Arte tra neuroscienze e natura. Il progetto di Cosimo Veneziano

Tenuta Cucco-Chiesa di San Sebastiano in Borgo, Serralunga d’Alba – fino al 15 settembre 2019. La Fondazione La Raia esce dai confini dell’azienda agricola di Novi Ligure, dove oggi si trovano sei opere site specific, per ospitare nel podere delle Langhe il secondo capitolo del progetto multidisciplinare “Biomega”.

La chiesetta medievale di San Sebastiano in Borgo, presso la Tenuta Cucco della Fondazione La Raia al centro di Serralunga d’Alba, è uno spazio di fascino e ancora poco conosciuto, che da tempo attendeva di essere rivelato. L’occasione è arrivata con la mostra Biomega Multiverso, il nuovo capitolo del progetto multidisciplinare Biomega, nato dall’incontro tra un artista, Cosimo Veneziano (Moncalieri, 1983), e un agricoltore, Filippo Racciatti, per esplorare il tema della biodiversità vegetale, con il coinvolgimento della collettività.

IL PROGETTO DELLA FONDAZIONE LA RAIA

Insieme a Irene Crocco, che ha creato con me Fondazione La Raia, avevo già avuto modo di apprezzare il lavoro di Cosimo, in particolare in occasione del progetto LocalArt 2015 della CRC, in cui aveva presentato ad Alba un intervento permanente in dialogo con Pinot Gallizio e la sua storia, oltre alla bella mostra vista nella galleria di Alberto Peola a Torino”, ha spiegato ad Artribune Giorgio Rossi Cairo, presidente di Fondazione La Raia. “Con grande piacere abbiamo sostenuto la mostra, ‘Biomega Multiverso’, attraverso la Fondazione La Raia, che in questo modo prosegue nella sua missione di suggerire riflessioni critiche sul paesaggio, sulla sua trasformazione, sulla capacità che hanno le arti, le più diverse, di farcene cogliere le peculiarità, inducendoci, anche come consumatori, a compiere scelte sempre a favore delle generazioni future”.

Cosimo Veneziano, Biomega Multiverso. Chiesa di San Sebastiano in Borgo, Tenuta Cucco, Serralunga d’Alba 2019, installation view. Photo Matilde Martino

Cosimo Veneziano, Biomega Multiverso. Chiesa di San Sebastiano in Borgo, Tenuta Cucco, Serralunga d’Alba 2019, installation view. Photo Matilde Martino

GLI ORTAGGI E I CONSUMATORI

Per un anno, in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università IULM di Milano, Veneziano ha realizzato studi sull’uso delle biotecnologie in ambito agroalimentare, riflettendo sui procedimenti di acquisto dei consumatori in relazione alle attuali tendenze di neuromarketing. Ne è nata un’installazione composta da serigrafie e ricami su tessuto, a partire dalle grafiche prodotte grazie a un dispositivo eye tracker, utilizzato dai laboratori di neuroscienze come strumento di registrazione dei movimenti oculari continui.
Si sono potuti così individuare i tracciati ricavati dalla visione di fotografie pubblicitarie di una selezione di prodotti alimentari che ritraggono piante e ortaggi, nelle quali emerge l’idea un po’ irreale di estrema perfezione del prodotto. “L’obiettivo è interrogarsi su quanto l’estetica possa influire sulle scelte del consumatore”, ha dichiarato l’artista, “e riportare l’attenzione della collettività su tematiche legate all’aumento del potere di mercato che porta il pubblico a non essere totalmente consapevole di quanto e di come possa essere influenzato dal mondo mediatico delle immagini pubblicitarie”.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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