Allargare i volumi liberando le forme informi, aliene, demoniache. Un doppio identico e incongruente come il connubio tra Alis/Filliol e Invernomuto, due artisti che hanno deciso di lavorare in coppia. Un forte impatto scenico di matrice cinematografica, arcano, grottesco e molto pop. Oggetti enigmatici che dialogano in una narrazione incorporea e trascendentale. Un legame superiore li ingloba. The Ift of the Ooft è un breve racconto di Walter Tevis da cui la mostra riprende il titolo. Centrale il concetto di sguardo. Una vera e propria ossessione. Due tappeti stampati: uno con l’aeroporto di Ciampino indica la posizione dell’aereo di Sua Maestà Haile Selassié (visita in Italia del 1970) e l’altro stabilisce la posizione della corona di alloro al sacello del Milite Ignoto. Due luoghi storici vengono simbolicamente calpestati dal pubblico. Un rilievo in poliuretano della Valle di Susa, alcuni dipinti, la fotografia sfocata di una figura umana e singolari personaggi (scolpiti) ripiegati sui loro gesti. Un’atmosfera tra l’attesa e l’equilibrio, sospesa e intraducibile come il gioco di ruolo dei due artisti.
– Michele Luca Nero