Un incipit leopardiano ispira una mostra dal curioso carattere metafisico. Poche le opere, fra arazzi, sculture, dipinti, degli artisti Enzo Cucchi (Morro d’Alba, 1949) ed Enrico David (Ancona, 1966). Gli arazzi in lana di David spiccano nelle sale per le forti bicromie che riproducono immagini stilizzate di animali ed elementi naturali, piccoli frammenti di un quotidiano sospeso in una dimensione senza tempo, immemoriale, mentre echi medievali scaturiscono dalle opere di Cucchi. Una quiete atavica avvolge le sale, a racchiudere una tensione latente, pronta a uscire come l’uccello in gabbia di leopardiana memoria.
Una mostra allestita con discrezione, senza soffocare le antiche sale, che accolgono poche opere ciascuna, le quali opere, seppur collocate a distanza l’una dall’altra, riescono a dialogare attraverso un impalpabile filo narrativo.
– Niccolò Lucarelli