Correva l’anno 1999: il MAN di Nuoro, Da Guarene all’Etna della Sandretto, Maurizio Cattelan

Nuovo episodio di “Correva l’anno”, la rubrica settimanale di Artribune che racconta i fatti dell’arte del passato senza pretese di esaustività storica. Con un occhio all’attualità. Questa volta parliamo del 1999.

Nel 2019 ricorre il ventesimo anniversario dalla fondazione del MAN, il museo di arte contemporanea di Nuoro, neo-diretto da Luigi Fassi, la cui collezione permanente conta un corpus variegato di opere tra disegni, pitture, sculture e film, che racchiude al meglio la produzione artistica della Sardegna dall’inizio del novecento ai giorni nostri. Per l’occasione il MAN lo celebra con tre speciali giornate – da venerdì 8 a domenica 10 febbraio 2019 – dedicate alla scoperta del futuro e del passato dell’istituzione. E lo fa aprendo eccezionalmente le porte dello storico palazzo di Piazza Satta, nuova acquisizione del museo che nei prossimi mesi ospiterà le mostre temporanee e gli uffici del personale, allestendo al suo interno una duplice esposizione in forma di racconto multimediale, ideata dallo studio Inoke di Nuoro; e un percorso espositivo, curato dall’artista sarda Daniela Frongia che ripercorre l’attività del museo dal 1999 a oggi attraverso inviti, manifesti, cartoline, ma anche materiali video e fotografici. Ma cos’altro è successo di preponderante nell’arte in quello scorcio di fine anni ’90 del secolo scorso? Dalla nascita della storica rassegna dedicata alla mappatura della fotografia contemporanea italiana, Da Guarene all’Etna, a cura della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino alla famosa opera di Maurizio Cattelan che attacca letteralmente al muro il gallerista milanese Massimo De Carlo, ecco una selezione di fatti d’arte da ricordare…

-Claudia Giraud

LA NASCITA DEL MAN DI NUORO

Museo MAN di Nuoro

Museo MAN di Nuoro

ll MAN apre al pubblico nel 1999 all’interno di un edificio degli anni Venti, già sede dell’Istituzione provinciale, situato tra le arterie del centro storico di Nuoro. Il primo nucleo della collezione nasce dall’accorpamento di alcune raccolte pubbliche (Provincia, Comune, Ente provinciale per il turismo, Camera di commercio). L’idea di una pinacoteca provinciale trova presto sviluppo in un progetto museale aggiornato in cui al lavoro di ricerca e conservazione si affianca un’intensa attività espositiva e laboratoriale. La collezione si arricchisce di nuove acquisizioni e l’attività si estende al contesto territoriale. Nel 2004 il museo acquisisce autonomia gestionale, strutturandosi come Istituzione senza personalità giuridica, ed entra a fare parte – unico in Sardegna – di Amaci, l’Associazione nazionale dei musei d’arte contemporanea. Nel 2013 il MAN ottiene il riconoscimento regionale come museo d’eccellenza. Il piano di sviluppo attualmente in corso prevede l’apertura di un nuovo complesso espositivo, nato dal recupero di due edifici storici situati in piazza Sebastiano Satta, e la destinazione della sede attuale a dimora della collezione permanente.

DA GUARENE ALL’ETNA, STORICA RASSEGNA FOTOGRAFICA DELLA FONDAZIONE SANDRETTO DI TORINO

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (1200x675)

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (1200×675)

Nel 1999 nasce il progetto espositivo Da Guarene all’Etna, rassegna a cura di Filippo Maggia che da quell’anno la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo comincia a dedicare periodicamente alla fotografia italiana. “Nel 1998 fu affidato a quindici artisti il compito di ridisegnare il paesaggio e la geografia sociale e culturale italiana. Ne scaturì una mostra dal titolo Da Guarene all’Etna, via mare, via terra, presentata nel 1999 a Taormina e successivamente esposta nel 2000 a Modena, nel 2001 a Milano e nel 2002 – in una versione rinnovata dal titolo Da Guarene all’Etna, 02 – nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia”, raccontava Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione, in occasione della mostra del decennale. Da Guarene all’Etna, progetto unico nel panorama italiano, nato specificamente per promuovere la ricerca dei giovani autori, si è negli anni imposto come momento periodico di verifica e scoperta dei talenti nostrani, senza mai circoscrivere la propria indagine a un settore particolare del linguaggio fotografico, oggi più che mai variegato, ma al contrario progressivamente ampliandola e portandola ad abbracciare le tante declinazioni che fanno oggi della fotografia uno dei più diffusi strumenti di comunicazione nel mondo del contemporaneo. In occasione dei vent’anni di Da Guarene all’Etna, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita, tra settembre e ottobre 2019 presso la sede di Guarene d’Alba, una nuova edizione della mostra in collaborazione con la Fondazione Oelle Mediterraneo Antico di Catania.

MAURIZIO CATTELAN “ATTACCA” AL MURO IL GALLERISTA MASSIMO DE CARLO

Maurizio Cattelan, Untitled 1999, photo Armin Linke, courtesy Ufficio Stampa OGR Lara Facco (968x1200)

Maurizio Cattelan, Untitled 1999, photo Armin Linke, courtesy Ufficio Stampa OGR Lara Facco (968×1200)

Il 1999 è anche l’anno di Untitled (Senza titolo) di Maurizio Cattelan (Padova, 1960), fotografia a colori che ritrae il gallerista milanese Massimo De Carlo letteralmente “attaccato” al muro con robusto nastro adesivo. Cinica e dolorosa al tempo stesso, l’opera può essere interpretata come un’allusione alla barbarica ferocia di cui è capace l’animo umano, ma anche all’incapacità del singolo di agire e di assumere il controllo della propria esistenza ribellandosi alla violenza circostante. È l’opera-simbolo che apre il percorso espositivo della mostra Cuore di tenebra, in corso fino al 19 maggio alle OGR di Torino, a cura di Marcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

 

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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