Ti amo dal profondo del mio odio. Silvia Argiolas a Roma

Richter Fine Art, Roma – fino al 22 novembre 2019. Nessuna morale, nessuna pietà fanno della contraddizione lo strumento di lettura prediletto di un’arte corrotta e assolutamente lontana da qualsiasi percezione perbenista della realtà. Silvia Argiolas torna a Roma con una mostra che lascia il segno.

Cinquanta piccole tele e un’installazione site specific costituiscono il corpo della mostra allestita alla Richter Fine Art di Roma. Silvia Argiolas (Cagliari, 1977) ci racconta ‒ senza farsi troppi problemi ‒ la sua versione schizofrenica della realtà. Il tratto selvaggio, espressionista, insieme con i soggetti al limite delle ossessioni, manie e perversioni, in verità nasconde una profonda valutazione del nostro quotidiano. La scelta stessa del piccolo formato privilegia un punto di vista poco solenne ma frammentario: brevi scene recondite, dai colori acidi e dai volumi materici, che restituiscono il quadro di una narrazione sincopata, quasi un incubo, con un’evidente e spiccata alterazione (costante) della percezione.
Collage visivi e pittorici rimandano allo schema frammentario dell’io sottoposto a continui sdoppiamenti e distorsioni. Un’interiorità che passa “dal dentro al fuori” senza soluzione di continuità, in un immaginario dove la crudezza e il trash diventano vissuto, convinzione e sogno.

Michele Luca Nero

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Michele Luca Nero

Michele Luca Nero

Michele Luca Nero (Agnone, 1979), figlio d’arte, inizia a dipingere all’età di sei anni. Una passione ereditata dal padre, Francesco, insieme a quella teatrale acquisita dal nonno, Valentino, poeta e drammaturgo riconosciuto a livello internazionale. In pochi anni ha curato…

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