Dopo la trasferta a Bologna, Paratissima prosegue nell’intento di esportare il suo modello espositivo fuori da Torino e arriva per la prima volta a Milano, in concomitanza con Milano Photo Week, nella sede di Base, un progetto d’innovazione e contaminazione culturale nel cuore di Zona Tortona. Dal 6 al 10 giugno, la kermesse torinese di arte contemporanea dei talenti emergenti proporrà nel capoluogo lombardo il suo format ormai consolidato: un concept che coinvolge artisti selezionati e gallerie per 5 giorni di arte ed eventi.
IL PROGETTO MILANESE E IL CONCEPT
“In questo periodo di crisi è sempre più frequente incontrare artisti che gestiscono la propria attività professionale in modo indipendente, e il contesto fieristico è sicuramente una buona piattaforma per intercettare un pubblico di potenziali interessati o veri e propri collezionisti, anche al di fuori della propria città di residenza”, ci spiega la direttrice di Paratissima Francesca Canfora. “Da parte nostra la volontà è quella di coinvolgere gli artisti dando rilievo anche alla dimensione curatoriale dell’evento”. Through the Black Mirror – il monitor senza vita, scuro e muto, del pc spento – è il tema della prima edizione milanese che si configura come un esteso progetto espositivo volto a riflettere sulle distorsioni sociali e collettive o intime e private, le cui modalità di partecipazione sono, come già sperimentato a Bologna, esclusivamente su selezione. “Ogni edizione di Paratissima si differenzia dalle altre, a seconda del contesto in cui si trova ad operare”, continua Canfora. “L’edizione milanese, avendo luogo durante la Photo Week, nella sua progettazione darà rilievo in modo particolare – con la sezione ph.ocus – ai progetti di fotografia e a una programmazione di talk e incontri, focalizzata su autori e argomenti relativi a questa dimensione specifica”.
VERSO UNA COLLEZIONE PARATISSIMA
E con la trasferta lombarda non mancano le novità: “a Milano, per la prima volta, inoltre, inaugureremo una nuova modalità di premiazione da parte di PRS (l’impresa sociale che gestisce lo sviluppo degli eventi e delle attività collaterali di Paratissima N.d.R.) che include l’acquisizione di alcune opere degli artisti premiati: questo crediamo sia un importante indice di valorizzazione delle opere e degli artisti stessi”, aggiunge Canfora. “Oltre a farci carico di un’azione di talent scouting, dimostriamo che siamo noi i primi a investire in chi crediamo e magari chissà, così facendo, nel tempo, crescerà una collezione Paratissima che diventerà il punto di riferimento a cui guardano gli aspiranti collezionisti per un investimento su qualche giovane promessa. Ci piace immaginare Paratissima come un vero e proprio incubatore e strumento di accelerazione di artisti talentuosi”. Intanto, è aperta la call per partecipare e fino al 10 maggio gli artisti, i collettivi, le gallerie e le associazioni potranno inviare la propria candidatura e la proposta artistica che meglio interpreta le allucinazioni e le proiezioni futuristiche del tema.
– Claudia Giraud