Una mostra sensata. Bruno Munari a Milano (e New York)

kaufmann repetto, Milano - fino al 31 gennaio 2019. In concomitanza con la mostra allestita a New York da Andrew Kreps, anche nella sua città natale si celebra la genialità di Bruno Munari. A partire dalla quella macchina Xerox che lui usava in maniera ben poco ortodossa.

Sculture da viaggio, negativo positivo, opere cinetiche e altro, oltre a una selezione deliziosa di xerografie poco viste. Bruno Munari (Milano, 1907-1998) mi raccontò che, quando la Xerox aprì vicino al suo studio, lui vi sperimentava le macchine in modo poco ortodosso. Lo guardavano come se fosse matto. Ma alla fine la Xerox gli regalò una fotocopiatrice massiccia, che lui teneva e usava in studio. Kaufmann Repetto abbraccia questo grande artista del Novecento che ha ancora enormi potenzialità di rivalutazione e si coordina con la mostra a New York allestita dalla Andrew Kreps Gallery.

L’universo culturale creativo di Bruno Munari è vasto. Lui era una spugna, assorbiva tendenze e poi le rilanciava a modo suo. Dal secondo Futurismo ai circa sessanta libri che ha scritto, è uno dei padri del design italiano, un maestro riconosciuto dell’insegnare la creatività. Numerose le serie di opere note. Troppa grazia: il mercato vuole una cosa facile. Ma prima o poi esploderà.

– Antonio Mansueto

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Antonio Mansueto

Antonio Mansueto

Antoh (Antonio Mansueto, Napoli 1960) è artista, designer e analista finanziario residente a Milano. Scrive prevalentemente su temi di arte contemporanea, economia dell’arte, economia. Espone prevalentemente in Italia e Francia, ma anche in Germania, USA, Romania. I temi di alcune…

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