Ritratti contemporanei. Cinque artisti in mostra a Torino

Christiane Löhr, Richard Long, Marisa Merz, Giuseppe Penone e Thomas Schütte sono i protagonisti della mostra “Human and Nature Portraits” presso la Galleria Tucci Russo Chambres d’Art a Torino.

Le opere dei cinque artisti in mostra si propongono di sviluppare il tema del ritratto visto con occhi contemporanei attraverso due tipologie di approcci. Nel primo vi è un rimando alla tradizione classica del ritratto, a opera di Marisa Merz e Thomas Schütte. Merz con un disegno di un’eterea testa femminea avvolta da un’aura religiosa, mentre l’artista tedesco propone una riflessione sulla figura umana dettata dai suoi studi sulla fisiognomica del Settecento-Ottocento, proponendo un disegno di una figura femminile intenta nella lettura contrapposta a due sculture di teste maschili, intitolate Me, rispettivamente in vetro di Murano nero e blu, simili a delle maschere funerarie.

Richard Long, Watching ants and thunderstorms, 2001. Courtesy l’artista e Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Torre Pellice Torino. Photo © Archivio fotografico Tucci Russo

Richard Long, Watching ants and thunderstorms, 2001. Courtesy l’artista e Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Torre Pellice Torino. Photo © Archivio fotografico Tucci Russo

PENONE, LONG E LÖHR

Il secondo approccio, adottato da Giuseppe Penone, Richard Long e Christiane Löhr, è dettato dalla presentazione dell’idea del ritratto come visualizzazione metaforica del gesto dell’artista nel creare l’opera in dialogo con gli elementi naturali, i quali rappresentano a loro volta concetti legati alla condizione dell’uomo.
Giuseppe Penone pone al centro dei suoi lavori la relazione tra la natura e l’uomo: sia attraverso l’azione umana, come in Equivalenze – 25 novembre 2016, che con la resa organica della materia naturale, l’artista intende i due elementi come identità non scisse e necessarie l’una all’altra. I ritratti di Richard Long sono forme geometriche primarie realizzate mediante il susseguirsi di impronte del proprio corpo create con il fango; nei textwork, invece, le parole visualizzano paesaggi naturali e percorsi compiuti dall’artista nei suoi viaggi. Nel caso dell’opera in mostra, l’ispirazione è un viaggio sulle Middle Sisters, un gruppo di montagne vulcaniche dell’Oregon. Christiane Löhr utilizza per le sue sculture leggere e impalpabili degli elementi naturali essiccati, quali fiori d’albero e fili d’erba, che vanno a creare delle figure geometriche o delle piccole architetture, dando al materiale naturale una nuova vita. Nella produzione cartacea, dove la materia del pastello a olio penetra direttamente nella sua trama, gli elementi possono esser letti figurativamente come ombre di rami, le cui linee bilanciano geometricamente spazio e forma ed equilibrano pieno e vuoto.

Giulia De Sanctis

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Giulia De Sanctis

Giulia De Sanctis

Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Linguistico Santorre di Santarosa, l’amore per l’arte ha portato Giulia De Sanctis (Torino, 1998) a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Torino, in cui attualmente è laureanda in Comunicazione e Valorizzazione del…

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