”, ha commentato il presidente della Cassa di Risparmio di Prato Franco Bini, mentre l’assessore alla Cultura Simone Mangani ha sottolineato che “si tratta di un’operazione che si inserisce in un lungo percorso di contemporaneità iniziato cinquant’anni fa con la Forma Squadrata con taglio di Moore [e] nel dialogo tra l’opera di Cecchini e le mura trecentesche si apre uno sguardo verso il futuro”. L’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis ha sottolineato che “l’arte a Prato racconta la città contemporanea, Spindles costituisce la prima opera del nuovo parco, collocata proprio all’ingresso, con cui si comincia a scrivere un nuovo racconto di questo pezzo di città”.

– Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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