Corpi sconosciuti. John Coplans e June Crespo a Bologna

Galleria P420, Bologna ‒ fino al 31 marzo 2018. La galleria P420 di Bologna presenta la mostra “Foreign Bodies” con le foto di John Coplans e le sculture di June Crespo. I due artisti usano media differenti, interrogandosi sul corpo umano, con la volontà di rendere omaggio alla fisicità reale e tangibile persa nell’epoca moderna. Restituendo al corpo importanza sia a livello di massa fisica sia psicologica, senza alcun timore e mostrando quello che la società oggi tende a rifiutare.

Fabrizio Padovani, gallerista di P420, presenta il dual show realizzato grazie alle fotografie di John Coplans e alle sculture della giovane artista spagnola June Crespo. João Laia, curatore della mostra e Padovani partono dagli autoritratti del famoso fotografo, che usa il suo corpo non tanto per rappresentarlo quanto per fare ricerca di tipo scultoreo, e li accostano alle opere di Crespo la quale, attraverso le basi della sua scultura, ruba forme che possono rappresentare il corpo, la sua spina dorsale e la sua fragilità, proprio come faceva il fotografo che, attraverso luci e ombre, rendeva plastico il fisico.
Entrambi gli artisti non hanno reso omaggio a un corpo classico, giovane e forte, criticando questo tipo di fisicità idolatrata nei bit del web, dove di concreto e solido non vi è nulla. Entrambi hanno restituito concretezza e solidità, durezza e tangibilità grazie a spine dorsali evocate da forme di termosifoni realizzate con solide colate di cemento o porzioni di corpo sì invecchiato, ma celebrato eternamente in scatti fotografici che rimandano a statue dell’antichità, delineando così una plasticità eterna.
Il visitatore stesso, costretto a muoversi in un percorso quasi obbligato, è invitato a riscoprire il proprio corpo. Quello che, fino a pochi istanti prima, era straniero e sconosciuto.

Matteo Franzoni

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