Materia e fotografia: Giacomelli e Burri in mostra a Roma

Al MAXXI sono esposte le fotografie di Mario Giacomelli che incontrano le opere grafiche e multimateriche di Alberto Burri. Ne deriva una riflessione culturale, visiva e antropologica sul rapporto inesorabile fra la natura, il paesaggio e l’uomo contemporaneo che affronta il proprio isolamento nella geografia

È un dialogo intimo, lirico e sensibile quello architettato in questo percorso tre le corrispondenze epistolari, professionali e le analogie artistiche fra Mario Giacomelli (Senigallia, 1925-2000) e Alberto Burri (Città di Castello, 1915 – Nizza, 1995).
Emerge ‒ complessivamente ‒ una produzione fatta di bianchi e neri accecanti in cui la natura è scheletrica, dolorosamente geometrica, astratta e ridotta all’essenziale nella quale l’uomo viene luttuosamente inghiottito nel vortice della vita e della morte.

Giacomelli Burri. Fotografia e immaginario materico. Exhibition view at MAXXI, Roma 2021 22

Giacomelli Burri. Fotografia e immaginario materico. Exhibition view at MAXXI, Roma 2021 22

GIACOMELLI E BURRI IN DIALOGO A ROMA

Al MAXXI di Roma le fotografie di Giacomelli si confrontano con le opere grafiche e materiche di Burri, in cui pulsa una trama energica e violenta fra pittura e arti plastiche che danno vita alla serie dei Cretti e dei Cellotex. Il paesaggio diventa una realtà esteriore ma anche inconscia, una geografia “perturbante” nella quale l’uomo contemporaneo si perde nelle forze sconvolgenti e ancestrali della natura: dal terremoto nella valle del Belice nel 1968 che dà forma al Cretto di Gibellina ‒ opera ambientale di Burri che funge da contenitore di memorie private e collettive ‒ alla serie fotografica Metamorfosi della terra, realizzata negli Anni Ottanta da Giacomelli, in cui vi è un contrasto desolante fra il cielo e la terra, attraverso spazi, geometrie e prospettive alterate, deformate e manipolate che sottolineano simbolicamente l’inesorabile trascorrere del tempo sulle cose e sull’uomo. È “il magico e l’ambiguo”, citando le parole del fotografo marchigiano, un viaggio intorno alla memoria come ispezione biografica che dà sostanza ‒ in entrambi i casi ‒ a nuove geografie, universi altri, percorsi contemporanei profondamente poetici.

Fabio Petrelli

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Fabio Petrelli

Fabio Petrelli

Nato nel 1984 ad Acquaviva delle Fonti, è uno storico dell’arte. Laureato nel 2006 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con una tesi in storia dell’arte (Storie notturne di donne. La rappresentazione perturbante della donna dal XV secolo ad…

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